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Canzoni di un tempo.....

Guendy

Guru Giardinauta
E' vero che dalla finestra non riusciamo a vedere la luce perchè la notte vince sempre sul giorno e la notte sangue non ne produce.E' vero che la nostra aria diventa sempre più ragazzina e si fa correre dietro lungo strade senza uscita.E' vero che non riusciamo a parlare e che parliamo sempre troppo.
E' vero,sputiamo per terra quando vediamo passare un gobbo,un tredici o un ubriaco.
O quando non vogliamo incrinare il meraviglioso equilibrio di un odiosità senza fine di una felicità senza il peggio.
E' vero che non vogliamo pagare la colpa di non avere colpe e che preferiamo morire.
Piuttosto che abbassare la faccia,è vero,cerchiamo l'amore sempre nelle braccia sbagliata.
E' vero che non vogliamo cambiare il nostro inverno in estate,è vero che i poeti ci fanno paura.Perchè i poeti accarezzano troppo le gobbe,amano l'odore delle amarmi,odiano la fine della giornata.Perchè i poeti aprano sempre la loro finestra anche se noi diciamo che è una finestra sbagliata.
E' vero che non ci capiamo,che non parliamo mai in due la stessa lingua.
E abbiamo paura del buio e anche della luce,è vero,che abbiamo tanto da fare che non facciamo mai niente.
E' vero che spesso la strada sembra un inferno,una voce in cui non riusciamo a stare insieme,dove non riconosciamo mai i nostri fratelli.E' vero che beviamo il sangue dei nostri padri e odiamo tutte le nostre donne e tutti i nostri amici.
Ma ho visto anche degli zingari felici corrersi dietro,far l'amore e rotolarsi per terra.Ho visto anche degli zingari felici in piazza Maggiore a ubriacarsi di luna,di vendetta e di guerra.


Ho visto anche degli zingari felici
Claudio Lolli
 

Oleander

Guru Giardinauta
Sì questa sera è festa grande,
noi scendiamo in pista subito
e se vuoi divertirti vieni qua,
ti terremo fra di noi e ballerai...
Finché vedrai
sventolar bandiera gialla
tu saprai che qui si balla
ed il tempo volerà...
Saprai
quando c'è bandiera gialla
che la gioventù è bella
e il tuo cuore batterà.
Sai
quelli che non ci voglion bene
è perché non si ricordano
di esser stati ragazzi giovani
o di aver avuto già
la nostra età...
Finché vedrai
sventolar bandiera gialla
tu saprai che qui si balla
ed il tempo volerà...
Saprai
quando c'è bandiera gialla
che la gioventù è bella
e il tuo cuore batterà.
Finché vedrai
sventolar bandiera gialla
tu saprai che qui si balla
ed il tempo volerà...
Saprai
quando c'è bandiera gialla
che la gioventù è bella
e il tuo cuore batterà.
Siamo noi,
siamo noi,
bandiera gialla...
Vieni qui
che qui si balla...
Vieni qui
che qui si balla...
Siamo noi,
bandiera gialla...
 

yeye27

Master Florello
Leonard Cohen...

"A thousand kisses deep"

The ponies run,the girls are young,
the odds are there to beat.
You win a while,and then it's done-
your little winning streak.
And summoned now to deal
with your invincible defeat,
you live your life as if it's real,
a thousand kisses deep.


(Una vita) Profonda mille baci

Corrono i cavalli,le ragazze sono giovani,
un sacco di ostacoli da superare.
Un po' vinci e la vita ti sorride-
una serie di piccole vittorie.
E chiamato ora a confrontarti
con le tue disperate sconfitte
vivi la tua vita come se fosse vera,
profonda mille baci.

Leonard Cohen

:flower::Saluto:
yeye
 

yeye27

Master Florello
Lucio Dalla

4 Marzo 1943

Dice che era un bell'uomo e veniva dal mare...
parlava un'altra lingua...però sapeva amare,

e qul giorno lui prese mia madre sopra un bel prato..
l'ora più dolce prima di essere ammzzato.

