Di sughero ne ho messo pochino, proprio per appesantire un poco e creare il sosegno a cui si attaccheranno le radici, oppure in cima a copertura dello sfagno o dell'agriperlite che ha una buona ritenzione idrica se chiusa in un vaso di plastica e se irrigata senza lasciar pasare troppo tempo fra un innaffiatura e l'altra.
No, nessun rischio di cappottamento, il vaso è leggero, ma nemmeno troppo.
Stò tentando appunto l'esclusione dei substrati organici o che si decompongono troppo in fretta, come il bark.
(anche per un otivo ecologico a dirla tutta, la stess cosa la voglio are nei confronti della torba o quantomeno ridurne l'utilizzo)
Sì, ho già sperimentato la sola agriperlite più sfagno con l'epidendrum difforme che era su zatterina di sughero.
Ne ho sbricciolato gli angoli per farlo entrare nel cestino bianco, di quelli dove fanno le ricotte, che non è completamente chiuso, ma aperto longitudinalmente,molte e strette.
Ho riempito poi di agriperlite e sfagno e dopo una decina di giorni, la pianta ha tirato fuori diverse radici nuove, accresce i germogli e ne tira fuori altri.
Ho reinvasato oggi lo zighopetalum romboliabium che aveva in superficie le radici in dissecco.
L'ho svuotato completamente di vecchia composta a base di bark a pezzatura piccola.
La pianta aveva il bocciolo in apertura, ma alcuni ingiallimenti fogliari mi hanno finalmente convinto che fosse il caso di sacrificare la fioritura (che attendevo finisse per reinvasare, ma continuava a produrre nuovi bocci).
Ho pulito radice per radice, srotolandole dall'ammasso che si era creato.
L'ho invasato come detto, poco sughero a pezzi, polistirolo a fiocchi in fondo e poi agriperlite e sfagno.
Per lui che sò amare di più l'umidità ho messo, un bel tappeto di sfagno sopra, in superficie, bello intriso di acqua e ancora sopra ho praticamente pacciamato con altri piccoli pezzi di sughero.
Bè, mi aspettavo che il bocciolo seccasse ed invece il fiore si è aperto ed è bellissimo.
Per il momento quindi tre le piante invasate così e prossimamente tenterò anche con un misto di perlite e pomice, semprechè non riesca ad agguantare l'introvabile (solo in Italia a quanto pare!) Seramis.