Caro TEX,
non credo di essere la persona più adatta per dare consigli in proposito, dato che sono purtroppo una persona disordinata e sciatta, come vedrai tu stesso dalle foto che seguono. Io uso quello che ho al momento sotto mano: fil di ferro, cavetti elettrici, spago ecc., e se sono fortunato i classici legacci di plastica con l'anima di ferro. Probabilmente in molte situazioni la soluzione migliore potrebbe essere le strisce di calze... da donna ampiamente utilizzate per fissare le Tillandsia, tengono fermo, ma non strozzano (le calze...). Naturalmente tutto dipende dalla pianta che vuoi fissare e dal supporto, non è la stessa cosa fissare su tronco o zattera di sughero una Phalaenopsis di una Vanda lunga un metro. Le piante provenienti ad es. da Singapore o dalla Thailandia nei cestelli a sezione quadrata sono in effetti state semplicemente posizionate, con qualche pezzetto di carbone e/o di coccio, appena uscite dalla 'bottiglia', sono state poi le radici stesse a 'fissare' la pianta. Il problema fondamentale, come tu stesso hai accennato, è quali piante si adattano meglio a questa situazione ed in quali condizioni ambientali. Giustamente hai osservato che se l'aria non è sufficientemente umida, le radici possono seccare (o crescere molto poco); evidentemente l'umidità deve essere tale da evitare che ciò avvenga quando le piante sono (o dovrebbero essere) in piena vegetazione. Nella mia (eufemisticamente) serretta l'umidità è evidentemente più che sufficiente, come dimostrano le radici di questo Dendrobium:
o questa Renanthera, salvata in extremis dal marciume l'inverno scorso (era ancora in vaso) dopo essersi ridotta a pochi cm:
come forse si riesce a notare è semplicemente appesa con un filo di ferro alla copertura (del resto le Renanthera amano molto stare in composti aereati). Queste situazioni non possono riprodursi ovviamente in appartamento e non sono nemmeno l'ideale per una serra per orchidee che non siano le supertropicali. Ho costatato comunque che nella mia situazione (umidità elevatissima e costante), che dipende da altre esigenze, e che non è riferibile alle condizioni normali di una serra per epifite che hanno un periodo di riposo 'secco', la soluzione senza vasi e composti vari è risultata l'unica possibile.
Piante che stavano deperendo a vista d'occhio, si sono riprese, almeno per la parte verde.
Saluti
Pietro Puccio