• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

e ci mancava pure questa,il malato cura il sano

garofano

Maestro Giardinauta
Beh,Chegue,effettivamente su certe cose non ne so molto,di alcune so pochissimo.Il tuo ragionamento non fa una grinza.Ma allora, si sa che i media "di regime" sono artatamente influenzati,se pure quelli "contro",che ho sempre letto perchè non mi accontento della versione "ufficiale" ma voglio sapere BENE che accade,scrivono in realtà sciocchezze,di chi fidarsi?Come fare a sapere la verità sulle cose e situazioni?
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Di che regime stai parlando?
Posso capire che uno non si fidi di un giornale o di una televisione, ma dire che "tutti" facciano parte di una sorta di piano malvagio simile agli alieni che vogliono invadere il Giappone, è una sbronzata in sè. Anche piuttosto grossa.
Se non ci si fida di nessuno, l'unico modo è investigare di persona.
Ma non fidarsi dei professionisti di un settore per ascoltare dei ciarlatani solo perchè dicono qualcosa di diverso è una buffonata.
Poi per carità, come dice Veronesi, l'Italia è il paese delle madonne che piangono...
 

Olmo60

Guru Master Florello
Olmo, chiaramente il risparmiatore è quello che "paga" alla fine. Però vorrei dire due cose.

ma non dovrebbe essere la banca che dovrebbe pagare chi le da i suoi risparmi? da quando paga chi deposita?
1 - Investimento = rischio. Sempre. Illudersi che esistano forme di investimento sicure è come credere alla "stampa alternativa". Non esiste nessuna forma di investimento sicura. Persino tenere i soldi "sotto al materasso" è un rischio (in certi paesi è una certezza di perdita).
certo, se si fa un investimento = se si è coscienti di farlo.
Chi investe lo fa a proprio rischio; anche gli esperti possono sbagliare (gli investimenti sicuri non esistono per nessuno), e se uno non capisce nulla di economia, non vedo come possa pretendere di avere il proprio capitale moltiplicato.
come sopra.
2 - Il caso della banca offre ai correntisti una "seconda possibilità" proprio perchè i correntisti si trovano in una situazione diversa dagli investitori. Un correntista non investe nella banca, ma lascia i propri soldi in deposito (acquista un servizio).
bene la seconda possibilità, se arrivi a poterla avere.
Si può essere d'accordo o meno, ma secondo me è meglio che una liquidazione coatta in cui i correntisti rischiano di non ricevere nulla. Qua la scelta è tra ricevere quello che esce dalla liquidazione (potrebbe anche essere nulla) e delle quote di una nuova società.
ah, si...per forza..
Questa formula (convertire il credito in quote della nuova società) è stata usata nel caso Parmalat, ed ora i titolari di quelle azioni sono ben contenti di aver ricevuto le azioni al posto della liquidazione che sarebbe scaturita. Oltre al fatto che Parmalat continua a dare lavoro a qualche migliaio abbondante di persone.

ma chi aveva investito in azioni Parmalat prima del tracollo non aveva perso tutto?
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...isparmiatori-sono-rimasti-allasciutto/823653/
Se non ci si fida di nessuno, l'unico modo è investigare di persona.
Ma non fidarsi dei professionisti di un settore per ascoltare dei ciarlatani solo perchè dicono qualcosa di diverso è una buffonata.
la gente meno abbiente si rivolge per lo più alle banche, per mettere due spiccioli al riparo dall'inflazione...non per fare investimenti...ma sono le banche stesse che spingono in tal senso, senza un minimo di dignità, di pudore, solo tanto pelo sullo stomaco quando convincono un anziano a comprare titoli (e quello non sa neppure di cosa si parli). e' il loro mestiere? lo è sempre stato o lo è diventato da un pò di tempo a questa parte? spingono perchè dal c/c si passi agli investimenti. e spesso ci si casca, anche perchè il c/c è diventato un altro costo per il correntista, e non mi sembra che funzionasse esattamente così tot anni fa: dal mio c/c di giovane operaia poco, ma qualcosa ci tiravo fuori.
chiamiamola col suo nome, questa pratica delinquenziale: "circonvenzione d'incapace" e bòna.

scrupoli zero. furbizia che paga lo stipendio. un sistema che ha perso completamente la sua origine ed è diventato una macchina per far fare soldi ad altri e niente più. (poi non danno più nemmeno un cent di credito, dimmi tu che razza di banca sarebbe..).
 
