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Come contenere o indirizzare le radici per salvare la pavimentazione circostante

calosoft

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,
in seguito a quanto discusso nel post http://forum.giardinaggio.it/giardinaggio/158180-albero-ombreggiare-parcheggio-auto.html ho acquistato una bella pianta di Morus Platanifolia fruitless (circa 15 centimetri di circonferenza, altezza tra il colletto e l'innesto della chioma circa due metri. Ora che devo piantarla, vorrei esser certo che le radici non mi sollevino la pavimentazione in betonelle che circonderà l'albero, che sono fissate a secco e si solleverebbero facilmente. Mi è venuta in mente una soluzione, pensando a quello che accade alle piante che soggiornano troppo a lungo nei vivai, che sfondano letteralmente il fondo del loro contenitore con le loro radici che si vanno a instaurare nel terreno sottostante. Potrei:
1) tagliare il fondo del contenitore e immergere nel buco che ho scavato il contenitore senza fondo, in modo tale che le radici, uscendo dal fondo, siano costrette ad andar giù, lasciando perdere il terreno più vicino alla superficie.
2) fasciare il bordo della buca che ospiterà l'albero con della guaina antiradici, per ottenere lo stesso effetto.
chiedo a tutti e in particolare agli espertoni del gruppo, che ne pensate ? Datemi pure dello stupido se ho detto una stupidaggine...
e se avete consigli e indicazioni alternative, sono ben accetti.
Ciao e Vi ringrazio se vorrete rispondermi.
 

calosoft

Aspirante Giardinauta
Nessuna risposta: io nel frattempo ho proceduto come ho scritto nel post: qualcuno mi ha detto che ho fatto una stupidaggine: è così ?
 
K

Kakugo

Guest
Il metodo che hai descritto mi lascia abbastanza interedetto... dal momento che è assai probabile che le radici fossero già abbastanza sacrificate all'interno del contenitore e le radici devono comunque svilupparsi in larghezza quanto in profondità. Il rischio è non solo che l'albero patisca ma che sia pure instabile.
L'unico metodo che io conosco è di fare ogni tre/quattro anni una potatura alle radici per contenerne la crescita : si scava una trincea del diametro della chioma e si eliminano tutte le radici oltre questo limite. Il metodo è abbastanza impegnativo (molto più di una normale potatura) ed è impiegato saltuariamente per stimolare la crescita del fogliame più che per controllare la crescita dell'impianto radicale.

Esistono in commercio delle barriere antiradici, come hai detto, ma l'efficacia è molto varia e vanno installate quando l'albero ha già una certa dimensione, proprio per non danneggiarlo nel corso della crescita. Le più efficaci in assoluto sono le barriere preimpregnate: si va dai pannelli trattati con carbonato di rame in base acrilica alle stoffe impregnate di erbicida a rilascio controllato (generalmente trifluralin, erbicida specifico per le radici "tenere" che ha il grosso vantaggio di non danneggiare il resto della pianta). Queste ultime hanno diversi vantaggi ma un solo grosso inconveniente: vanno periodicamente rinnovate. Interrare una di queste barriere preimpregnate e sostituirla regolarmente è la soluzione migliore a tutti i problemi di crescita radicale indesiderata.
 

calosoft

Aspirante Giardinauta
Ciao, ti ringrazio per il tuo feedback. Credo tu abbia ragione: ormai mi sono convinto a tornare indietro sui miei passi e a togliere il contenitore di plastica intorno alla zolla dell'albero.
Faccio solo una considerazione: tutti quanti noi abbiamo visto nei vivai piante, soprattutto alberi, che, dopo aver sfondato con le radici il fondo del loro contenitore, si sono fissate ben bene nel terreno sottostante; rimuoverle per piantarle in piena terra è un'impresa non da poco. Pur essendo d'accordo sul fatto che è sbagliato fare quello che ho fatto io, osservo che le piante, in certe condizioni, ci sorprendono con la loro capacità di adattamento.
 
K

Kakugo

Guest
Il problema è principalmente di stabilità: la pianta non sviluppa radici "a palla" solo per trovare il nutrimento. Le sviluppa anche per ancorarsi meglio al terreno. Il vento forte in una situazione del genere è un vero nemico, specie per piante che sviluppano una folta chioma aperta, quali appunto il tuo gelso. Nessuno vuole svegliarsi dopo un temporale notturno e trovare la pianta, pagata a caro prezzo e piantata con tanta fatica, sradicata. Ecco perché bisogna sempre cercare di favorire uno sviluppo bilanciato di radici e chioma...
 

calosoft

Aspirante Giardinauta
Giusto per chiudere il cerchio, Domenica sono andato a togliere il vaso di plastica e ho "liberato" la zolla del mio morus platanifolia; mi è sembrato di vedere dei cenni di ringraziamento da parte della pianta... :hands13:
le radici erano aggrovigliate tutt'intorno alla zolla; con delicatezza ho cercato di rompere un po' la zolla stessa per facilitare la propagazione dell radici.
Speriamo bene e ancora grazie per i tuoi consigli.
Ciao
 
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