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Dubbio nebulizzazione foglie

dedra79

Aspirante Giardinauta
Visto il caldo dei termosifoni e del fuoco potrei nebulizzare le foglie dei miei bonsai? O posso o nascere problemi?


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aurex

Esperto di Bonsai
io sono contrario alla nebulizzazione....forse dovresti mettere la pianta in un lugo più fresco...
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Concordo, anche perche' la nebulizzazine non porta umidita' , che e' ben diversa, ma solo acqua sulle foglie.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Visto il caldo dei termosifoni e del fuoco potrei nebulizzare le foglie dei miei bonsai? O posso o nascere problemi?

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Per le piante, le foglie hanno il compito di "respirare" e non quello di "bere".
Oltre ad andare incontro a malattie funginee, bagnare le foglie ne riduce la loro capacità di respirare.

Per le piante, fuoco e termosifoni sono l'anticamera dell'inferno, ovvero .....
 
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luigimita

Aspirante Giardinauta
beh diciamo che la nebulizzazione porta comunque alla generazione di un microclima umido tra i rami, non sono molto d'accordo sul fatto che le foglie servono solo a respirare. In realtà la pagina inferiore, ricchissima di stomi, effettua scambi gassosi e il vapore acqueo è comunque acqua allo stato gassoso.

Questa loro caratteristica del resto è sfruttata anche per le concimazioni fogliari o per l'applicazione di fungicidi o insetticidi sistemici che proprio tramite gli stomi entrano nel circolo linfatico.

Le conifere d'estate, per fare un esempio, gradiscono moltissimo la nebulizzazione notturna delle chiome, in natura del resto traggono grande giovamento dalla rugiada che cala la notte.

Concordo tuttavia sul fatto che in casa, una nebulizzazione fogliare troppo frequente possa contribuire al formarsi di infezioni fungine ma del resto, non mi stancherò mai di ripeterlo, le piante in casa non dovrebbero proprio starci.
 

massimo1952

Esperto in bonsai
Ciao a tutti, secondo me il principio fondamentale è che la pratica della nebulizzazione deve essere considerata una risorsa mirata ed usata con sapienza in casi particolari. La stessa NON deve essere interpretata come pratica ricorrente al posto o in aggiunta al classico innaffiare.
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, secondo me il principio fondamentale è che la pratica della nebulizzazione deve essere considerata una risorsa mirata ed usata con sapienza in casi particolari. La stessa NON deve essere interpretata come pratica ricorrente al posto o in aggiunta al classico innaffiare.

concordo, i risultati migliori si ottengono come sempre imitando ciò che la natura stessa fa da milioni di anni. Io per esempio, nebulizzo solo quando devo applicare qualche sostanza via fogliare (es. fitostimolanti, fungicidi o insetticidi sistemici).

Quando poi innaffio, soprattutto d'estate, dopo aver bagnato per bene il substrato una mezza passata d'acqua la faccio a pioggia per lavare la chioma, approfittando del fatto che non ho un acqua molto calcarea e non sporca le foglie.

D'inverno o comunque in generale nelle giornate particolarmente umide lo evito.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
beh...c'è differenza fra acqua, umidità e vapore acqueo.
come risaputo gli stomi si chiudono in presenza di acqua, che è poi l'operazione di nebulizzazione.
l'umidità, che è quella che si pensa di ottenere vaporizzando, è la concentrazione di vapore acqueo che può contenere l'aria

Umidità - Wikipedia

il vapore acqueo, è acqua allo stato "gassoso".

http://it.wikipedia.org/wiki/Vapore_acqueo
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
beh...c'è differenza fra acqua, umidità e vapore acqueo.
come risaputo gli stomi si chiudono in presenza di acqua, che è poi l'operazione di nebulizzazione.
l'umidità, che è quella che si pensa di ottenere vaporizzando, è la concentrazione di vapore acqueo che può contenere l'aria

Umidità - Wikipedia

il vapore acqueo, è acqua allo stato "gassoso".