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Cheguevilla

Giardinauta Senior
ma non dovrebbe essere la banca che dovrebbe pagare chi le da i suoi risparmi? da quando paga chi deposita?
Non fraintendere, il risparmiatore è quello che "paga" se la banca fallisce. Così come tutti i creditori.

certo, se si fa un investimento = se si è coscienti di farlo.
No, un investimento è un rischio anche se non si è coscienti di farlo.

bene la seconda possibilità, se arrivi a poterla avere.
Si, che è quello per cui è stato aperto questo topic, ed è quello che la "stampa alternativa" condanna fermamente e bolla come scandalo.

ma chi aveva investito in azioni Parmalat prima del tracollo non aveva perso tutto?
Ovvio. Qui non stiamo parlando di azionisti ma di creditori.
Gli azionisti (chi investe in azioni) sono coproprietari dell'azienda, quindi se l'azienda fallisce, ovviamente, perdono tutto. Possedere azioni significa possedere una parte del valore dell'azienda.
I creditori (obbligazionisti, fornitori, istituti di credito) hanno semplicemente prestato i loro soldi. Quasi come i correntisti verso la banca. Dico quasi perchè non è esattamente la stessa cosa, ma per questa discussione facciamo finta che lo sia.
Quando un'azienda fallisce, ciò che accade è che l'intera proprietà viene venduta. Il ricavato della vendita andrà prima di tutto ai creditori. Quello che resta va agli azionisti. Di solito, il ricavato non basta neanche per rimborsare i creditori.

la gente meno abbiente si rivolge per lo più alle banche, per mettere due spiccioli al riparo dall'inflazione...non per fare investimenti...ma sono le banche stesse che spingono in tal senso, senza un minimo di dignità, di pudore, solo tanto pelo sullo stomaco quando convincono un anziano a comprare titoli (e quello non sa neppure di cosa si parli). e' il loro mestiere? lo è sempre stato o lo è diventato da un pò di tempo a questa parte? spingono perchè dal c/c si passi agli investimenti. e spesso ci si casca, anche perchè il c/c è diventato un altro costo per il correntista, e non mi sembra che funzionasse esattamente così tot anni fa: dal mio c/c di giovane operaia poco, ma qualcosa ci tiravo fuori.
chiamiamola col suo nome, questa pratica delinquenziale: "circonvenzione d'incapace" e bòna.
Dai una visione un po' viziata dell'argomento.
Dal 2007 c'è una normativa europea (MIFID) a tutela del cliente che agisce proprio in questo senso. Nessuna circonvenzione d'incapace, anzi, nella maggior parte dei casi si tratta di una estrema sottovalutazione dei rischi da parte dell'investitore.
Quando tuo padre era operaio, l'inflazione era probabilmente al 20%, ed ovviamente, sul conto corrente c'era un tasso di interesse positivo (ma comunque inferiore all'inflazione). Quindi, la situazione non cambia. Tuo padre aveva l'illusione di guadagnarci qualcosa, ma in termini reali ci perdeva comunque. Come noi ora.
Il conto corrente NON è un investimento ma un servizio (questa è la differenza tra i creditori e i correntisti di cui parlavo sopra). Il correntista paga la banca per il servizio di custodire il denaro e renderlo disponibile ovunque (tramite bancomat, trasferimenti e altri mezzi). Il tasso di interesse (chiamato anche costo del denaro) può essere pensato come il "costo di affitto" del denaro.
Chiaramente, poichè il c/c offre tassi di interesse reale negativi (cioè tassi di interesse inferiori all'inflazione), se si possiede una certa quantità di denaro sul conto corrente (diciamo superiore ai 5-10 mila euro) è raccomandabile investirli in qualche modo.
La situazione è la seguente:
- Tenendoli sul c/c si ha un rischio basso di perdita certa: si è certi di perderci, ma ci si perde relativamente poco. Circa il 3% all'anno. Più il rischio di fallimento della banca, che comunque è molto remoto.
- Investendoli altrove, esistono numerose forme di investimento. Alcune più rischiose di altre. Ne esistono a basso rischio, che ovviamente daranno remunerazioni basse (in certi casi negative). Se si vuole "guadagnarci" è necessario esporsi al rischio.

