Le talee apicali le faccio in estate.
Io uso anche dell’ormone radicante: bagno in acqua la base della talea, ne tolgo l’eccesso e spolvero con la polvere di ormoni; faccio un foro nel terriccio con un bastoncino e ci infilo la talea richiudendo bene la terra intorno alle radici.
Un trucchetto che mi hanno insegnato proprio ieri è quello di non infilare la talea verticalmente ma inclinata di circa 45°, pare che la linfa faccia meno fatica a salire…io non ho ancora provato.
Talee in acqua - dalle mie scorribande sul web:
Le talee di getti giovani in acqua le faccio a fine agosto. Prelevo getti giovani, della lunghezza di 10/15 cm., strappati con le mani da dove si attaccano al ramo principale, facendo in modo che vi rimanga attaccato anche il tallone, cioè un pezzetto di corteccia del ramo principale.
Mi procuro delle bottigliette di vetro scuro, da birra piccola, mezzo piene di acqua piovana o di acqua minerale, cui metto nel fondo un pizzico (solo un pizzico) di terreno di giardino, e lì metto a radicare le marze. Faccio in modo che il tallone tocchi il fondo, a contatto con quel pochino di terra che ci ho messo. In ambiente non necessariamente molto luminoso e con una buona dose di umidità ambientale. Ogni tanto, quando serve, rabbocco l’acqua.
Per i giardinieri casalinghi il bagno o la cucina sono i luoghi ideali, pur che le pianticelle possano stare indisturbate. Quando le talee hanno prodotto un bel ciuffetto di radici lunghe 5-7 cm, le tolgo dall'acqua e le metto in vasetti di 10 cm con terriccio fertile e leggero, leggermente acido e mescolato con 1/5 di sabbia. Le faccio svernare in cassone freddo in ambiente chiuso, luminoso e riparato. La messa a dimora definitiva, in terreno acido, ben drenato, al sole, avviene la primavera successiva a fine aprile circa. Idem per la messa in vaso, che è quella che interessa i vivaisti.