Così lei restò sola nella stanza sul porto,
con l'unico vestito ogni giorno più corto.

e benchè non sapesse il nome e neppure il paese,
m'aspettò come un dono d'amore fin dal primo mese.

Compiva sedici anni quel giorno la mia mamma,
le strofe di taverna le cantò a ninna nanna!

e stringendomi al petto che sapeva,sapeva di mare
giocava a far la donna col bimbo da fasciare.

E forse fu per gioco o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore.

Della sua breve vita,il ricordo,il ricordo più grosso
è tutto in questo nome che io mi porto addosso.

E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino,
per la gente del porto ,mi chiamo Gesù Bambino.

E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino,
per la gente del porto
mi chiamo Gesù Bambino.

Lucio Dalla-

:flower::Saluto:
yeye
 

Oleander

Guru Giardinauta
Umberto Balsamo

Con la luce il tuo profilo
ha un colore indefinito
la tua immagine riflette
su un discorso che non smette
La chiarezza nei tuoi occhi
le parole affascinanti
che si dicono due amanti
ma davvero siamo noi?

Se sei tu l'angelo azzurro
questo azzurro non mi piace
la bellezza non mi dice
le parole che vorrei
quanti baci e tradimenti
lacrimoni e pentimenti
fan di te una donna sola
che da sola resterà

Con il sole e con la pioggia
ti bagnavi sempre tu
ero pronto ad asciugarti
ma non ce la faccio più

E per chiudere il discorso
voglio dirti amore mio
questo e' un arrivederci
e non e' certo un addio

Sarà facile incontrarsi
educato salutarsi
quell'azzurro di sicuro
non mi incanterà mai più

Il mio orgoglio e' ancora vivo
e non morirà con te
lascia stare quell'azzurro
che non e' adatto a te

Se sei tu l'angelo azzurro
questo azzurro non mi piace
la bellezza non mi dice
le parole che vorrei
quanti baci e tradimenti
lacrimoni e pentimenti
fan di te una donna sola
che da sola resterà.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Se mi lasci, non vale
Julio Iglesias


(1979)

La valigia sul letto è quella d'un lungo viaggio,
e tu senza dir niente hai trovato il coraggio,
con l'orgoglio ferito di chi poi si ribella,
ma quando t'arrabbi sei ancora più bella.

E così su due piedi io sarei liquidato,
ma vittima, sai tu, bilancio sbagliato.
Se un uomo tradisca, tradisca a metà,
per cinque minuti e non eri più qua.

Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Non ti sembra un po' caro il prezzo che adesso io sto per pagare?

Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Dentro quella valigia tutto il nostro passato non ci può stare.

Metti a posto ogni cosa e parliamone un po'.
Io di errori ne ho fatti e di colpe ne ho,
ma quello che conta tra il dire e il fare
è saper andar via ma saper ritornare.

Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Non ti sembra un po' caro il prezzo che adesso io sto per pagare?

Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Se mi lasci, non vale. (Se mi lasci, non vale)
Dentro quella valigia tutto il nostro passato non ci può stare.


poi però almeno una in spagnolo la metto...tanto si capisce. e poi che Julio è in italiano?
 

Oleander

Guru Giardinauta
Bimba, che un giorno
ti svegli diversa da ieri con l'ansia di quel che tu sarai.
Bimba, che un giorno
sei certa che è ormai giunta l'ora di andare da sola.

Aspetta, aspetta,
ti manca solo un giorno per camminar.
Aspetta, aspetta,
ti manca solo un giorno per camminar.

Bimba, che un giorno
stai nuda davanti allo specchio e scopri su te cose nuove.
Bimba, che un giorno,
leggendo parole d'amore, ne hai desiderio e vergogna.

Aspetta, aspetta,
ti manca solo un giorno per camminar.
Aspetta, aspetta,
ti manca solo un giorno per camminar.

Bimba, che un giorno,
nell'ombra di casa, ti toccan le labbra e tremi.
Bimba, che un giorno
non freni più il fuoco che hai dentro e ti arrendi al primo che arriva.

Aspetta, aspetta,
ti manca solo un giorno per camminar.
Aspetta, aspetta,
ti manca solo un giorno per camminar

Aspetta, aspetta...
 

GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
Ridere, ridere, ridere ancora,
ora la guerra paura non fa,
brucian le divise dentro il fuoco la sera,
brucia nella gola vino a sazieta`,
musica di tamburelli fino all'aurora,
il soldato che tutta la notte ballo`,
vide tra la folla quella nera signora,
vide che cercava lui,e si spavento`.
"Salvami, salvami, grande sovrano,
fammi fuggire, fuggire di qua,
alla parata lei mi stava vicino,
e mi guardava con malignita`".
"Dategli, dategli un animale,
figlio di un lampo, degno di un re,
presto, piu` presto perche` possa scappare,
dategli la bestia piu` veloce che c'e`".
Corri cavallo, corri ti prego
fino a Samarcanda io ti guidero`,
non ti fermare, vola ti prego
corri come il vento che mi salvero`
Oh oh cavallo, oh oh cavallo,
oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh".
Fiumi poi campi poi l'alba era viola,
bianche le torri che infine tocco`,
ma c'era tra la folla quella nera signora
stanco di fuggire la sua testa chino`:
"Eri tra la gente nella capitale,
so che mi guardavi con malignita`,
son scappato in mezzo ai grilli e alle cicale,
son scappato via ma mi ritrovo qua!"
"Sbagli, t'inganni, ti sbagli soldato
io non ti guardavo con malignita`,
era solamente uno sguardo stupito,
cosa ci facevi l'altro ieri la`?
T'aspettavo qui per oggi a Samarcanda,
eri lontanissimo due giorni fa,
ho temuto che per ascoltar la banda
non facessi in tempo ad arrivare qua.
Non e` poi cosi` lontana Samarcanda,
corri cavallo, corri di la`...
ho cantato insieme a te tutta la notte
corri come il vento che ci arrivera`
Oh oh cavallo, oh oh cavallo,
oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh".
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
“Baila Morena” di Julio Iglesias

Bajando la ladera
por el camino viene bailando
arrastra la sandalia,
la polvareda va levantando
moviendo la cintura
y las caderas como ninguna
Tiene la piel morena,
sonrisa clara,
color de luna.

Tiene cosas de blanca
tiene cosas de negra
tiene cosas de india
bonita mezcla que da esta tierra

Baila morena, baila
que tú lo bailas como ninguna
moviendo las caderas,
moviendo la cintura.

Baila morena, baila
que tú lo bailas como ninguna
arrastra la sandalia,
llévame en tu locura.

Baila morena, baila
que tú lo bailas como ninguna.

La noche es una niña
que va pasando, que va creciendo
la música no para,
sigue bailando, se va encendiendo.
El sudor de su cuerpo le pone brillo a su piel canela
la blusa colorada, la madrugada y esa morena.

Tiene cosas de blanca
tiene cosas de negra
(toneando.com)tiene cosas de india
bonita mezcla que da esta tierra

Baila morena, baila
que tú lo bailas como ninguna…
 

Oleander

Guru Giardinauta
Tiritas pa este corazón partío.
Tiritas pa este corazón partío,

Ya lo ves, que no hay dos sin tres,
que la vida va y viene y que no se detiene...
Y, qué sé yo,
pero miénteme aunque sea, dime que algo queda
entre nosotros dos, que en tu habitación
nunca sale el sol, ni existe el tiempo,
ni el dolor.

Llévame si quieres a perder,
a ningún destino, sin ningún por qué.

Ya lo sé, que corazón que no ve
es corazón que no siente,
o corazón que te miente amor.
Pero, sabes que en lo más profundo de mi alma
sigue aquel dolor por creer en ti
¿qué fue de la ilusión y de lo bello que es
vivir?

Para qué me curaste cuando estaba herío
si hoy me dejas de nuevo con el corazón partío.

¿Quién me va a entregar sus emociones?
¿Quién me va a pedir que nunca le abandone?
¿Quién me tapará esta noche si hace frío?
¿Quién me va a curar el corazón partío?
¿Quién llenará de primaveras este enero,
y bajará la luna para que juguemos?
Dime, si tú te vas, dime cariño mío,
¿quién me va a curar el corazón partío?

