scusa.. che senso ha dire che hai 14 gg di febbre al mese, perché non si decide di eliminare la causa?
fossi io non lo farei per paura degli interventi, finchè gli antidolorifici hanno un'utilità.
Probabilmente non sono stata chiara,o gli articoli postati non sono così chiari come credevo.
Gli accertamenti li ho fatti,eccome, e quando mi è stata,dopo un lungo percorso ,diagnosticata,al tempo non c'era molto da fare,se non interventi chirurgici distruttivi e cure ormonali belle pesanti.E non avrei risolto quasi niente ne' con gli uni ne' con gli altri,anzi,mi sarei ulteriormente complicata la vita e rovinata quel poco di salute che mi restava.Piano piano,andando avanti con il tempo,con una dieta appropriata (che viene prescritta come prevenzione)e con l'aiuto della natura,le cose sono un po' migliorate.
E comunque,ripeto,ho continuato a lavorare,e molto,con dolori,febbre e tutto; non mi sono compianta, non ho scocciato gli altri e non sono stata di peso a nessuno
Se ho parlato di me è stato solo per fare gli opportuni distinguo tra condizioni diverse,ci sono le piagnone e ci sono quelle che stanno male davvero.
Per la cura della malattia ,nel tempo sono stati fatti dei passi avanti,ma siamo lontani dall'averla guarita .
Uno degli articoli è stato redatto dall'Associazione Italiana Endometriosi,che di questa cosa, penso,ne capisca un bel po'
Questo per quanto riguarda l'endometriosi.
L'articolo che ho postato all'inizio della discussione,se lo avessi letto bene,era in realtà una piccola provocazione,che metteva in evidenza aspetti della realtà femminile misconosciuti o poco considerati,che fanno a volte passare le donne per isteriche ,pazze ecc.
E' vero,ci son quelle che lo sono,sono d'accordo,ma grazie a Dio, la percentuale delle sane di mente è ben più alta.
Il mio intervento era comunque da inserire in un contesto un po' più ampio,quello sulla condizione femminile in genere,tanto che ho postato anche un'altro articolo sui matrimoni forzati,e se lo trovo,ne metto pure uno sull'infibulazione:sono magari cose che non colpiscono direttamente noi italiane,ma che riguarda altre che sono comunque donne.
Circa il lavoro e le assenze per malattia,va da se' che le donne,qui in Italia,almeno, sanno benissimo che,comunque,per forza o per piacere,l'era dei diritti è definitivamente tramontata.Lo sanno benissimo che,non solo possono contare sempre meno su asili e nidi d'infanzia e aiuti per anziani e disabili,,ma che possono non essere assunte o peggio licenziate se osano mettere in cantiere una gravidanza. Figurarsi se possono permettersi il lusso di mettersi a casa per le mestruazioni,prova ne è il fatto che circola un'abbondante pubblicità di prodotti farmaceutici antidolori e anti conseguenti paturnie, e di assorbenti in grado di contrastare alluvioni del Polesine.
Forse mi sbaglio (anzi,mi auguro di sbagliarmi)ma mi risulta che ci siano in giro datori di lavoro che fanno firmare alle donne,all'atto dell'assunzione delle lettere di dimissioni in bianco da usare per simili evenienze.
Anzi,no ,vedo che non mi sbagliavo,ahimè
http://www.fpcgil.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/21056 ,
e anche
http://www.studiocataldi.it/articol...enziare-le-donne-lavoratrici-in-gravidanza.asUna ragazza che conoscevo non voleva avere figli per questi timori:quando ha "ceduto" ed è rimasta in stato interessante,appena rientrata dalla matenità è stata licenziata.
Comunque,gli antidolorifici,faranno pure passare il dolore,ma devastano lo stomaco,l'intestino e possono creare problemi a distanza a livello di sangue e reni,quindi non so se poi la cura è meglio o peggio del male.