Tanto per cominciare, occorre stare attenti alle varie percentuali in caso di piante particolari che possono soffrire per eccessi, ad esempio è il caso delle piante grasse alle quali viene dato concime troppo azotato. Per piante "normali", non provoca danni dare un concime piuttosto che un altro, anche se scegliere quello giusto può aiutare ad esempio a favorire la fioritura.
In generale, l'azoto (N) stimola le parti verdi della pianta (es. le foglie), mentre il fosforo (P) e il potassio (K) stimolano radici e fusti e i fiori.
Se controlli i concimi per piante verdi troverai l'azoto più alto di tutti, mentre per le piante fiorite vedrai che l'elemento preponderante è il potassio; ciò non toglie che in qualche caso di concime per fiorite possa esserci un valore di di azoto più alto ripetto al fosforo, in quanto, come nel caso delle rose, serve per rinforzare la "struttura" e le foglie della pianta.
Nei casi in cui la produzione di fiori deve essere abbondantissima (es. gerani o surfinie), in genere trovi azoto più basso del fosforo, a sua volta più basso del potassio.
I valori "assoluti" dei vari elementi, cioè il numerino associato (che rappresenta la percentuale dell'elemento nel concime) variano ad esempio a seconda che il concime sia liquido o granulare, in ogni caso quello che conta è il rapporto fra i tre, più che il valore assoluto di ognuno. Altra cosa da tener presente è che, oltre a NPK, è bene che siano presenti anche dei microelementi (ferro, boro, magnesio, ecc.), le cui carenze possono dar luogo a sofferenza delle piante.
Tutto questo per dire che, anche se dai un concime universale alle rose, avrai lo stesso delle belle fioriture!