Tiritas pa este corazón partío.
Tiritas pa este corazón partío.

Dar solamente aquello que te sobra
nunca fue compartir, sino dar limosna, amor.
Si no lo sabes tú, te lo digo yo.
Después de la tormenta siempre llega la calma.
pero, sé que después de ti,
después de ti no hay nada.

Para qué me curaste cuando estaba herío
si hoy me dejas de nuevo con el corazón partío.

¿Quién me va a entregar sus emociones?
¿Quién me va a pedir que nunca le abandone?
¿Quién me tapará esta noche si hace frío?
¿Quién me va a curar el corazón partío?
¿Quién llenará de primaveras este enero,
y bajará la luna para que juguemos?
Dime, si tú te vas, dime cariño mío,
¿quién me va a curar el corazón partío?
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Amor de mis amores
Julio Iglesias


No te asombres si te digo lo que fuiste
una ingrata con mi pobre corazón,
porque el fuego de tus lindos ojos negros
alumbraron el camino de otro amor.

Y pensar que te adoraba tiernamente
que a tu lado como nunca me sentí
y por esas cosas raras de la vida
sin el beso de tu boca yo me vi

Amor de mis amores
reina mía ¿qué me hiciste?
que no puedo conformarme
sin poderte contemplar.
Ya que pagaste mal
a mi cariño tan sincero
lo que conseguirás
que no te nombre nunca más.

Amor de mis amores
si dejaste de quererme
no hay cuidado, que la gente
de esto no se enterará.
¿Qué gano con decir
que una mujer cambió mi suerte?
Se burlarán de mi
que nadie sepa mi sufrir
 

Oleander

Guru Giardinauta
Caminito que el tiempo ha borrado,
que juntos un día nos viste pasar,
he venido por última vez
he venido a contarte mi mal.

Caminito que entonces estabas
bordado de trébol y juncos en flor,
una sombra ya pronto serás
una sombra lo mismo que yo.

Desde que se fué triste vivo yo,
caminito amigo yo tambien me voy.
Desde que se fué nunca más volvió,
seguiré sus pasos, caminito, adiós.

Caminito que todas las tardes
feliz recorría cantando mi amor,
No le digas si vuelve a pasar
Que mi llanto tu huella regó.

Caminito cubierto de cardos,
la mano del tiempo tu huella borró.
Yo a tu lado quisiera caer
y que el tiempo nos mate a los dos.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Balla balla
Umberto Balsamo


Vorrei sembrare per te
un bambino
e camminare
con te per mano
vorrei sedere
dietro quel banco
e tu maestra mi parlerai
insegna pure come si deve
come si deve una donna amare
regina tu comanda pure
c'e' già la musica
per sognare
sciolgo le trecce e i cavalli
corrono
e le tue gambe eleganti
ballano
balla per me
balla balla
tutta la notte sei bella
non ti fermare ma balla,
fina a che
non finiranno le stelle
l'alba dissolva in tramonto
io non completi il mio canto
e canto te
intono musica canti e poemi
mentre tu balli ti sciogli
di più
l'acqua si beve per dissetare
mentre ti guardo muoio per te
nella tua pelle migliaia
di stelle
lo spazio cosmico e ancora
di più
dammi la vita dammi l'amore
riprova ancora e non ti fermare
sciolgo le trecce e i cavalli
corrono
e le tue gambe eleganti
ballano
balla per me
balla balla
tutta la notte sei bella
non ti fermare ma balla,
fina a che
non finiranno le stelle
l'alba dissolva in tramonto
io non completi il mio canto
e canto te
balla per me
balla balla
tutta la notte sei bella
non ti fermare ma balla,
fina a che
non finiranno le stelle
l'alba dissolva in tramonto
io non completi il mio canto
e canto te
balla per me
balla balla
tutta la notte sei bella
non ti fermare ma balla,
fina a che
non finiranno le stelle
l'alba dissolva in tramonto
io non completi il mio canto
e canto te
 