Funziona così anche per una seconda casa. Se la si tiene sfitta, ci si perde il costo di manutenzione, le tasse, l'invecchiamento e via dicendo.
Se la si affitta, ci si ripaga le spese e forse ci si guadagna qualcosina, ma con il rischio di un inquilino che non paghi o che faccia danni.
Se la si affitta in nero a qualche immigrato irregolare, ci si guadagna tanto, ma se ti pigliano ti fanno passare la voglia di ridere.

Non capisco di quale sistema parli quando dici che il sistema ha perso completamente la sua origine ed è diventato una macchina per far fare soldi ad altri. Di quali origini parli? Da quando esistono, le banche fanno soldi proprio in questo modo. Fanno da intermediari tra chi ha soldi e chi ha bisogno di soldi. E meno male che esistono intermediari regolamentati. Poi, le banche in Italia fanno male (secondo me) il loro lavoro per altri motivi, ma l'eccesso di conservatività è uno dei mali culturali italiani, ed è normale che si rifletta anche sul sistema bancario, ma se non ci fossero gli intermediari finanziari, non esisterebbero le imprese.
 

Olmo60

Guru Master Florello
tutta teoria.

sulle origini, parlo di quando le banche erano suddivise in base a come operavano: banche commerciali da una parte e quelle di investimento da un'altra. distinzione che fu fatta saltare a fine anni 90, e per la mia esperienza, allora c'era meno rischio di fregature (quelle di cui sopra).
ora sembra che a Bruxelles qualcuno proponga un ritorno al passato, ma dato che la teoria non la trovo interessante, aspetto la pratica (se mai sarà) per decidere se mi piace. intanto mi piace "“è ora di porre fine al sistema in cui si privatizzano i profitti e si socializzano le perdite”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...posta-rischia-di-rimanere-sulla-carta/833546/
 
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Cheguevilla

Giardinauta Senior
Teoria???
Fantastico!
Beh, se la mia "teoria" è sbagliata, dimmi dove questa teoria differisce dalla pratica, così ci facciamo un bel guadagno.

Si, la suddivisione tra banche commerciali e banche di investimento è una cosa importantissima, che negli ultimi anni è andata un po' sfumando, ma non capisco assolutamente cosa c'entri con il discorso che stiamo facendo.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Teoria???
Fantastico!
Beh, se la mia "teoria" è sbagliata, dimmi dove questa teoria differisce dalla pratica, così ci facciamo un bel guadagno.

Si, la suddivisione tra banche commerciali e banche di investimento è una cosa importantissima, che negli ultimi anni è andata un po' sfumando, ma non capisco assolutamente cosa c'entri con il discorso che stiamo facendo.
ma no, la teoria corrisponde perfettamente alla pratica: dove ho scritto che sia sbagliata? per me è teoria perchè io sono (ero) un correntista e non vedo un solo vantaggio che sia uno a tenere i soldi in banca, ma neanche mezzo...deve funzionare cosi? certo si per le banche e la finanza e non avendo mai incrociato un tuo parere critico (negativo,)volevo vedere se ci riuscivo stavolta, ma nisba....rimani granitico e distaccato come un vero broker finanziario deve essere. per questo metto link che non c'entrano nel discorso...per vedere se poco poco avessi tu qualcosa da obbiettare contro..caso mai..magari.:boh:
 
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Cheguevilla

Giardinauta Senior
Abbiamo tantissime cose da obiettare alle banche (come a tante altre attività commerciali), ma di sicuro non il fatto che non ci siano interessi attivi sui conti corrente. Specialmente in un momento di potenziale deflazione.
I vantaggi di tenere i soldi in banca sono (a mio parere) molti: la possibilità di mandare/ricevere soldi istantaneamente in qualsiasi momento, la sicurezza (è più probabile che un ladro rapini casa mia piuttosto che la mia banca fallisca), con il bancomat ho sempre tutti i soldi con me senza paura di perderli, in qualsiasi valuta. Insomma, potrei andare avanti per ore a trovare vantaggi. Ovviamente, questi vantaggi hanno un costo, poichè questi sono servizi che le banche offrono e per cui ovviamente si aspettano di essere pagate. Il prezzo che paghiamo è la differenza tra il tasso di interesse offerto dalla banca e il costo reale del denaro. In questi tempi, la differenza è minima. Oltre al costo opportunità, ovvero avere delle risorse e non usarle produttivamente.
La cosa buffa è che questo prezzo si paga anche senza avere un conto corrente, poichè neanche tenendo i soldi in contanti percepiamo alcun interesse.

