garofano
Maestro Giardinauta
Ciao a tutti.Vi parlo qui un po' di me,ma come punto di partenza per esaminare assieme l'assetto umano in cui ci stanno costringendo a vivere.Vado a raccontare
ltre al lavoro in clinica,a tutt'oggi lavoro con mio marito come consulente medico presso una società Assicuratrice,lavoro che contribuisce in buona misura a darmi la possibilità di sopravvivere più o meno decentemente.Ieri sera,dopo un pomeriggio da piangere passato dal commercialista per l'ammontare delle tasse che devo ancora pagare,ci arriva una telefonata,che ci informa della morte improvvisa per infarto fulminante, del titolare della Società che,per così dire,appalta il nostro lavoro presso questa Società Assicuratrice.Beh,ragazzi,il primo ,primissimo pensiero è stato "Oddio,e moh come facciamo?Come si mette con il lavoro?"Perchè il nostro lavoro dipende in maniera stretta da questa persona che purtroppo se ne andata.Ho immediatamente realizzato la portata del pensiero,mi sono vergognata con me stessa e ribellata fra me e me:"ma porca la miseria,una persona è morta,e noi andiamo a pensare che ne sarà di noi con questo lavoro?"Ho informato gli altri colleghi della notizia,e tutti,dico,tutti,hanno pensato al lavoro in pericolo,prima ancora che al defunto.E' terribile!E' terribile come ci abbiano ridotti,addirittura ci hanno portato a non pensare all'aspetto umano,doloroso della notizia e invece a preoccuparci del nostro lavoro che forse è a rischio.Ci stanno uccidendo l'anima e il cuore un po' alla volta,ci stanno privando della nostra umanità,ci stanno riducendo come bestie:NON E'GIUSTO!
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