Datura rosa
Guru Master Florello
"Sui campi e per strada, silenziosa e leggera, cade la neve... ghiaccio azzurro sui sentieri e nebbia addormentata nei fossi,
ma dai soli e nudi rami, indovino il verde a venire..."
ma dai soli e nudi rami, indovino il verde a venire..."
I LAVORI DI DICEMBRE IN GIARDINO
• PROTEZIONE INVERNALE
Quando la temperatura comincia a scendere sotto i 10°C proteggere le semirustiche con apposite coperture di plastica, canne, paglia o altro avendo cura di lasciare sempre uno sfiato per il giro dell’aria.
Svuotare le tubature dell’impianto di irrigazione per evitare danni causati dal gelo.
Cimature e potature (luna calante)
POTATURA DI RIMONDA - E’ il momento giusto per rimuovere tutte le parti morte o secche delle piante. Fare attenzione ad effettuare il taglio in modo che sia favorito il deflusso dell’acqua piovana dalla superficie del taglio stesso.
- Le ferite vanno assolutamente protette con pennellature di mastice per innesti.
PROPAGAZIONE
Propaggine.
In zone temperate si possono moltiplicare per propaggine alcuni arbusti appartenenti ai generi Philadelphys, Weigela e Spiraea. Per la riuscita dell’operazione devono essere utilizzati rami giovani e flessibili presenti alla base delle piante. Ricordare che l’apice deve rimanere scoperto. La radicazione può essere favorita con delle incisioni o attraverso l’asportazione di un anello di corteccia nel tratto prossimale del ramo da interrare. Questi accorgimenti determinano, infatti, un accumulo di sostanze (zuccheri, ormoni, ecc,) in corrispondenza del tratto interrato favorendo l’emissione delle radici.
Messa a dimora
- E’ il momento per piantare le specie che hanno perso completamente le foglie. Intervenendo sempre in assenza di gelo, utilizzando le buche preparate in precedenza, apportare sul fondo uno strato di materiale drenante, es.: lapillo o argilla espansa e infine riempire con Terriccio Universale addizionato a concime lenta cessione in ragione di 40-50 gr. Ogni 10 lt di terriccio.
- Proteggere la base con abbondante pacciamatura.
- Garantire l’adeguato ancoraggio della pianta al terreno mediante pali o altro.
Si possono mettere, inoltre, a dimora, nelle aiuole ben pulite e lavorate, le specie resistenti alle basse temperature (viole cornute, viole ibride e a grandi fiori, cinerarie, Scimmie, veroniche, Gaultherie). Dopo la piantagione coprire con uno strato di corteccia di aghifoglie e annaffiare.
Pacciamatura e rincalzatura
- In questa stagione ripetuti “sotto zero” potrebbero congelare le radici con la conseguente morte delle piante. Per tutte le piante arboree e specialmente per le conifere e gli esemplari giovani o da poco trapiantati è necessario, per questo motivo, rincalzare e pacciamare. Si consiglia perciò di rincalzare (apporto di 20*30 cm di terreno nella parte attorno la base del tronco) e di pacciamare (apporto di un abbondante strato di Terriccio Universale, corteccia di pino - uno strato di almeno 6-8 cm -o utilizzando appositi tessuti non tessuti collocati nella area di proiezione della chioma).
Tappeti erbosi
• TAGLIO
- E’ indispensabile favorire il “riposo vegetativo” del tappeto erboso. Sospendere quindi ogni operazione di taglio, concimazione ed irrigazione.
• PACCIAMATURA
- Ripulito il prato dalle foglie e dalle infestanti, distribuire uno strato di due cm circa di Terriccio per Tappeti Erbosi.
- Ciò ha duplice scopo di proteggere il prato dalle gelate e di favorire l’accestimento primaverile.
- Contemporaneamente, sollevando prima la cotica erbosa con un vanghetto a mo’ di lenzuolo, correggere la presenza di buche o avvallamenti non desiderati distribuendo il quantitativo di Terriccio per Tappeti Erbosi necessario a ristabilire il livello. Da ultimo rullare leggermente onde far aderire la zolla al nuovo substrato.