Poi, se uno non vuol dare i soldi alle banche perchè fanno parte di chissà quale complotto che vuole distruggere il mondo, allora è un altro discorso.
 

Olmo60

Guru Master Florello
bè, se li tengo in tasca, logico che non posso pretendere che aumentino, ma nemmeno debbo pagare qualcuno per fargli da custode.
Al complotto non credo perchè se complotto dovesse essere, dovrebbe essere stato siglato tot decine di anni fa e rinnovato da delle specie di eredi dei vecchi complottisti... troppo filmica la cosa, ma d'altra parte noi mortali possiamo sapere solo l'un per cento delle motivazioni che portano a determinate decisioni in campo finanziario/mondiale (ormai) chessò, quelle prese dalla Banca Mondiale o dal Fondo Monetario ecc. e di quelle poche che vengo a conoscenza per caso, non ce n'è una che mi garbi.
 
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ironbee

Guru Giardinauta
Finchè c'è stato il baratto non c'è stata l'esigenza di avere le banche, con lo sviluppo dei commerci è stato necessario avere una struttura specializzata nella gestione del denaro.
Forse un privato cittadino lavoratore dipendente non si rende conto dei servizi che offre una banca a un commerciante o a un imprenditore.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
bè, se li tengo in tasca, logico che non posso pretendere che aumentino, ma nemmeno debbo pagare qualcuno per fargli da custode.
Quindi, tu andresti tranquillamente in giro con qualche migliaio di euro in tasca o li lasceresti tranquillamente in casa? E se vai in vacanza? Ti porti il malloppone di banconote? Se compri un'auto, vai dal concessionario con la valigetta?

ma d'altra parte noi mortali possiamo sapere solo l'un per cento delle motivazioni che portano a determinate decisioni in campo finanziario/mondiale (ormai) chessò, quelle prese dalla Banca Mondiale o dal Fondo Monetario ecc. e di quelle poche che vengo a conoscenza per caso, non ce n'è una che mi garbi.
Non prendertela, ma è giusto così. L'economia è una scienza, e quelli che fanno quel lavoro non sono i primi sprovveduti. Io non capisco niente di quello che fanno ingegneri, farmacisti, chirurghi, architetti e chissà quante altre professioni. Ma non credo che per questo ci sia un complotto.
Il problema dell'economia è che chiunque pensa di essere un economista o che l'economia sia un settore in cui non è necessario studiare per capirne qualcosa. Basta pensare che tre parlamentari (di un partito a caso) hanno fatto un video di 3 minuti in cui riescono a dire talmente tante kazzate da rinchiuderli in manicomio, ma nonostante ciò un folto numero di caproni probabilmente difende questi tre rinquoglioniti. (Quando si parla di sprechi, questi tre non sono solo uno spreco di denaro pubblico, ma di risorse nutritive per le specie viventi.)

Come dice ironbee, le banche fanno un lavoro indispensabile in qualsiasi paese. Ecco, se vogliamo criticare le banche, qua si apre un portone. Sul modo in cui le banche italiane fanno il loro lavoro rispetto ad altri paesi industrializzati. Ma ovviamente si entra nel campo politico/religioso, e per buona parte degli italiani probabilmente propendono più per lo stile "italiano" che per quello straniero.
 

Olmo60

Guru Master Florello
si, la scienza di fare soldi con i soldi invece che con il lavoro, comunque una scienza teorica, mi pare, visto che se l'economia potesse dire (prevedere) esattamente (scientificamente) certi effetti sul mercato delle leggi che scrive, non ci sarebbe stata questa crisi o quella del '29....a meno che queste crisi siano invece previste e volute (allora si che si potrebbe parlare di scienza come sinonimo di verità/esattezza delle formule)..però non conoscendo il linguaggio economico, (che ultimamente, si è fatto sempre più astratto e generalizzato come dal saggio di Dominique Pestre sulla neolingua della Banca Mondiale dal 1946 al 2012) so di non sapermi esprimere, sicchè ti prevengo e mi cospargo la capoccia di cenere.:martello:
 

