Grazie Cri, esatto, è difficile trovare un evento del genere ed è un peccato perché sono sicuro che molti di noi (io compreso) sono molto ignorati sulle centinaia di varietà di frutti, i più conoscono solo la decina di proposte che si trovano nei supermercati.
In quanti di noi non hanno mai assaggiato uno di questi frutti o uno dei suoi derivati: Azzeruolo, Almelanchier, Biricoccolo, Carrubo, Corbezzolo, Corniolo, Eleagno, Gelso, Giuggiolo, Mirabolano, Nespolo germanico, Olivello spinoso o il Sorbo?
Che io sappia non esiste nulla di paragonabile alle fiere del vino o della birra (solo per citarne alcune), per questo chiedevo alla comunità, magari qualche paese con spiccata cultura agroalimentare propone un'evento simile, anche se conosciuto solo a livello locale.
Nel castello di Paderna (PC) fanno una rassegna dei frutti antichi, ma di assaggi ben pochi.
Forse potrebbe essere uno spunto per le comunità locali di attirare del turismo dato la scarsità di eventi simili.
E ma anche alle fiere del vino (e qui in Piemonte ce ne sono parecchie) questi frutti non li trovi.
Io però sono fortunella perché figlia di ortolani e quando chiedo a mio padre di mettere una pianta nel frutteto lo fa.
Ad esempio ho l'Amelanchier (pero corvino) e ci faccio sempre la marmellata, mangiarlo così ha troppi semi.
Il carrubo qui al nord non cresce, ma comunque non potresti mangiarlo a meno di non essere un cavallo. Però si trova la farina di carrube (succedaneo del cioccolato dai tempi dell'autarchia) e la farina di semi di carrube che è una carragenina usata come neutro per fare i gelati. Dai grossisti se le ordini te le fanno arrivare, ma poi che te ne fai???
La nespola, quella europea, cruda è orrida.
Il gelso qui in Piemonte lo trovi ovunque, non c'è casa in campagna o campo che non ne abbia uno (si usavano come termini di confine).
Il giuggiolo è più tipico della zona adriatica ma io ad esempio ne ho due alberi piantati in giardino dagli ex proprietari di casa mia. Ho fatto una volta il brodo (che poi è una confettura) ma onestamente denocciolarle è un incubo: non puoi usare la macchinetta per le ciliegie perché sono grosse come un'oliva di quelle verdi, e ti fai pure male. Il nocciolo ha una spina e se ti buchi un dito fa malissimo, provare per credere. Le lascio sulle piante e ci banchettano gli uccelli per tutto l'inverno.
Tutte le altre piante le conosco, alcune non sono adatte al clima delle mie parti.
Però ti posso dire che nelle fiere florovivaistiche tipo Flor a Torino o al Castello di Masino le trovi senza tanti problemi.
Paradossalmente hai elencato tutta una serie di frutti che vanno consumati in conserva (non tutti ma quasi), perché mangiati così........
E non che per le altre varietà di frutta sia diverso: costerebbe troppo una degustazione perché le piante sono poche e le produzioni vanno di conseguenza. Ma ci sono vivai specializzati che le vendono: a Masino comprai una pesca delle vigne e una percoca tardiva, e aveva tutta una vasta serie di piante di frutti "dimenticati" a prezzi ragionevoli. Però aveva portato un solo frutto per varietà come campione.