Oleander

Guru Giardinauta
1980) Firenze lo sai non è servita a cambiarla
La cosa che ha amato di più è stata l'aria
Lei ha disegnato ha riempito cartelle di sogni
Ma gli occhi di marmo del colosso toscano guardano troppo lontano

Caro il mio Barbarossa, studente in filosofia
Con il tuo italiano insicuro certe cose le sapevi dire
Oh lo so, lo so, lo so, lo so bene, lo so
Una donna da amare in due in comune fra te e me
Ma di tempo c'è ne, in questa città
Fottuti di malinconia e di lei

Per questo canto una canzone triste triste triste
Triste triste triste, triste triste triste, triste come me
E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei
Ancora un po' di lei
E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei
Ancora un po' di lei

Ricordo i suoi occhi strano tipo di donna che era
Quando gettò i suoi disegni con rabbia giù da Ponte Vecchio
"Io sono nata da una conchiglia" diceva
"La mia casa è il mare e con un fiume no, non la posso cambiare"

Caro il mio Barbarossa, compagno di un avventura
Certo che se lei se n'è andata no, non è colpa mia
Oh lo so, lo so, lo so, la tua vita non cambierà
Ritornerai in Irlanda con la tua laurea in filosofia
Ma io che farò in questa città?
Fottuto di malinconia e di lei

Per questo canto una canzone triste triste triste
Triste triste triste, triste triste triste, triste come me
E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei
Ancora un po' di lei
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
grazie Oleander, quella è una delle mie canzoni preferite di Ivan Graziani!

ne metto subito un'altra!

Lugano addio
Ivan Graziani


Le scarpe da tennis bianche e blu
seni pesanti e labbra rosse e la giacca a vento

Oh ! Marta io ti ricordo così
il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago
Lugano addio cantavi
mentre la mano mi tenevi
"Canta con me"
Tu mi dicevi ed io cantavo
di un posto che
non avevo visto mai

Tu, tu mi parlavi di frontiere
di finanzieri e contrabbando
mi scaldavo ai tuoi racconti

"Eh mio padre sì," Tu mi dicevi,
"Quassù in montagna ha combattuto !"
Poi del mio mi domandavi

Ed io pensavo a casa
mio padre fermo sulla spiaggia
le reti al sole i pescherecci in alto mare
conchiglie e stelle
le bestemmie e il suo dolore

Oh ! Marta io ti ricordo così
il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago

Lugano addio cantavi
mentre la mano mi tenevi
addio cantavi
e non per falsa ingenuità
tu ci credevi
e adesso anch'io che sono qua

Oh ! Marta mia addio ti ricordo così
il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago...
 

Oleander

Guru Giardinauta
Olly per gli amici :eek:k07:

adoro Ivan


Se la mia chitarra piange dolcemente stasera non è sera di vedere gente e i giochi nella strada che ho chiusi dentro al petto, mi voglio ricordare. lo penso ad un barcone rovesciato al sole in un giorno in pieno agosto le biciclette in riva al mare. Agnese mi parlava nella sabbia infuocata ed io non so perché non l’ho dimenticata. Lei mi raccontava di quello che la gente diceva del suo corpo con malizia ed allegria ed io che sto provando le cose che provavo ieri non ho capito ancora se è gelosia o se sono prigioniero di questo cielo nero e di un ricordo che fa male e se continuo a bere i miei liquori inquinati è vero che quei giorni non li ho dimenticati. È uscito un po’ di sole da questo cielo nero l’inverno cittadino sembra quasi uno straniero Agnese, dolce Agnese color di cioccolata adesso che ci penso non ti ho mai baciata
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
e no...però l'avevo già cercata, maledizione!

passo a Celentano allora!

