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[clorosi ferrica] Come gestire la situazione?

Netlix

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti.

Ormai dopo diverse stagioni, ho visto che la clorosi ferrica é il mio peggior problema.
Quindi cerco il vostro aiuto per avere maggiori informazioni possibile, per organizzarmi adeguatamente.

Quindi vorrei porvi alcune domande.
La prima é semplice. Le foglie attaccate dalla clorosi ferica, "guariscono"?
Nel senso che diverse piante dopo averle trattate, hanno buttato tante foglie nuove belle e vigorose, ma le vecchie continuano a deteriorarsi.
E' sbagliato pensare di toglierle, visto che sono condnnnate?

Esiste un rischio di sovradosaggio del SEQUESTRENE?

Il sequestrene può essere somministrato peventivamente, con rischio di bruciare le radici? Tipo nitroposka per intenderci.

Visto che il problema é conclamato, come tratto l'acqua di irrigazione, visto che il condizionatore me ne produce una quantità inferiore alle mie esigenze?
Devo rinunciare all'irrigazione a goccia, visto che l'acqua mi rovina le piante?
Calcolate che ogni giorno d'estate mi servono 50 litri d'acqua.
Il condizionatore ne produce 25.

Cominciamo a parlarne... poi proseguiamo?

TNX!
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
ogni prodotto ha delle dosi da seguire, per ovvi motivi di eccessi. Si è possibile dare prodotti anticlorosi preventivamente, ti consiglio l'uso di chelati molto più efficaci durante lo sviluppo delle piante. Le foglie clorotiche possono rinverdire oppure degenerare, la cosa importante è che la pianta si riprenda con la nuova vegetazione.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
se hai una costante presenza della clorosi ( sicuro vero che lo sia '), c'è qualcosa che non quadra nella coltivazione o/o terreno.
puoi correre ai ripari somministrando ferro o altro, però è sempre un palliativo, o meglio, un tamponamento del problema.
ma che durezza dell'acqua hai?
parli di piante in vaso o in terra?
 

Netlix

Aspirante Giardinauta
se hai una costante presenza della clorosi ( sicuro vero che lo sia '), c'è qualcosa che non quadra nella coltivazione o/o terreno.
Se non altro ho tutti i sintomi.

Ecco due esempi. La vite e l'albero di lillà.
Dopo una dose "equina" di sequestrene, hanno ricominciaro a produrre foglie.
Ma come dicevo. lasciando che le vecchie fogli avvizzissero.

La vite: Le foglie malate.
aut19353.jpg


La stessa vite. Le foglie cresciute alcune settimane dopo la somministrazione del sequestrene.
aut19355.jpg


Visione d'insieme della pianta:
aut19351.jpg



L'albero di lillà.
aut19320.jpg


aut19317.jpg


Se servono foto più esplicative, basta che chiedete.
Purtroppo ho nelle stesse condizioni dei ciliegi e un melo.

puoi correre ai ripari somministrando ferro o altro, però è sempre un palliativo, o meglio, un tamponamento del problema.
ma che durezza dell'acqua hai?
parli di piante in vaso o in terra?
Vero. Sto parlando di piante in vaso, messe a dimora con terriccio ecologico.
La durezza dell'acqua, secondo il sito dell'azienda fornitrice é questa:

20111011004359.jpg



Quindi sembra abbastanza tollerabile dalle piante.

TNX!
 
Ultima modifica:

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
non conta nulla fare analisi dell'acqua, perchè anche se ha una durezza bassa, tu fornisci in continuazione sali di calcio al terriccio che comunque lo assorbe e vi si accumula. Usa del buon terriccio, i concimi regolarmante e ogni 2 o 3 anni togli la terra superficiale e cambiala con del terriccio magari letamato.
 

pilusmax

Giardinauta
Ciao
non conta nulla fare analisi dell'acqua, perchè anche se ha una durezza bassa, tu fornisci in continuazione sali di calcio al terriccio che comunque lo assorbe e vi si accumula. Usa del buon terriccio, i concimi regolarmante e ogni 2 o 3 anni togli la terra superficiale e cambiala con del terriccio magari letamato.

scusa : ? "terriccio ecologico" comprato in sacchi o ...fai da te ?

io arriverei a dirti di sostituire parte del terriccio dei vasi (il più possibile) reinvasando magari in vasi un tantino più grandi, e cambiando la marca di quel terriccio (non si sa mai....)
 
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