• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Bark fatto in casa!

Ghianda

Aspirante Giardinauta
Ho letto e straletto in questo forum di come, alcuni di voi, fanno il bark bollendo corteccia (preferibilmente di abete rosso) di conifera, muschio (che dovrebbe sostituire lo sfagno) ed aggiungendo del carbone frantumato. Essendo ora di rinvasare una delle mie phalenopsis, avete per cortesia altri consigli da darmi? Se devo aggiungere altre sostanze o consigli aggiuntivi visto che sarebbe la mia prima esperienza con le orchideacee e sinceramente...ho il terrore di compromettere l'amata creatura?!? Grazie!
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Avendo una phalenopsis in solo muschio; una in 90% muschio + 10% foglie di faggio e rametti secchi spezzettati; una in 50% muschio + 30% torba + 20% bark vecchio; infine una in solo bark; mi sento di consigliarti nettamente il bark. Sull’aggiunta di carbonella non so nulla.

Il muschio va bene nell’immediato, ma forse non benissimo. Le mie piante a un anno dal rinvaso e il keiki a un anno (poco meno) dall’invaso, nel muschio stanno abbastanza bene, ma solo una ha le radici veramente sane. Le altre due hanno tutte qualche marciume, ed hanno anche delle cavità nere qua e là. Però potrei anche essere contento, se non fosse che il muschio non è durevole, sta diventando nero, e io temo di ritrovarmi un giorno con un bell’ammasso di muffa. Tanto è vero che ho pensato di rinvasarle tutte in bark, se solo non mi fossi stufato di questi rinvasi. E poi c’è anche la curiosità ormai di sperimentare come va a finire.

Comunque l’unica che ha le radici veramente sane è quella nel bark. Anche se poi complessivamente come pianta non è che stia meglio delle altre tre. Però sicuramente dà più tranquillità, ed è anche molto più semplice da bagnare. Insomma, col bark è tutto più facile.

Se sia possibile produrre del bark in casa, prendendo della corteccia di pino o di abete e facendola bollire, non so. Meglio bollita che niente, penso, ma cosa significhi corteccia deresinizzata e come venga effettuata la deresinizzazione non ho idea.

Se vuoi il meglio e vuoi fare una cosa sicura e tranquilla, procurati della corteccia già approntata da una ditta seria. Io preferisco gli esperimenti casalinghi per il gusto del fai-da-te, ma non credo che sia la soluzione migliore.

p.s. non so se è un caso, ma quella nel bark è anche l’unica a non essere invasa dai collemboli.
 

annamanni

Giardinauta Senior
Non trovando bark e rifiutandomi di comprare sacchi di 50 litri di corteccia di pino per una sola phal, ho sperimentato il bark casalingo. Ho spezzettato corteccia di quercia e pino e li ho fatti bollire per quasi 1 ora, eliminando via tutta la schiuma che facevano. Poi ho buttato via l'acqua, ne ho rimessa ancora e via per un'altra mezz'ora sul fuoco.
La corteccia ha perso tutta la resina dannosissima. L'ho fatta asciugare bene. Prima di usarla l'ho leggermente inumidita, ho aggiunto poca carbonella ed ho travasato. La carbonella serve da batteriostatico e per tamponare un po' l'acidità quando la usi mista al terriccio per piante (ma nel caso delle orchi funge da batteriostatico).
Per ringraziarmi la mia phal ha iniziato a sparare foglie e radici meravigliose. Finalmente, dopo 6 mesi, adesso ha cacciato anche uno stelo floreale che da 2 gemme si sta ramificando. Non vedo l'ora...... :froggie_r
 

Piper

Maestro Giardinauta
In effetti trovare il bark è una disperazione, e i famosi sacchi di corteccia per pacciamature qua li vendono solo da 80 litri al colpo!
E che è, avessi almeno un giardino da pacciamare... senza contare che ho qualche dubbio sul fatto che sia deresinata.
Di mettermi a trafficare con pentole e schiumarole non ho proprio il tempo... penso che opterò per ordinarla su qualche sito di produttori specializzati.
Ne avete qualcuno da consigliare?
 

