ciao Leo, ho trovato sulla rivista Bonsai Italia di ottobre 1996, un articolo del mio ex-maestro Carlo Oddone e dice così riguardo la tua domanda: "Lo spostamento del pino mugo è consigliabile eseguirlo conservandogli una zolla di una certa dimensione. Se questa si disfa è indispensabile tenere umide le radici e completare il trapianto o il rinvaso il più rapidamente possibile. Come nella maggior parte delle conifere, allo stato spontaneo l'apparato radicale tende a svilupparsi soprattutto in lunghezza ed essere relativamente poco ramificato; per tale ragione in particolare al primo trapianto, occorre conservare vitali la maggior parte delle radici esposte all'aria. Dopo un certo tempo di coltivazione in contenitore la situazione si presenta migliore, in particolare se viene usato terriccio sabbioso e grossolano, cosa che aumenta l'infittimento delle radici, per cui la zolla risulta più agevole da manipolare anche se all'inizio un po' friabile. Il substrato adatto, poichè il pino m. si rivela specie calciofila, sarà costituito da 3 parti di sabbia, magari calcarea, frantumata e grossolana, 2 parti di terra argillosa ed 1 parte di torba o composta humosa di foglie e erba. Mano a mano che il bonsai invecchia la quantità di sabbia potrà aumentare fino a costituire il 70% del terriccio...." ciao e spero di esserti stata utile......