METCALFA PRUINOSA
Foto da internet
E' stata introdotta accidentalmente in Italia 30 anni fa. Infatti è un insetto americano. Si nutre di linfa vegetale, di cui digerisce solo la parte proteica, mentre la parte zuccherina viene espulsa sotto forma di melata che attira vari tipi di insetti, tra cui api. Spesso la melata causa delle affezioni fungine. Predilige le zone ombrose e fresche. Gli adulti sono lunghi circa 7-8 mm., di aspetto simile ad una farfallina di colore grigiastro, con le ali tenute ai lati del corpo. Allo sfarfallamento l’adulto presenta una livrea bianco candida, che muterà al colore grigio brunastro in 24-48 ore. Gli adulti sono presenti a partire dal mese di luglio sino ad inizio autunno. Le uova svernano in genere nella corteccia. Allo stadio giovanile, invece, sono lunghi da 1 sino a 6-8 mm., di colore verde chiaro, ricoperti da secrezioni cerose biancastre. Dopo la schiusura delle uova, che inizia nella prima decade di maggio, le forme giovanili, molto mobili, risalgono verso le parti in accrescimento delle piante, e attraversano tre stadi di neanide e due di ninfa prima di diventare adulti.
La Metcalfa compie una sola generazione l’anno: le prime neanidi sono osservabili nel mese di maggio; la schiusura scalare delle uova determina la presenza contemporanea di forme giovanili ed adulti, sino all’inizio del mese di settembre.
La sua dannosità è prevalentemente di tipo indiretto, determinata all’imbrattamento conseguente alla produzione di secrezioni. Però può causare l'aborto di qualche germoglio o bocciolo.
Per combatterla si usano insetticidi sistemici (Imidacloprid) all'inizio della stagione, piretroidi al momento massimo di schiusa delle uova, o principi attivi come lo Spinosad ( prodotti: Conserve, Success)
(anche se in linea generale questo approccio non è consigliato per non far sviluppare resistenze).
Un forte getto d'acqua può anche essere sufficiente a lavare i rami delle rose. Oppure lo si può fare con sali di potassio al momento dell'infestazione, in maniera da dilavare meglio la melata (dosi: 400/450 gr. per ettolitro).