Olmo60

Guru Master Florello
Quindi, tu andresti tranquillamente in giro con qualche migliaio di euro in tasca o li lasceresti tranquillamente in casa? E se vai in vacanza? Ti porti il malloppone di banconote? Se compri un'auto, vai dal concessionario con la valigetta?
i veri comunisti d'una volta, pensavano che bisognava guadagnare il giusto. ora il concetto s'è perso ma lo trovo fantastico.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
si, la scienza di fare soldi con i soldi invece che con il lavoro, comunque una scienza teorica, mi pare, visto che se l'economia potesse dire (prevedere) esattamente (scientificamente) certi effetti sul mercato delle leggi che scrive, non ci sarebbe stata questa crisi o quella del '29....a meno che queste crisi siano invece previste e volute (allora si che si potrebbe parlare di scienza come sinonimo di verità/esattezza delle formule)..però non conoscendo il linguaggio economico, (che ultimamente, si è fatto sempre più astratto e generalizzato come dal saggio di Dominique Pestre sulla neolingua della Banca Mondiale dal 1946 al 2012) so di non sapermi esprimere, sicchè ti prevengo e mi cospargo la capoccia di cenere.:martello:
Le banche fanno un lavoro: prendono soldi da chi ne ha più di quanti ne servano al momento e li dà a chi ne servono. Ovviamente, tutto ciò ha un costo. Come detto sopra, offrono un servizio. Liberissimi di non comprare questo servizio se crediamo che non serva, ma purtroppo serve.
L'economia è una scienza come la fisica. Ci sono alcune "leggi" che possono essere dimostrate, alcune che vengono prese per vere perchè è impossibile (o non si sa come) dimostrarle, altre sono teorie su cui si lavora.
Nessuna scienza può prevedere con esattezza quello che accadrà in senso ampio. Abbiamo avuto diverse discussioni sul concetto di scienza, ma quando dici certe cose, torniamo sempre da capo.
In economia si commettono errori come in fisica e in medicina. E se guardiamo al periodo in cui c'è stata una crisi economica rispetto al periodo in cui c'è stata una crescita economica, direi che finora gli economisti se la cavano molto meglio dei loro colleghi scienziati delle altre materie. http://image.slidesharecdn.com/irmi...-martina-franca-2014-4-1024.jpg?cb=1405570792

i veri comunisti d'una volta, pensavano che bisognava guadagnare il giusto. ora il concetto s'è perso ma lo trovo fantastico.
Eh, ma una volta c'erano ancora le mezze stagioni, e i pomodori avevano un profumo che oramai i pomodori di oggi non ce l'hanno mica!
Sarebbe interessante sapere come questo "giusto" debba essere definito. Ma soprattutto, hai fatto un quote e non hai risposto.
 

ironbee

Guru Giardinauta
Che l'economia sia una scienza come la fisica è discutibile.
Ricordo che l'ultimo esame che diedi prima della tesi fu proprio con il prof. Ricossa, autore del libro "La fine dell'economia" dove tra l'altro si mettono in discussione le teorie economiche, proprio perché partono dal presupposto che i vari attori si comportino in modo razionale, mentre in realtà le scelte vengono influenzate pesantemente da motivazioni tutt'altro che razionali.
 

Olmo60

Guru Master Florello
L'economia è una scienza come la fisica. Ci sono alcune "leggi" che possono essere dimostrate, alcune che vengono prese per vere perchè è impossibile (o non si sa come) dimostrarle, altre sono teorie su cui si lavora.

sarà, però si parla sempre di di teorie economiche: teoria dei vantaggi comparati....teoria dei prezzi....teoria del capitale....teoria del valore lavoro ecc.....poi Chegue, se l'economia politica (la scienza) è nata intorno al 1600 un perchè ci sarà ..io la vedo come uno strumento di potere e nulla più, uno strumento di potere del quale si è servito il re prima e i governi poi, e ora la finanza, e come tutti i poteri la si può contrastare.
Nessuna scienza può prevedere con esattezza quello che accadrà in senso ampio. Abbiamo avuto diverse discussioni sul concetto di scienza, ma quando dici certe cose, torniamo sempre da capo.
probabilmente perchè ti leggo perentorio quando invece chissà..
In economia si commettono errori come in fisica e in medicina. E se guardiamo al periodo in cui c'è stata una crisi economica rispetto al periodo in cui c'è stata una crescita economica, direi che finora gli economisti se la cavano molto meglio dei loro colleghi scienziati delle altre materie. http://image.slidesharecdn.com/irmi...-martina-franca-2014-4-1024.jpg?cb=1405570792
delle tre, gli errori della medicina penso siano stati i peggiori ma in prospettiva, perchè tra cento anni potrebbero essere molto peggio i nostri..
Eh, ma una volta c'erano ancora le mezze stagioni, e i pomodori avevano un profumo che oramai i pomodori di oggi non ce l'hanno mica!
:lol: non hai assaggiato i miei!
Sarebbe interessante sapere come questo "giusto" debba essere definito. Ma soprattutto, hai fatto un quote e non hai risposto.
mai sentito parlare di sussistenza e riproduzione? :lol: Chegue, basta pochissimo per vivere bene..t'al deg..:D
per la mancata risposta:
in tasca mai pensato di portare mille euro, li lascerei tranquillamente da qualche parte.
In vacanza a fare che?
punto dolente: sono alla terza macchina usata della mia vita, comprata cash (ti piace la media di una macchina ogni 12 anni?) :froggie_r
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Si, si parla sempre di teorie economiche. Ma attenzione, perchè anche la legge di gravitazione universale è una teoria però non vedo nessuno lanciarsi dai palazzi dicendo "è solo una teoria".
L'economia politica è nata quando doveva nascere, perchè si sono presentate le occasioni e la necessità. Anche l'informatica è nata di recente, eppure...
Non è un "potere da contrastare" è una cosa da studiare. Come le altre scienze, il sapere è uno strumento di potere. Trovo molto triste l'idea di contrastare il sapere.

