Ciao a tutti!

[tijuanamou]

Ciao a tutti
Sono arrivata qui stamattina, dopo che il mio ragazzo mi ha regalato un meraviglioso ficus retusa, con tanto di libriccino di istruzioni, concime liquido e kit da piccola giardiniera (crespi bonsai)
Adesso ho il terrore di farlo morire , sono riuscita a uccidere un basilico in pieno luglio, e ho tre piantine grasse che chiedono pietà.
Il ficus è bellissimo! mi sono già innamorata e vorrei che mi facesse compagnia il più a lungo possibile :baffi:

Sicuramente presto chiederò il vostro aiuto per questa meravigliosa creaturina

Buona domenica! :hands13:

 

[Zenais]

bello mi fa piacere.... ora come ora che fa caldo.. mettilo fuori dove prende qualche ora di sole magari riparato dietro una pianta. ma lascialo fuori alla luce se no si indebolisce. Quando le temperature minime notturne scendono sotto i 10 gradi lo metti in casa difronte a una finestra dove entra più sole diretto possibile o perlomeno in una zona luminosissima.. Dai acqua solo quando il terreno è quasi asciutto e vacci piano con l'acqua soprattutto che stai tranquilla che difficilmente ti muore per la sete... invece è facile che ti muoia per la troppa acqua. Non concimarlo per ora... apsetta un mesetto e poi in inverno gli dai un pò di concime diluito pin pò più del normale fino a marzo... dopo lo dai ogni 15 giorni escluso luglio e agosto. Non eccedere con il concime... se la pianta è in salute significa che ha non bisogno di molto concime. Non nebulizzare le foglie con l'acqua del rubinetto che le macchi e otturi gli stomi. Inoltre ti consiglio di usare solo acqua demineralizzata... la pianta ne trova maggior giovamento e il terreno si mantieni migliore per molto tempo.

 

[Greenray]

Si, concordo coi consigli di Zenais, aggiungo che l'acqua del rubinetto se contiene calcare può lasciare aloni calcarei sulle foglie dove cade (facilmente asportabili con un panno umido) e nella terra, lentamente ne aumenta l'alcalinità. Se usi acqua del rubinetto, lasciala riposare per alcune ore in modo che il cloro evapori ed il calcare vada verso il fondo (non precipita), poi si può usare la parte superiore del secchio versando lentissimamente.

Ciao tijuanamou, benvenuta anche da parte mia.

 

[tijuanamou]

grazie a tutti e piacere
oggi purtroppo era una pessima giornata e l'ho lasciata alla luce della finestra.
ma secondo voi l'acqua della caraffa filtrante può andare bene o è meglio comprarla demineralizzata?

 

[Stellaluna]

Ciao, ben arrivata

 

[francobet]

ciao benvenuta.

somministra pure acqua del rubinetto ,che non fa nulla.
al limite, se ha troppo cloro, lasciala decantare nell'innaffiatoio un giorno.
per i lresto ocncordo quanto ti hanno detto i miei colleghi e.....mettila fuori!
le piante non hanno paura di un pò di fresco.
io ho fuori tutto, succulente comprese.

 

[Zenais]

bè si l'acqua di rubinetto può essere usata tranquillamente... i ficus sono abbastanza tolleranti... ma io siccome sono un tipo molto pignolo do consigli pignoli XP ( almeno non possono dire che sono superficiale ). L'acqua qualunque filtro tu possa usare se non è una membrana semipermeabile conterrà sempre tutti i minerali del mondo.. anche perchè sono sciolti la maggiorparte. Per un bonsai soltanto non spendi molto in acqua... 2 taniche da 5 litri costano pressochè 2 euro e ti durano un mese se poi li alterni qualche volta con acqua di rubinetto durano una cifra =P.

 

[tijuanamou]

oggi c'è stato il diluvio tutto il giorno e prosegue ... l'ho dovuta tenere in casa
comunque la pignoleria è obbligatoria per i principianti va da dio!
domani mi armerò di tanicozzi di acqua distillata

 

[Greenray]

oggi c'è stato il diluvio tutto il giorno e prosegue ... l'ho dovuta tenere in casa

L'ho dovuta tenere in casa? Come sarebbe a dire, mica prende il raffreddore fuori, ma semmai s'ammala in casa.
I ficus adorano i diluvi, non li temono e tu hai perduto una buona occasione per mettere fuori il tuo e farli avere acqua migliore che quella della caraffa o della tanica.

(Tirata d'orecchie) Ciao

 

[tijuanamou]

ok, adesso ho le idee un po' confuse......
non devo farlo bere troppo ma posso tenerlo sotto l'acquazzone biblico?

 

[Greenray]

ok, adesso ho le idee un po' confuse......
non devo farlo bere troppo ma posso tenerlo sotto l'acquazzone biblico?

Giusto domandarselo.
Io non lo so con esattezza, ma credo che una pianta tropicale i diluvi dei tropici si becchi senza sconti e quando ha acqua abbastanza, nessuno la ripara, nessuno la copre, nessuno la protegge.
Forse è un po' un problema per una pianta, ma se sopravvivono da centinaia di migliaia d'anni senza aiuti da parte di nessuno, un sistema devono averlo trovato.
Io credo che se una pianta è in terra diventi molto difficile che riesca a ricevere troppa acqua, soprattutto perchè il terreno drena e quindi si asciuga con la stessa facilità con cui si allaga.
Quindi alla fine la pianta ha alti e bassi idrici e si accontenta della media.

Il discorso è un po' diverso per una pianta in casa, nel vaso.
Ad una pianta in casa l'acqua non arriva, quindi va innaffiata dall'uomo.
Ma in casa il terriccio di una pianta in vaso, non si asciuga allo stesso modo del terriccio all'esterno per mancanza di irraggiamento e di ventilazione, per mancanza di contatto col terriccio attorno, a causa del vaso che la isola.
Ho visto alcune case coi muri ammuffiti, ma dentro e raramente fuori.

