• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Che albero sara'?

MIZZO

Giardinauta Senior
Ho l'abitudine di piantare sempre tutto, semi, talee, bulbi etc. ma poi non mi ricordo che cosa ho messo dentro quel vaso, ho una speranza ma non mi pronuncio, attendo fiduciosa...


dopo un mese


 

MIZZO

Giardinauta Senior
Sì,anch'io credo che si tratti di un gelso bianco che per'altro ho in campagna ma non mi ricordavo di avere fatto la talea:muro:
 

MIZZO

Giardinauta Senior
gelso%207_zpsaqjm6qec.jpg

gelso%204_zps5ozmi5bb.jpg

sono stata proprio io a fare la talea, gli uccellini non c'entrano questa volta.
avrei voluto mettere radici vicino al vecchio gelso, che piantò mio nonno in campagna, vicino al pozzo, di fronte al mare ma è rimasto solo un pio desiderio.
ma i bonsai sono nati per il desiderio di portarsi dietro con sè e tenerseli vicini anche gli alberi più grandi?
 

Platycodon

Florello
Che belle piantine che sono.
I bonsai comunque sono una filosofia giapponese. Però non so se sia per il motivo che dici tu. Approfondirò le ricerche magari.

Ho trovato qualcosa riguardo alla Mongolia, li iniziarono a fare li con le piante officinali, e il motivo riguardava il fatto di poterle trasportare facilmente.

Ecco qualcosa "I primi bonsai furono coltivati nel VI secolo dopo Cristo dai popoli nomadi di origine mongola che dominavano la Cina: facevano crescere piante medicinali nei vasi per poterli trasportare nelle migrazioni. La pratica di miniaturizzare gli alberi è probabilmente più antica: un bonsai è stato trovato in una tomba risalente a tremila anni fa.
La coltivazione dei bonsai come vera e propria arte fu sviluppata, attorno al 700, dai monaci buddisti cinesi, che applicavano ai mini-alberi i principi della loro filosofia: l’uomo doveva ridurre alla sua capacità di visione ciò che lo circonda, miniaturizzando non solo l’albero, ma anche il paesaggio su cui cresce. Altre scuole invece vedevano nei tronchi contorti e nati su una pietra la nascita della vita nonostante le avversità. Tronchi e rami potevano anche essere piegati per creare ideogrammi o numeri magici. Nel 1200 i monaci buddisti portarono l’usanza in Giappone. Qui gli alberi in miniatura presero il nome di bonsai (che significa “in un vaso piatto”). All’inizio del 1800 sorsero le prime scuole di “arte bonsai” che codificarono stili, regole e misure. I grandi maestri provenivano da famiglie come i Kato, i Murata, i Nakamura.
I primi esemplari di bonsai arrivarono in Europa alla fine del secolo scorso come curiosità esotiche, presentate alle esposizioni universali."
 
Ultima modifica:
Alto