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cos'ha il melo?

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Intanto l'impressione che si ricava dalla prima foto è che sia stato mal potato, ma quello inciderà caso mai sulla produzione.
Le altre due foto mostrano sintomi che fanno pensare a cancri: cerca su google immagini di Nectria galligena e anche di Diaporthe perniciosa e confronta. Se ti sembra che ci sia stretta analogia posso darti qualche consiglio per tentare di ridurre l'infezione.
Ciao
 

Gecko

Maestro Giardinauta
Ciao Lorenzo..Povero Melo! :(
Sembra Nectria galligena..Se così fosse,dovresti potare i rami colpiti e bruciarli x evitare danni maggiori!
 

lorenzobrando

Giardinauta
Intanto l'impressione che si ricava dalla prima foto è che sia stato mal potato, ma quello inciderà caso mai sulla produzione.
Le altre due foto mostrano sintomi che fanno pensare a cancri: cerca su google immagini di Nectria galligena e anche di Diaporthe perniciosa e confronta. Se ti sembra che ci sia stretta analogia posso darti qualche consiglio per tentare di ridurre l'infezione.
Ciao

Si sembra propio nectria galligena.
posso tentare di salvarlo?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Generalmente sono malattie a lenta evoluzione che si può cercare di contenere in questo modo:
1) asportazione delle parti infette fino a trovare il sano (usa lame ben affilate in modo da lasciare bordi puliti) seguita da disinfezione con rameici mediante pennellatura o mastici cicatrizzanti: l'operazione è da farsi quando la pianta ha perso quasi tutte le foglie, in modo da non interferire sulla vegetazione ma ancora in tempo affinchè la pianta possa cicatrizzare;
2) tre trattamenti di "mantenimento", di cui due durante il periodo autunnale e uno alla ripresa vegetativa con rameici oppure un anticrittogamico a base di ditianon che ha anche una certa azione cicatrizzante (di non classificato c'è per es. il TIANON WGD della Scam o lo ZOT della Chemia; il ditianon non è miscelabile con l'olio bianco).
Ciao
 

lorenzobrando

Giardinauta
Generalmente sono malattie a lenta evoluzione che si può cercare di contenere in questo modo:
1) asportazione delle parti infette fino a trovare il sano (usa lame ben affilate in modo da lasciare bordi puliti) seguita da disinfezione con rameici mediante pennellatura o mastici cicatrizzanti: l'operazione è da farsi quando la pianta ha perso quasi tutte le foglie, in modo da non interferire sulla vegetazione ma ancora in tempo affinchè la pianta possa cicatrizzare;
2) tre trattamenti di "mantenimento", di cui due durante il periodo autunnale e uno alla ripresa vegetativa con rameici oppure un anticrittogamico a base di ditianon che ha anche una certa azione cicatrizzante (di non classificato c'è per es. il TIANON WGD della Scam o lo ZOT della Chemia; il ditianon non è miscelabile con l'olio bianco).
Ciao

grazie della risposta.

invece se lo lasciassi cosi?
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie

Può darsi che ci sia anche un po' di quello. Riguardando dopo che per Brand ha segnalato, in particolare la 3^ foto, sembra in effetti di vedere una lanuggine bianca alla base di un ramo. L'afide lanigero vive sui rami e anche nelle screpolature del tronco, ed è in grado di provocare con le sue punture anche rigonfiamenti tumorale sui rami. Io francamente non mi sento di dire, e rimango più orientato sull'ipotesi di veri e propri cancri. Comunque Eriosoma lanigerum nella sua manifestazione tipica si presenta così (foto da rete):
bak_03.jpg
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
che ci sia l'afide lanigero è chiaro, le foto nn smentono, l'unico che può creare le dette "ragnatele bianche"...
La nectria sp. nn crea nessuna ragnatela e comunque se ti riferivi alle cavità del tronco qualsiasi fungo lignivoro può crearle, senza carpoforo nn è identificabile.
L'unico rimedio è l'eliminazione dei rami più deteriorati oppure seguire quello già detto da Alessandro come pagliativo.

Ciao
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ti faccio vedere cosa ha fatto un mio amico per tentare di recuperare un melo il cui piede si è dimostrato sensibile ai cancri: si chiama innesto-ponte (ma bisogna saperlo fare e avere un po' di fortuna...e poi si vedrà se sarà di effettivo giovamento, per il momento ha attecchito)
058.jpg
 

mattiapascal

Aspirante Giardinauta
Generalmente sono malattie a lenta evoluzione che si può cercare di contenere in questo modo:
1) asportazione delle parti infette fino a trovare il sano (usa lame ben affilate in modo da lasciare bordi puliti) seguita da disinfezione con rameici mediante pennellatura o mastici cicatrizzanti: l'operazione è da farsi quando la pianta ha perso quasi tutte le foglie, in modo da non interferire sulla vegetazione ma ancora in tempo affinchè la pianta possa cicatrizzare;
2) tre trattamenti di "mantenimento", di cui due durante il periodo autunnale e uno alla ripresa vegetativa con rameici oppure un anticrittogamico a base di ditianon che ha anche una certa azione cicatrizzante (di non classificato c'è per es. il TIANON WGD della Scam o lo ZOT della Chemia; il ditianon non è miscelabile con l'olio bianco).
Ciao

ciao,mi inserisco in questo topic perchè ho un problema analogo...
Pianta di melo nana,sin dal primo anno ha presentato quei sintomi,in pratica il tronco è marcio..pero' attualmente carico di frutti...i trattamenti di poltiglia bordolese ogni 15 giorni...
Pensavo,visto che vicino ho delle altre piante da frutto.di eliminare la pianta una volta raccolte le mele e procedere alla pulizia e concimazione del terreno...
Se pianto una nuova pianta subito dopo,sempre Melinda nana,si ammalerà ancora ?
Grazie...
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
La tua domanda ha due corna: la prima è riferibile agli ospiti e alla suscettibilità varietale, la seconda alla biologia ed epidemiologia del patogeno.
Supponendo di avere a che fare con Nectria galligena di cui metto sotto una foto scattata domenica scorsa (in questo caso il sintomo è un cancro aperto, ma si possono presentare anche chiusi e allora appaiono come rigonfiamenti; non ho la certezza matematica della diagnosi perchè non ci sono le fruttificazioni del patogeno, sia quelle conidiche in forma di sporodochi con i conidi che quelle ascofore in forma di periteci con le ascospore, dunque non posso fare un vetrino per la conferma microscopica)

Nectria_galligenamelo.jpg


si tratta di un fungo polifago, dunque potenzialmente può infettare specie diverse dal melo in questione, ma si incontra soprattutto su melo; circa l'epidemiologia, il patogeno si conserva sull'ospite e su residui (es. legni morti abbandonati, inoltre possono essere colpiti anche i frutti che poi mummificano o marciscono e cadono a terra), per cui l'eliminazione della pianta ammalata e la pulizia pur non garantendo l'eradicazione del patogeno dall'area certamente contribuisce a diminuire le probabilità di ulteriori attacchi. Ai fini preventivi occorre fare in modo che le piante siano sane e senza ferite perchè è attraverso quelle che le spore passano per poi essere risucchiate dalla linfa all'interno della pianta.
Ciao
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
senza foto diventa difficile...
ammassi tumorali possono dipendere dall'afide lanigero, batteiosi, sesia, nectria...
 
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