E' proprio quello il punto, emotivamente sarei riuscita a bastarmi? Magari è una str....ta, ma ho l'impressione che a vivere da soli, si approfondisca la conoscenza di sè ... cosa mi dici in proposito?
ciao lalle
a me quanto dici non suona per niente una stupidaggine. prima di provare cosa significasse, io non sapevo in effetti se ero in grado di reggerlo, ma siccome avevo il desiderio molto chiaro di scegliere di vivere con altri solo perché lo volevo e non perché avevo paura di non farcela altrimenti, mi sono messa alla prova. vedevo attorno a me persone che da sole non erano mai state e che erano perfino coscienti di non saperci stare e quindi sceglievano la compagnia (di amici, parenti o compagni) anche per quel motivo. o c'erano addirittura persone che stavano vivendo sole ma non lo sopportavano e quindi ricercavano gli altri proprio con lo scopo principale di riempire quel vuoto di presenza. non dico che loro avrebbero dovuto fare diversamente, ma io l'idea che potesse essere così anche per me l'ho sentita stretta, troppo, e quindi ho voluto vedere se ero in grado di vivere bene comunque.
il risultato per me è stato che a periodi me la sono vissuta più che bene e in altri meno, ma in generale ho visto che sono in grado di fronteggiare il vivere da sola e questo era quanto cercavo.
in risposta a quanto hai scritto quindi io non posso che dirti sì, per quanto mi riguarda di certo ho approfondito la conoscenza di me stessa.
come avevo già scritto (forse nell'altro thread, però) il punto secondo me alla fin fine è uno, cioè il fatto che da soli si possono fare delle esperienze che sono però diverse da quelle che si possono fare in compagnia di altri. e non è che necessariamente le prime siano meglio delle seconde o viceversa. sono solo di diverso tipo.
è per questo che c'è modo quindi di conoscersi di più, perché ci si sperimenta in cose che altrimenti non si ha la possibilità di fare. il che significa che anche chi sta sempre da solo non approfondisce la conoscenza di alcuni lati di sé, non solo chi sta sempre in mezzo ad altri. non credo un'esperienza abbia più valore di un'altra, in definitiva. il suo valore secondo me sta solo nell'importanza che ha per noi, nel nostro desiderio di viverla. trovo triste quando si desidera vivere qualcosa ma pur potendolo fare ci si blocca, questo sì, perché ci si toglie delle possibilità che una parte di noi evidentemente trova importanti. ma se non si sente questo desiderio, allora troverei triste il forzarsi a fare diversamente.
così, come per ogni cosa, mi sa che per ognuno è diverso e c'è solo da augurarsi di avere la possibilità di fare quel che desideriamo fare, che sia conoscersi di più stando soli, o stando con altri, o un po' e un po'
ps: intanto al sondaggio hanno ormai partecipato in 53 ma che viviamo soli o quasi siam sempre pochini, solo 4... però ho visto ora che in 2 hanno segnato 'altro', chissà di che esperienze si tratta, non so immaginare