delle tre, gli errori della medicina penso siano stati i peggiori ma in prospettiva, perchè tra cento anni potrebbero essere molto peggio i nostri..
Tra cento anni qualcuno lo vedrà, parlarne ora non ha senso.

Sussistenza e riproduzione non bastano affatto. Per me è giusto avere i soldi per fare le mie vacanze in giro per il mondo, andare a divertirmi il venerdi sera. Chi stabilisce a cosa ho diritto? Sulla base di cosa?

Per la macchina, casa e cose del genere, sarai fortunata che qualcuno ti ha dato una casa oppure stai in affitto. Io per comprare casa mia ho dovuto fare un mutuo. Poi se uno passa tutto il suo tempo in casa e al massimo va a comprare due cose da mangiare vivendo di sussistenza e riproduzione, probabilmente non servono le banche. Come non serve la maggior parte delle attività industriali ed economiche. Ma fortunatamente, c'è qualcosa di più della semplice sussistenza e riproduzione.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Si, si parla sempre di teorie economiche. Ma attenzione, perchè anche la legge di gravitazione universale è una teoria però non vedo nessuno lanciarsi dai palazzi dicendo "è solo una teoria".
fai un paragone a babbo: la teoria della gravità intanto è una sola e non credo abbia fatto danni. di teorie economiche ne sono state scritte molte e tutte hanno influenzato il potere politico, quindi, direttamente la vita con tanto di effetti collaterali.
L'economia politica è nata quando doveva nascere, perchè si sono presentate le occasioni e la necessità.
appunto, quando è nata la necessità di regolare/governare/disciplinare dei cittadini e i rapporti tra di essi.
Anche l'informatica è nata di recente, eppure..
eh già, ora siamo nella fase liquida....bleah.
Non è un "potere da contrastare" è una cosa da studiare.Trovo molto triste l'idea di contrastare il sapere.
non ho detto che il sapere SIA DA contrastare, neppure il sapere economico, ma che quest'ultimo lo SI PUO' contrastare, come hanno tentato di fare con poco seguito i no-global, per es.
Come le altre scienze, il sapere è uno strumento di potere
non tutte lo sono o lo diventano. l'economia decisamente si dato che
serve dei precisi interessi: questo mi sembra sia il potere/sapere delle banche (economia). perciò, perchè non dovrei essere diffidente? ma a maggior ragione.

Tra cento anni qualcuno lo vedrà, parlarne ora non ha senso.
tra cento anni i teorici della globalizzazione verranno giustiziati x crimini contro l'umanità per tutte le civiltà che avranno nel frattempo sterminato a suon di karaoke.

