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Due domande acidofile

Hegel

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti i quesiti sono i seguenti:
1) è normale che il terriccio per acidofile rimanga inzuppato per un sacco di tempo? Ho utilizzato il terriccio acido della (non so se si possono nominare le marche) vigorplant e tercomposti colore marrone chiaro per rinvasare una skimmia e una azalea. Al fondo del vaso ho messo polistirolo spezzettato delle vaschette di carne (a proposito siamo sicuri che quando si spezzetta la parte interna non trattenga acqua? È veramente il miglior drenante?). La skimmia è rimasta sempre bagnata e lo stesso la azalea, la prima ormai in pessime condizioni (vabbè ha preso pure il ragnetto…) l’altra dopo aver fatto i boccioli si sono bruciati tutti e le foglie sono quasi tutte mezze marroni…Allora mi chiedo il terriccio per acidofile da solo non va bene, bisogna mischiarlo con altro (quindi addio comodità di terriccio già pronto) oppure ho sbagliato marche? Le camelie ed azalee comprate non rimangono zuppe così…
2) Per quanto riguarda il rinvaso da fare ogni due anni, se il pane radicale non si tocca ed il vaso è già bello grosso e quindi non sostituibile, come si fa ad aggiungere nuovo terriccio? Considerato che sostituire quello più superficiale non è molto sostenibile in quanto ci sono le radici…

In attesa di consigli, grazie.
 

kiwoncello

Master Florello
Alla prima domanda ho già risposto in un gran numero di 3D's: comunque, i terricci commerciali a base di torba macinata trattengono molta acqua, si compattano e diventano asfittici. In caso di carenza d'annaffiature diventano idrorepellenti, si crede di aver bagnato ma in realtà all'interno restano asciutti. Io ovvio da anni mescolando i terricci per acidofile (più o meno tutti uguali) con abbondante bark di pino spezzettato piccolo ed a volte anche aghi secchi di pino macinati, abbondante ghiaia di pomice, un pò di cornunghia. Tale mix assicura un'ottima permeabilità all'insieme (l'acqua ne defluisce praticamente all'istante) ed il bark assicura lento apporto di acidità nonché di sostanze antimicotico-antibatteriche. Il discorso del rinvaso biennale ovviamente vale finché le dimensioni del vaso sono "umane"; quando si arriva a dover usare megavasi (oltre 0.5 m di diametro e ne ho di quasi 1 m....) va tenuto presente che la pianta vi può stazionare più a lungo dei 2 anni, disponendo di spazio e terriccio sufficiente. Quando però la pianta inizia a deperire per esaurimento del terreno, lenta alcalinizzazione dello stesso, affastellamento delle radici ecc. allora di deve intervenire drasticamente mettendo la pianta in piena terra (buca con terra adatta) oppure estrarla dal vaso, ridimensionarne il pane radicale (via le radici più basse ed il fitto feltro periferico), potare la chioma e reinvasarla nello stesso vaso. La pianta si riprende molto bene.
Il polistirolo è inerte e non assorbe acqua, a differenza dell'argilla espansa: va benissimo se frammentato.
 

Hegel

Aspirante Giardinauta
Grazie kiwo, e scusa se ti ho fatto ripetere, la ghiaia di pomice e la cornunghia si trovano normalmente dal vivaio?
 

kiwoncello

Master Florello
La ghiaia di pomice si dovrebbe trovare presso gardens ben forniti; la cornunghia viene venduta a sacchi presso gli empori agricoli.
 

domrusso

Aspirante Giardinauta
Scusa KIWO,

potresti ripetere a vantaggio di coloro che non hanno letto le tue precedenti risposte, come il sottoscritto, quanta parte di ciascuno dei componenti che hai indicato bisogna usare?

1. terriccio per acidofile,
2. bark di pino spezzettato piccolo
3. aghi secchi di pino macinati,
4. ghiaia di pomice,
5. cornunghia.

Inoltre, questa composizione può essere usata per tutte le acidofile, o esistono esigenze diverse? In particolare mi chiedo se vada bene anche per le gardenie.

GRAZIE
 

bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
decisamente si, kiwo non si arrabbierà se rispondo io :)
io tratto la gardenie allo stesso modo.
per quanto riguarda le dosi io faccio ad occhio, è ovvio che non devi creare un composto dove ci stanno più inerti che terriccio, devi avere un buon terriccio con un quantitativo di inerti che possa garantire un buon drenaggio.
Lo vedi a occhio con l'esperienza
 
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