Se lo dice Bragazzi!!!!...per me è la bibbia....però si parla di nebulizzazione in caso di trattamenti fogliari...e non nebulizzazione come pratica quotidiana....cosa di cui io non trovo assolutamente utilità...forse il discorso dei giapponesi andrebbe approfondito per capire loro come la praticano, quando e perchè....
Si, ho fatto riferimento a ciò che Luca mi ha insegnato proprio in relazione al discorso stomi aperti/stomi chiusi e umidità. La pratica della nebulizzazione ha senso su determinate tipi di essenze, esempio le conifere (diffusissime nelle collezioni in giappone), perchè in natura traggono grande beneficio dalla rugiada che si forma sui loro aghi.
Io, per esempio, nebulizzo il pino nero ma solo di sera nelle calde giornate estive perchè da me, a Bari, di rugiada se ne forma poca naturalmente.
Con altre tipologie di piante (es. olivi) non lo faccio, ma innaffio a pioggia (simulando ciò che in natura succede), bagnando prima per bene il substrato e poi con ciò che rimane dell'innaffiatoio la chioma, più che altro per lavarla da polvere e residui.
Poi c'è il discorso trattamenti che è un discorso a parte e ovviamente prevede, con le accortezze prima descritte, di irrorare le foglie soprattutto nella pagina inferiore. Ovvio che, una nebulizzazione eccessiva e fatta anche in giornate umide può provocare grossi problemi fungini.
Gli interventi, di qualunque tipo essi siano, devono essere sempre mirati ed avere un senso. Nel bonsai, me lo insegnate anche voi, nulla è lasciato al caso.