Sussistenza e riproduzione non bastano affatto. Per me è giusto avere i soldi per fare le mie vacanze in giro per il mondo, andare a divertirmi il venerdi sera. Chi stabilisce a cosa ho diritto? Sulla base di cosa?
e chi t'ha detto niente? io mi diverto col gatto, tu con altri animali, è uguale...
Per la macchina, casa e cose del genere, sarai fortunata che qualcuno ti ha dato una casa oppure stai in affitto.

strano che a uno come te non venga in mente qualcosa di più originale.
Io per comprare casa mia ho dovuto fare un mutuo. Poi se uno passa tutto il suo tempo in casa e al massimo va a comprare due cose da mangiare vivendo di sussistenza e riproduzione, probabilmente non servono le banche. Come non serve la maggior parte delle attività industriali ed economiche. Ma fortunatamente, c'è qualcosa di più della semplice sussistenza e riproduzione.
si, oltre ci sono i bisogni, che poi per soddisfarli tutti, e sempre e subito, crescita vi vengono i travasi di bile, l'ittero e i torcibudelli, e dovete lavorare 10 ore al giorno solo per corrervi dietro...sai che soddisfazione..ah, già.... le vacanze...per "conoscere"..le stavo dimenticando..:confuso:
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
fai un paragone a babbo: la teoria della gravità intanto è una sola e non credo abbia fatto danni. di teorie economiche ne sono state scritte molte e tutte hanno influenzato il potere politico, quindi, direttamente la vita con tanto di effetti collaterali.
Anche di teorie mediche e fisiche. Non capisco perchè accanirsi con l'economia.

Tutto il sapere diventa strumento di potere. La conoscenza è potere. Dire che l'economia serve le banche è come dire che la medicina serva i medici. Cioè una grossa stupidaggine. Ovviamente, le banche e i medici traggono un vantaggio economico dalla conoscenza della rispettiva scienza, mentre i clienti, in cambio di denaro, ottengono un vantaggio materiale diretto.
I no-global hanno avuto poco seguito perchè hanno provato a contrastare il sapere con l'ignoranza. C'è molto da migliorare nell'attuale sistema economico, ma "contrastare" e tirare fuori teorie complottiste di ogni genere senza avere la benchè minima conoscenza del settore è più dannoso che inutile. Se uno vuole migliorare qualcosa, deve prima di tutto capirne qualcosa. E il problema è che oggi chiunque crede di essere un esperto di economia perchè va dal macellaio, compra due articoli e riesce a calcolare da solo il totale (con uno scarto del 5%).

si, oltre ci sono i bisogni, che poi per soddisfarli tutti, e sempre e subito, crescita vi vengono i travasi di bile, l'ittero e i torcibudelli, e dovete lavorare 10 ore al giorno solo per corrervi dietro...sai che soddisfazione..ah, già.... le vacanze...per "conoscere"..le stavo dimenticando.
Questa è invidia del pene. O meglio, l'uva era acerba...
 

garofano

Maestro Giardinauta
Le banche faranno pure un servizio,no un lavoro (definire con "servizio" quello che fanno sarebbe come regalargli un contenuto etico che,per come lo fanno, NON HA), ma non si puo' dire che siano dei campioni di trasparenza per non dire di onestà.E non venitemi a dire "è il sistema bellezza"perchè non ci sto.
Sarà pure giusto che,se la banca ti presta qualcosa, debba pure avere un riconoscimento per il fatto che quel denaro l'ha immobilizzato dandolo a te invece di investirlo altrove.
Nondimeno un conto è un riconoscimento, un conto è speculare sul debito.
E sarà pure giusto che abbiano un minimo di garanzia quando prestano soldi a qualcuno, peraltro dico che prestare i soldi a chi li ha è la cosa più facile del mondo,di solito che chiede un prestito è perchè i soldi non ce li ha,senno' ne farebbe benissimo a meno, e di conseguenza succede che c'è gente ,anche imprenditori, che presi dalla necessità,sono costretti a rivolgersi agli usurai, con, spesso, le conseguenti tragedie che tutti conosciamo.
E non me lo invento io il fatto che le banche, almeno certe banche abbiano strane liason dangereuses con certe personcine di questo tipo dal certificato penale non proprio immacolato...ci siamo capiti... Quindi non venitemi a dire che questa cosa sia perfettamente onesta e morale.
E,comunque, ho letto un libro, intitolato "Io lo so è ho le prove",scritto da un ex funzionario direttivo di banca, non un pincopallino qualsiasi, che ha raccontato i retroscena delle banche, i bidoni che ammollano al cliente, le prese per il collo mascherate e nemmeno tanto, le disonestà grandi e piccole che perpetrano ai danni del risparmiatore per il loro profitto, roba da far venire un travaso di bile coi fiocchi.
E mi risulta che il reato di anatocismo bancario sia roba concreta, non farneticazioni di cosiddetti complottisti.
Il lavoro delle banche sarà importante,ma c'è modo e modo di farlo,come tutte le cose del resto.
 
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