Non sei capriccioso, trovo saggio informarsi a fondo prima di iniziare a progettare qualsiasi cosa e specialmente progetti importanti come questo. Io ti proponevo una siepe informale mista, composta da essenze autoctone da chiedere ai vivai della Forestale anche in funzione del miglioramento dell’ambiente. Pensavo ad una siepe non rettilinea, o meglio rettilinea solo lungo il confine e con profondità variabile nel tuo terreno. E con altezza variabile a seconda delle essenze, ci vedevo anche qualche albero qua e là, il tutto in sostituzione della rete. Però adesso mi sembra che le cose siano cambiate e se per il contadino puoi ovviare con paletti di legno e fili di ferro per far rispettare il confine, per non far entrare i cacciatori credo che dovresti costituire il tuo terreno in fondo chiuso, con rete non più bassa di 180 cm e tabelle di avvertimento disposte alle distanze previste. Informati bene, la legislazione sulla caccia non è che sia chiarissima, almeno così pare a me. Inoltre la siepe che pensavo io doveva servire anche ad attirare animali, specialmente uccelli, per il rifugio e l’alimentazione che avrebbe offerto, ed è inutile che ti dica che attirerebbe anche i cacciatori.
Le rugose le avrei senz’altro inserite, sono robuste ed autosufficienti, le spine le rendono impenetrabili e valide per la nidificazione dei piccoli uccelli e in più le bacche sono una buona fonte di cibo nei periodi invernali, proprio quando ce n’è più bisogno.
Per la rete ho visto, ma non ricordo più dove, che esistono dei puntali elicoidali in plastica, che si “avvitano” semplicemente nel terreno e nei quali si infila il palo, senza bisogno di utilizzare cemento. Non so quanto possano essere validi, l’argomento mi interessava poco e non ho approfondito, ma forse vale la pena di cercare un po’.