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Florello
Frosinone, 21 set. - (Adnkronos/Ign) - Una coppia gay italo-inglese è stata aggredita domenica scorsa nel corso della festa della birra che si è svolta a Pignataro, in provincia di Frosinone. I due, trentenni e in vacanza nel paesino originario di uno di loro, erano intenti a baciarsi seduti su una panchina, quando sono stati avvicinati da un gruppo di uomini, probabilmente romeni, che li ha picchiati.
Uno dei ragazzi, denuncia Arcigay, è stato medicato con diversi punti di sutura ed ha avuto otto giorni di prognosi. Gli aggressori sono riusciti a fuggire. "Aggredire e pestare due uomini solo perché si stanno baciando è un episodio assurdo. Purtroppo - afferma il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo - non si tratta di un caso isolato, chiediamo a tutti i testimoni presenti di aiutare le forze dell'ordine a rintracciare gli aggressori. E' inconcepibile che due uomini, sposati nel proprio paese di residenza, la Gran Bretagna e in vacanza in Italia, subiscano violenze di questo tipo. L'Italia, che non ha nessuna legge contro omofobia e transfobia e che non riconosce e tutela le coppie gay, è, agli occhi della comunità omosessuale internazionale, un paese arretratissimo e incivile".
"Invieremo già oggi una lettera - aggiunge Marrazzo - al sindaco di Pignataro e al presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli per richiedere un incontro: è necessario e doveroso che i cittadini sappiano quello che è accaduto e che la comunità si mobiliti: al Comune chiederemo di organizzare un incontro pubblico con la città contro l'omofobia e alla Provincia interventi di formazione nelle scuole. L'omofobia e la discriminazione si combattono con l'educazione: le Istituzioni siano in prima linea".
Ferma la condanna anche di Aurelio Mancuso, esponente della comunità gay italiana: ''E' triste dover consigliare alle persone lgbt che a migliaia ogni anno giungono nel nostro paese a visitare il museo a cielo aperto più grande del mondo, di rinunciare a venire in Italia, ma sarebbe omissivo non metterli in guardia. L'Italia dopo esser stata per un lungo periodo storico, meta gradita a tante persone omosessuali, luogo dove soprattutto al Sud si poteva godere di una diffusa tranquillità, ora è diventata un luogo insicuro, in primo luogo per i gay italiani e quindi anche per i turisti''.
''Se si prescinde, da alcune zone turistiche teoricamente sicure e accoglienti, tra cui la Toscana, la Puglia e poco altro - ha proseguito Mancuso- l'Italia e' ormai un luogo out per il turismo omosessuale, che pure muove un giro d'affari di centinaia di milioni all'anno in tutto il mondo. Quello che e' accaduto alla coppia sposata inglese a Pontecorvo e' solamente l'ultimo di tanti episodi di violenza e discriminazione nei confronti dell' affettivita' omosessuale''. (
Uno dei ragazzi, denuncia Arcigay, è stato medicato con diversi punti di sutura ed ha avuto otto giorni di prognosi. Gli aggressori sono riusciti a fuggire. "Aggredire e pestare due uomini solo perché si stanno baciando è un episodio assurdo. Purtroppo - afferma il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo - non si tratta di un caso isolato, chiediamo a tutti i testimoni presenti di aiutare le forze dell'ordine a rintracciare gli aggressori. E' inconcepibile che due uomini, sposati nel proprio paese di residenza, la Gran Bretagna e in vacanza in Italia, subiscano violenze di questo tipo. L'Italia, che non ha nessuna legge contro omofobia e transfobia e che non riconosce e tutela le coppie gay, è, agli occhi della comunità omosessuale internazionale, un paese arretratissimo e incivile".
"Invieremo già oggi una lettera - aggiunge Marrazzo - al sindaco di Pignataro e al presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli per richiedere un incontro: è necessario e doveroso che i cittadini sappiano quello che è accaduto e che la comunità si mobiliti: al Comune chiederemo di organizzare un incontro pubblico con la città contro l'omofobia e alla Provincia interventi di formazione nelle scuole. L'omofobia e la discriminazione si combattono con l'educazione: le Istituzioni siano in prima linea".
Ferma la condanna anche di Aurelio Mancuso, esponente della comunità gay italiana: ''E' triste dover consigliare alle persone lgbt che a migliaia ogni anno giungono nel nostro paese a visitare il museo a cielo aperto più grande del mondo, di rinunciare a venire in Italia, ma sarebbe omissivo non metterli in guardia. L'Italia dopo esser stata per un lungo periodo storico, meta gradita a tante persone omosessuali, luogo dove soprattutto al Sud si poteva godere di una diffusa tranquillità, ora è diventata un luogo insicuro, in primo luogo per i gay italiani e quindi anche per i turisti''.
''Se si prescinde, da alcune zone turistiche teoricamente sicure e accoglienti, tra cui la Toscana, la Puglia e poco altro - ha proseguito Mancuso- l'Italia e' ormai un luogo out per il turismo omosessuale, che pure muove un giro d'affari di centinaia di milioni all'anno in tutto il mondo. Quello che e' accaduto alla coppia sposata inglese a Pontecorvo e' solamente l'ultimo di tanti episodi di violenza e discriminazione nei confronti dell' affettivita' omosessuale''. (