Piper

Maestro Giardinauta
Ho letto e straletto in questo forum di come, alcuni di voi, fanno il bark bollendo corteccia (preferibilmente di abete rosso) di conifera, muschio (che dovrebbe sostituire lo sfagno) ed aggiungendo del carbone frantumato. Essendo ora di rinvasare una delle mie phalenopsis, avete per cortesia altri consigli da darmi? Se devo aggiungere altre sostanze o consigli aggiuntivi visto che sarebbe la mia prima esperienza con le orchideacee e sinceramente...ho il terrore di compromettere l'amata creatura?!? Grazie!

Solo una cosa ti sconsiglio vivamente: l'usare i cosidetti terricci specifici per orchidee, che vanno bene solo per i cimbidium.
O al massimo setacciali in qualche maniera e tieni solo i pezzi di bark.
 

Piper

Maestro Giardinauta
Sul sito di N&C trovi sotto la voce "Growing material" tutto quello che potrebbe servire, compreso sfagno e bark.

Quello che mi dà un po' fastidio è che per avere il bark (che in sè stesso costerebbe 6 € per 10 litri) mi tocca necessariamente fare un ordine minimo, che nel caso di n&c è di 3 piante, nel caso di altri vivai specializzati è spesso di 100,00 €. :confuso:
Quindi alla fine anzichè 6 € diventano quantomeno una cinquantina. cat:
E vabbè dai, vorrà dire che per il bene delle mie vecchie piante dovrò adottarne 3 di nuove. :ciglione:
 

Roccorky

Aspirante Giardinauta
Ragazzi/e, io il bark non l'ho MAI comprato, me lo sono sempre fatto da me raccogliendo la corteccia di pino-abete nei moltissimi boschi di queste conifere di cui il Monte Pellegrino a Palermo è ricco ed è semplice e comodo perchè la pezzatura la decido io x adattarla a questa o a quella orchidea. Per i cymby, x esempio, la lascio di pezzatura medio-grande, x i dendri o phelenopsisi + piccola. Dopo averla raccolta e spezzetata la bollisco in pentola x deresinarla e sterilizzala, la faccio asciugare e poi la utilizzo o x un trapianto imminente o la conservo. Lo stesso dicasi x il muschio: il Monte Pellegrino ne è pieno, di molte varietà e forme, da quelli + o meno fibrosi e consistenti a quelli + compatti che sembrano torba, insomma, vicino casa ho la fortuna di avere una vera e propria rieserva dei materiali x creare il sustrato + adatto x le mie bimbe.
Con simpatia.
Rocco.
 

Aussie

Guru Giardinauta
bark fatto in casa

ho trovato molto interessante questo topic e adesso so diavere un motivo in più per girare nei boschi. Vorrei sapere,cmq, se i pezzi di corteggia li posso trovare a terra senza dover toccare la pianta. Il mio spirito verde rifiuterebbe questa possibilità. Inoltre, ho una quercia in cortile: può essermi utile per il bark?
Ultima domanda: c'è un periodo migliore per raccogliere le corteccie o, quando c'è, c'è e basta?
Graziegraziegrazie:hands13:
 

kiwoncello

Master Florello
Riferendomi alla preferenza per il bark espressa da Primo Maggio, forse non è casuale il fatto che frequentando assiduamente un vivaio già famoso per le orchi mi sia reso conto che ormai praticamente tutte le specie e varietà siano allevate in bark.
 

Ghianda

Aspirante Giardinauta
Abitando in aperta campagna, circondata una gran varietà di alberi, non ho avuto problemi nel procurarmi le cortecce, il muschio e del buon carbone. Spinta dalla mia folle passione per “l’imparare a far da sé”, ho trovato, grazie alle vostre esperienze, il coraggio di agire ed ho effettuato il temuto rinvaso. Ora devo solo attendere e vedere se avrò agito bene!
Grazie mille per i vostri interventi, vi farò sapere! Ciao!
 