Vapore acqueo - Wikipedia

Proprio qualche giorno fa, durante una lezione con Bragazzi si è parlato di foglie. In presenza di umidità gli stomi si aprono, si chiudono solo quando c'è scarsità di acqua nel suolo per preservare l'idratazione o in occasione di giornate particolarmente secche e soleggiate. Infatti, prima di un trattamento fogliare, è consigliabile nebulizzare (soprattutto la pagina inferiore e non quella superiore che è idrorepellente) 5/10 minuti prima proprio per far aprire gli stomi, aumentando di gran lunga l'efficacia del trattamento.
 
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jiraya

Giardinauta
se è proprio così secco (ma siamo sicuri?) si dovrà anche bagnare più spesso... non so voi, ma bagnando con l'innaffiatoio io 'lavo' tutta la pianta: l'umidità comunque se la prende; non nebulizzo perchè non ne ho mai avuto esigenza,ma non per questo mi sento di sconsigliare la pratica della nebulizzazione: i giapponesi parlano di ha-mizu (nebulizzazione) e ne-mizu (bagnare la pianta) differenziando per bene le due pratiche e dicendo che entrambe sono necessarie... al di là dell'esperienza e abitudine personali, suppongo qualche ragione per affermare ciò i giapponesi l'avranno :fischio:
è consigliabile nebulizzare (soprattutto la pagina inferiore
tutto corretto, ma non si sottovaluti una realtà: gli stomi stanno sotto (pagine inferiore della foglia) e non sopra, ergo se li si vuole 'colpire' (idratare) direttamente 'spari' sotto :ciglione:
 

aurex

Esperto di Bonsai
Proprio qualche giorno fa, durante una lezione con Bragazzi si è parlato di foglie. In presenza di umidità gli stomi si aprono, si chiudono solo quando c'è scarsità di acqua nel suolo per preservare l'idratazione o in occasione di giornate particolarmente secche e soleggiate. Infatti, prima di un trattamento fogliare, è consigliabile nebulizzare (soprattutto la pagina inferiore e non quella superiore che è idrorepellente) 5/10 minuti prima proprio per far aprire gli stomi, aumentando di gran lunga l'efficacia del trattamento.

Se lo dice Bragazzi!!!!...per me è la bibbia....però si parla di nebulizzazione in caso di trattamenti fogliari...e non nebulizzazione come pratica quotidiana....cosa di cui io non trovo assolutamente utilità...forse il discorso dei giapponesi andrebbe approfondito per capire loro come la praticano, quando e perchè....
 

luigimita

Aspirante Giardinauta
Se lo dice Bragazzi!!!!...per me è la bibbia....però si parla di nebulizzazione in caso di trattamenti fogliari...e non nebulizzazione come pratica quotidiana....cosa di cui io non trovo assolutamente utilità...forse il discorso dei giapponesi andrebbe approfondito per capire loro come la praticano, quando e perchè....

Si, ho fatto riferimento a ciò che Luca mi ha insegnato proprio in relazione al discorso stomi aperti/stomi chiusi e umidità. La pratica della nebulizzazione ha senso su determinate tipi di essenze, esempio le conifere (diffusissime nelle collezioni in giappone), perchè in natura traggono grande beneficio dalla rugiada che si forma sui loro aghi.

Io, per esempio, nebulizzo il pino nero ma solo di sera nelle calde giornate estive perchè da me, a Bari, di rugiada se ne forma poca naturalmente.

Con altre tipologie di piante (es. olivi) non lo faccio, ma innaffio a pioggia (simulando ciò che in natura succede), bagnando prima per bene il substrato e poi con ciò che rimane dell'innaffiatoio la chioma, più che altro per lavarla da polvere e residui.

Poi c'è il discorso trattamenti che è un discorso a parte e ovviamente prevede, con le accortezze prima descritte, di irrorare le foglie soprattutto nella pagina inferiore. Ovvio che, una nebulizzazione eccessiva e fatta anche in giornate umide può provocare grossi problemi fungini.

Gli interventi, di qualunque tipo essi siano, devono essere sempre mirati ed avere un senso. Nel bonsai, me lo insegnate anche voi, nulla è lasciato al caso.
 
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