Una carezza in un pugno


A mezzanotte sai
che io ti penserò
ovunque tu sarai sei mia.
E stringerò il cuscino fra le braccia
mentre cercherò il tuo viso
che splendido nell'ombra apparirà.
Mi sembrerà di cogliere
una stella in mezzo al ciel
così tu non sarai lontano
quando brillerai nella mia mano.
Ma non vorrei che tu
a mezzanotte e tre
stai già pensando a un altro uomo
mi sento gia sperduto
e la mia mano dove prima tu brillavi
e' diventata un pugno chiuso, sai.
Cattivo come adesso non lo sono stato
e quando mezzanotte viene
se davvero mi vuoi bene
pensami mezz'ora almeno
e dal pugno chiuso
una carezza nascerà.
E stringerò il cuscino tra le braccia
mentre cercherò il tuo viso
che splendido nell'ombra apparirà.
Ma non vorrei che tu
a mezzanotte e tre
stai gia pensando a un altro uomo
mi sento gia sperduto
e la mia mano dove prima tu brillavi
e' diventata un pugno chiuso, sai.
Cattivo come adesso non lo sono stato
e quando mezzanotte viene
se davvero mi vuoi bene
pensami mezz'ora almeno
e dal pugno chiuso
una carezza nascerà.
E stringerò il cuscino tra le braccia
mentre cercherò il tuo viso
che splendido nell'ombra apparirà.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Il ragazzo della via Gluck
Adriano Celentano

(coro) là dove c'era l'erba ora c'e una città.
Questa e' la storia
di uno di noi
anche lui nato per caso in via Gluck
in una casa fuori città
gente tranquilla che lavorava.
Là dove c'era l'erba ora c'e
una città
e quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà
questo ragazzo della via Gluck
si divertiva a giocare con me
ma un giorno disse: "vado in città"
e lo diceva mentre piangeva
io gli domando: "amico non sei contento?
vai finalmente a stare in città
là troverai le cose che non hai avuto qui.
Potrai lavarti in casa senza andar
giù nel cortile".
"Mio caro amico" disse "qui sono nato
e in questa strada ora lascio il mio cuore
ma come fai a non capire
che e' una fortuna per voi che restate
a piedi nudi a giocare nei prati
mentre là in centro io respiro il cemento
ma verrà un giorno che ritornerò
ancora qui
e sentirò l'amico treno che
fischia così.... ua ua".
passano gli anni ma otto son lunghi
però quel ragazzo ne ha fatta di strada
ma non si scorda la sua prima casa
ora coi soldi lui può comperarla
torna e non trova gli amici che aveva
solo case su case catrame e cemento
là dove c'era l'erba ora c'e
una città
e quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà
non so no so perché continuano
a costruire le case
e non lasciano l'erba, non lasciano l'erba
non lasciano l'erba
e non se andiamo avanti così
chissà come si farà
chissà chissà come si farà.
 

Oleander

Guru Giardinauta
Pregherò
per te
che hai la notte nel cuor
e se tu lo vorrai
crederai.
Io lo so perché
tu la fede non hai
ma se tu lo vorrai
crederai.
Non devi odiare il sole
perché tu non puoi vederlo,
ma c'è
ore splende su di noi,
su di noi.
Dal castello del silenzio
egli vede anche te
e già sento
che anche tu lo vedrai.
Egli sa
che lo vedrai
solo con gli occhi miei
ed il mondo
la sua luce riavrà.
Io t'amo, t'amo, t'amo,
o-o-oh!
questo è il primo segno
che dà
la tua fede nel Signor.
nel signor, nel Signor.

Io t'amo, t'amo, t'amo,
o-o-oh!
questo è il primo segno
che dà
la tua fede nel Signor,
nel Signor.
La fede è il più bel dono
che il Signore ci dà
per vedere lui
e allor:
tu vedrai,
tu vedrai,
tu vedrai,
tu vedrai
 

Oleander

Guru Giardinauta
Tu mi fai girar
tu mi fai girar
come fossi una bambola
poi mi butti giù
poi mi butti giù
come fossi una bambola
Non ti accorgi quando piango
quando sono triste e stanca tu
pensi solo per te

No ragazzo no
No ragazzo no
del mio amore non ridere
non ci gioco più
quando giochi tu
sai far male da piangere
Da stasera la mia vita
nelle mani di un ragazzo no,
non la lascerò più

No ragazzo no
tu non mi metterai
tra le dieci bambole
che non ti piacciono più
oh no, oh no

Tu mi fai girar,
tu mi fai girar...
poi mi butti giù,
poi mi butti giù...
 
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