RULLATURA
- L’azione del gelo e del disgelo, specialmente se manca la neve, provoca il sollevamento della cotica erbosa e in conseguenza di ciò le radici perdono il necessario contatto con il terreno e si espongono maggiormente ai danni da freddo. Nel caso che si verifichino tali condizioni è importante, intervenendo a terreno asciutto, passare su tutta la superficie con un rullo per ristabilire l’aderenza delle radichette al terreno. Il rullo dev’essere liscio e non troppo pesante (max 100 Kg).
CAMPIONAMENTO DEL TERRENO
- A chi deve preparare il terreno per un futuro impianto di tappeto erboso si consiglia di prelevare un campione di terreno da fare analizzare presso un laboratorio specializzato (i costi sono modesti) al fine di determinare almeno Ph e Granulometria. Questo consentirà di apportare da subito i necessari correttivi al terreno e, con la minima spesa, di porre le basi per il massimo successo dell’impianto.
N.B. Durante la stagione invernale evitare di calpestare il prato bagnato e avre cura di creare le migliori condizioni per il deflusso delle acque in eccesso.
Bulbose
Prima dell’arrivo delle gelate e del freddo intenso bisogna terminare la messa a dimora dei bulbi a fioritura primaverile (Bucaneve, Crocus, Anemone, Giacinto, Narciso). Si consiglia di fare applicazioni con fungicidi rameici per evitare l’insorgenza di malattie fungine e marciumi dei bulbi. Utilizzare dei lumachicidi per evitare che le lumache e le limacce vadano a mangiare i bulbi trapiantati.
Rose
Si finisce di mettere a dimora le nuove piantine prima dell’arrivo delle gelate.
Nella messa a dimora è meglio usare piante con la zolla perché hanno meno problemi di “crisi da trapianto”. Una volta messa a dimora la pianta coprire la zona del colletto nelle zone con inverno rigido per evitare che geli la pianta. Nei i rosai vecchi si devono eliminare i rami danneggiati e i fiori appassiti e le foglie cadute, in seguito è consigliabile bruciarli (o buttarli nella spazzatura) per evitare che diventino un luogo di propagazione di malattie funginee o un ricovero per le uova di insetti dannosi che potrebbero infestare le nostre rose nella primavera successiva.
In questo periodo si devono eseguire trattamenti con prodotti rameici per controllare lo sviluppo di cancri del legno causati da funghi (es. Coryneum).
Trattamenti fitosanitari
- ORNAMENTALI
- Eliminare foglie secche e le parti morte che possono essere fonte di infezioni future.
- Nelle piante a foglia caduca (specialmente noce, carpino, pioppo, platano, faggio, ippocastano, sofore, oleandro, rosacee, ornamentali, lauroceraso, bosso, ligustro, ecc…) intervenire con Poltiglia Bordolese alla dose di 150 gr ogni 10 lt di acqua appena finita la caduta delle foglie. Nelle piante che già manifestano marcatamente sintomi di attacchi fungini eseguire due interventi di cui il primo a metà caduta foglie.
- Per cipressi e thuje contro il disseccamento degli apici e cancri ramali, eliminare le parti malate con la potatura e intervenire sui tagli con pennellature localizzate di Poltiglia Bordolese. Fare seguire un trattamento alla chioma con Sali di Rame 30 gr + i prodotti opportun.
- N.B. contemporaneamente arieggiare con lavorazioni superficiali la zona delle radici e favorire lo sgrondo delle acque. - PESCO E PRUNUS DA FIORE
- Contro corineo e bolla intervenire con fungicidi a base di Dodina o Ziram alla dose di etichetta. - BOSSO
- Contro gli ingiallimenti dovuti a Fitoftora intervenire con abbondanti irrorazioni alla base del tronco con con i prodotti opportuni.. - PIANTE IN FIORITURA, RODODENDRI, AZALEE, BULBOSE
- Contro la Botrytis (Muffa grigia) intervenire irrorando il fiore e contro le Fitoftore del colletto mediante irrorazioni alla base del medesimo con i prodotti opportuni. - RODILEGNO e insetti di legno (scolitidi)
- Individuare le zone colpite, asportare le medesime mediante la potatura. Per il rodilegno uccidere le larve all’interno delle gallerie mediante uncinamenti con un filo di ferro. - OZIORRINCO
- Specialmente su arbusti e rampicanti i danni possono essere evidenti. Intervenirecollocando delle fasce trappola costituite di lana di vetro o tessuti simili coperti da cartone per catturare gli adulti e contemporaneamente irrorare la vegetazione con i prodotti opportuni