Salve TInapika,
ti premetto che sono uno di quei professionisti "interessati" che lavorano nel settore delle biopiscine, quindi puoi anche non fidarti delle mie parole.
Costruire una biopiscina non è assolutamente difficile, specialmente per chi ha esperienza come costruttore edile e magari si è specializzato nelle piscine tradizionali.
Il difficile è progettarle bene e, soprattutto, seguirne e assecondarne l'evoluzione biologica nei primi anni.
Infatti e non mi stanco mai di dirlo, la biopiscina è soprattutto un biotopo d'acqua dolce nel quale l'uomo (attraverso la tecnica) gli animali, la flora vegetale e batterica interagiscono per arrivare ad avere acque balneabili di qualità spesso superiori alle acque potabili.
Questo per specificare che quando si fa una biopiscina bisogna essere consapevoli che se ci fa senso l'idea di fare il bagno nella stessa acqua dove si riproducono le rane o le libellule (quindi non le zanzare che vengono predate in lungo e largo da questi animali) è meglio cambiare progetto.
Inoltre in una biopiscina alcune specie di alghe, in maniera controllata e non invasiva si intende, si devono accettare come buoni bioindicatori della qualità dell'acqua e se qualche costruttore dice che nelle sue biopiscine non ci saranno mai, dice bugie commerciali.
Questo non significa che una biopiscina progettata e gestita bene debba diventare una palude; le acque devono rimanere chiare, anche se non sempre, neanche con l'impiego di sistemi tecnici molto potenti, è possibile garantire un acqua cristallina. Anzi, gli errori piu ricorrenti, specialmente in Italia, sono l'utilizzo di sistemi tecnici inadeguati e sovradimensionati rispetto al bisogno reale.
Vi sono inoltre alcune aziende che spacciano come biopiscine delle piscine che di "biologico" hanno solo l'aspetto, ma poi usano sistemi chimici o fisici tecnologici piottosto classici.
In questo senso è da diffidare dell'uso spinto di raggi UV, che garantiscono, un acqua cristallina, ma possono causare la selezione di ceppi batterici anomali che in sintesi ti permettono di prendere la salmonella in bellissime acque "similcaraibiche" (fatti documentati all'estero, in Germania, per esempio, dove i raggi UV sono banditi dall'uso da parte delle associazioni di categoria).
Inoltre, la mia esperienza professionale mi permette di darti un consiglio "interessato"; in questi anni ho visto diversi progetti di autocostruzione avviati "male" e poi non finiti o lasciati in sospeso, nei quali poi si chiama a risolvere i problemi un professionista. Spesso in questi casi i costi di costruzione, che gia sono stati alti perchè magari si sono fatte delle scelte ridondanti o completamente sbagliate, possono anche raddoppiare rispetto ad un progetto ben pensato e organizzato.
Con questo non voglio scoraggiare chi vuole provare a fare da se, anche io cinque anni fa ho cominciato senza esperienza. Anche se diverse competenze le avevo gia accumulate "sul campo" e non solo su libri e manuali, che aiutano tantissimo a mettere a sistema competenze sparse, ma non a costruire.
In ultimo un piccolo discorso sui "luoghi comuni" che sento circolare sulla rete e in giro sulle biopiscine (che poi è il motivo principale per cui sono intervenuto in questa discussione);
il clima caldo, se la biopiscina è ben progettata, non incide negativamente sulla qualità dell'acqua
Non bisogna fare dei crateri di 3 metri o piu per avere una buona biopiscina
Ci sono molti sistemi tecnici di gestione del movimento d'acqua che non incidono sulla qualità dell'acqua, piuttosto su diversi tipi di ecosistemi che si vanno a creare negli anni e sulla manutenzione che bisogna fare. Sostanzialmente Si puo spendere da quasi niente di elettricità fino anche piu di una piscina tradizionale senza avere grandi differenze qualitative dell'acqua...questo dipende molto da fattori valutabili caso per caso.
Il dimensionamento non è molto importante e si puo scendere tranquillamente anche sottoi i 150 m2 di superficie totale, anche se poi le zone balneabili, in molti casi si possono ridurre a vasche
molto piccole...
I costi di costruzione per biopiscine con poco impianto tecnico possono anche essere inferiori rispetto alla stessa superficie balneabile di piscine tradizionali. Molto dipende ovviamente dal tipo di finiture e di materiali che si utilizzano.
Ps molto interessato: io lavoro specialmente in provincia di Siena e Viterbo non è distante!
Stefano Mencarelli