Se tutto questo fosse esatto, rimane il fatto che noi le nostre piante le teniamo nel 90% dei casi nei vasi e quindi sono alla nostra mercé.
Credo quindi che si debba cercare di ripristinare il più possibile la condizione "naturale" per esempio togliendo il sottovaso (sob!) quando una pianta sta molto tempo sotto la pioggia e lasciandola lì ad attendere la meritata dose di sole.

Non voglio convincerti, ho sempre perplessità anch'io, quindi cerco di sviluppare un ragionamento, anche per dare modo a chi non è d'accordo di spiegarmi il perché.

Ciao

 

[Zenais]

le piante le puoi tenere fuori all'acqua. Il punto è che se tu dai troppa acqua alla pianta e il terreno non si asciuga mai nell'arco dei mesi prima o poi ti becchi il marciume ( dipende comunque dalla qualità del terreno ).. se per qualche giorno fuori piove e le piante sono senza sottovaso le probabilità del marciume sono molto vicine allo zero ( anche perchè non c'è acqua che ristagna... ma l'acqua scorre da sopra verso sotto e non solo.... ti pulisce anche il terreno depurandotelo e lava le foglie e tutta la robaccia ). Far marcire le radici a una pianta come il ficus è difficilissimo in estate e specialmente se tenuta fuori e senza sottovaso che si riempie di acqua ( io i miei bonsai li ho quasi tutti senza sottovaso e quando piove prendo il sottovaso e lo capovolgo in modo che l'acqua esca dai fori e vada via per sempre senza restare li). Il marciume viene quando il terreno è troppo argilloso e quando tra un'annaffiatura e l'altra non facciamo asciugare correttamente il terreno ( e per asciugare non intendo farlo diventare secco se no la pianta va in stress idrico). Ai bonsai basta dare quel poco di acqua che occore per mantenere il terreno umido... senza abbondare perchè tanto è inutile. Portare una pianta al marciume ripeto non è facile ma è logico che tenendola sempre ammollo esagerando con l'acqua prima o poi succede. Quando piove anche 1 settimana di seguito e l'acqua non ristagna nei sottovasi non c'è alcun pericolo ^^

 

[tijuanamou]

adesso è tutto molto più chiaro , grazie per le delucidazioni!
in effetti con la logica ci si può arrivare...il sottovaso fa ristagno..adesso l'ho messa fuori insieme alle mie povere cactusse
ieri sera ho notato che stanno crescendo foglioline nuove di pacca :hands13:

 

[francobet]

ok, adesso ho le idee un po' confuse......
non devo farlo bere troppo ma posso tenerlo sotto l'acquazzone biblico?

non fa nulla sicuramente.

 

[aurex]

daccordo con Green...le piante tenute fuori anche all'intemperie soffrono di meno....anche per quel che riguarda parassiti e malattie...

 

[francobet]

poi pensa se io dovessi riparare 200 piante....

 

[AndreSimo85]

poi pensa se io dovessi riparare 200 piante....

In effetti... 200 piante... ma quindi che metodo usi per proteggere le radici?? Credo tu abbia escogitato qualche stratagemma per coprire i vasi a costo contenuto, altrimenti ogni inverno è un finanziamento!!!

 

[Greenray]

Uno dei metodi usati è di poggiare a terra tutti i piccoli vasi, tenendoli più fitti possibile.
Poi si cerca di riempire con terriccio e abbondantemente gli interstizi, poi non guasta come al solito, gettarvi sopra una coltre di foglie secche.

Chi non sposta le piante dalla loro posizione (per motivi immaginabili) in genere si limita a coprire i vasi con foglie secche o altro, perchè questo è necessario solo quando il vaso è molto piccolo o quando le piante e le radici sono molto giovani.

Con le personali, particolari varianti, ognuno può perfezionare il metodo alle esigenze proprie e delle proprie piante, ma in sostanza è racchiuso tutto nelle poche parole che ho scritto nelle prime righe, che in sostanza dicono di mettere le piante il più vicino possibile a ciò da cui le abbiamo tolte.

Ciao

 

[francobet]

parli di riparo invernale?
stendo un letto di foglie secche ( rigorosamente di quercia perchè rimangono più dure e non si deteriorano in un inverno o ancora meglio di noce che contengono tannini che tengono lontano i parassiti ), metto ivasi sopra e poi reimpio gli spazi tra un vaso e l'altro con foglie.

quando piove, come oggi, se la prendono tutta!!
tanto non fa nulla.

 

[Greenray]

La foglia di quercia (farnia, quercus robur) ha pergiunta un profumo gradevole quando si decompone, strano a dirsi, ma a me fa pensare ad una raffinata tisana, non scherzo!
Durante la sua decomposizione oltre al profumo giù decantato, produce un pochino di calore e questo non fa che ridurre ancor più le variazioni di temperatura al disotto, diventando verso primavera un moderato alimento.

La foglia della quercia rossa (quercus rubra) pare sfidare sfacciatamente i microorganismi, perché nessuno di essi se la pappa. La bella foglia di quercia rossa rimane lungamente integra e colorata. Per questo non credo che dia vantaggi rispetto alla foglia di farnia o di cerro, ma dal punto di vista dell'isolamento termico credo sia equivalente, addirittura più duratura, col solo handicap di essere più grande e di non calare negli interstizi fra vaso e vaso.

Se troverò la fotografia di una cravatta che ho dipinto per un amico, ispirandomi alla foglia di quercia rossa, l'aggiungerò a questo post.
Ciao