Piper

Maestro Giardinauta
A qs punto visto che in tanti deresinate il bark da soli, mi avete convinta ad optare per il fai da te.
Per il bark allora penso di procedere come spiegato da annamanni, ma fatemi capire, il muschio come lo utilizzate?
Lo sterilizzate in qualche modo?
O si può limitarsi a eliminare gli insetti visibili e sperare con ragionevole probabilità di successo che non vi siano uova di chioccioline e simili?
 

cancer

Giardinauta
Discussione veramente utile! Neanch'io riesco a trovare il bark per orchidee, ma ho la corteccia di pino per pacciamatura, quindi penso che tenterò la bollitura e poi la taglierò in pezzi piccoli. Fin'ora ho sempre usato il terriccio per orchidee dovendolo però setacciare e visto il costo probabilmente la bollitura è il sistema più economico.
Grazie dei preziosi suggerimenti.
:Saluto:
 

gab92

Giardinauta Senior
io il muschio lo sterilizzo anch'esso bollendolo, togliendo ma mano i residui in fondo alla pentola. ciao gabri
 

@diletta@

Giardinauta Senior
Ragazzi....ci sono NeC, Riboni ma anche Orchidando shop ,le orchidee del lago maggiore ,per l'ordine minimo non mi sono informata .....chiedete che magari vi vengono incontro...
apparte il fatto che il bark lo stanno vendendo in molti,
vi consiglio di provare a contattare l'associazione di amatori più vicina a voi e di chiedere perchè a volte si fanno ordini comunitari di materiale e ve ne possono procurare un pò...
altrimenti bene il fai da te.... soprattutto per l'economia ma certo è più scomodo.
cmq provate a fare un giro nei consorzi agrari o dove vendono bonsai, è probabile che troviate anche il bark per orchidee...
altrimenti c'è un prodotto della Fondo linfa che non è malaccio basta togliere quella pochissima torba che c'è..
 

Roccorky

Aspirante Giardinauta
Per il muschio quello che ho usato per la sfagnoterapia (nel mio caso "muschioterapia") non usai la bollitura, lo lavai abbondantemente togliendo minuziosamante tutti i corpi estranei. X quello invece che uso x il substrato anch'io come gab92 uso dargli una bella bollitura anche se qualcuno tempo fa (mi sembra Dragon) mi sconsigliò di farlo e che era sufficiente lavarlo accuratamente in quanto la bollitura neutralizzava molte caratteristiche e qualità benefiche ( le micorrizze) del muschio stesso.
Con simpatia.
Rocco.
 

Ghianda

Aspirante Giardinauta
A distanza di un mese ho il piacere di comunicarvi che il bark che ho prodotto è stato molto gradito dalla phal: la fogliolina più piccola è di molto cresciuta ed il tasso di umidità è perfetto!
Vi ringrazio ancora per i consigli, è una gran soddisfazione!
 

Bouboule

Giardinauta
Spulciando nel forum ho ritrovato questo vecchio post. Devo dire che è stato molto illuminante e dato che ho già raccolto la corteccia di pino vorrei provare a cimentarmi in questo esperimento non appena ne avrò il tempo!
Chi altro ha optato per questa soluzione? Avete altri consigli da dare?!
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
ho provato e poi ho deciso che è tempo e fatica sprecata, soprattutto mi scoccia quel che rimane appiccicato alla pentola,
poi il bark bollendolo si deteriora e ammuffisce molto velocemente

quindi...

trovo molto più pratici ed economici i sacchetti già pronti :D

se devo usare corteccia recuperata, lascio che resti all'acqua e sole per un po' e poi la sbriciolo e la mischio al resto, avanzi di legni bruciati del camino o delle grigliate (carbone) e sfagno o altro che decido di usare come substrato a seconda della pianta che devo rinvasare

comunque non mi succede così spesso di avere corteccia di recupero

uso invece direttamente i rami delle potature(dopo aver fatto almeno una stagione di riposo all'acqua), dell'abete e delle rose, come zattere o come supporto per appendere le zatterine delle miniature
 

Bouboule

Giardinauta
Noo uffi!! Che peccato! Ci speravo di potermelo fare da sola… L'ultima volta che ho comprato il terriccio per orchidee ho preso una fregatura enorme, ho rischiato di ucciderle tutte. Per questo volevo prepararlo a casa. E va beh…
 
Alto