non avevo letto il tuo interventi, lorely, però dei tre argomenti tabù si può scrivere se si riesce a essere lievi.Mi sembrava troppo vicino ad argomenti religiosi. Non vorrei andare contro le regole del forum...
Facciamo finta per un momento che sia vera la teoria della reincarnazione.
Che ognuno di noi rinasca varie volte per completare un percorso di evoluzione dell'anima.
Quando si rinasce non si ha coscienza delle vite precedenti.
C'è chi dice che noi scegliamo in chi o che cosa "andiamo ad abitare" di vita in vita...secondo l'esperienza che abbiamo bisogno di fare per proseguire nell'evoluzione...ma in questa, io, ci sono dentro, e mi chiedo, perchè ora, perchè qui o perchè in questa persona e non in un'altra o in un animale?...
Sei in buona compagnia....: sul mio carattere, il mio aspetto fisico, di tutto di più. però non faccio niente per modificare alcunché. non so se per pigrizia, se perché mi assolvo, o per cos'altro.
tutto molto interessante... però, nel mio non sapere, non ho capito quale sia la tua di pippa mentale...Io faccio un lavoro abbastanza strano, vendo libri alle librerie. Nonostante questo, penso di essere la persona piu' ignorante fra tutte quelle che conosco, a differenza di altri al mio pari (???) sono molto consapevole di questo. Mi rendo conto che quello che so e' assolutamente trascurabile al cospetto delle cose che ci sarebbero da conoscere. Alcuni libri che parlano in modo estremamente semplice di cose difficili, mi hanno spiegato che questa mia colpa, colpa non e', e cioe' il nostro cervello e' calibrato al ruolo che deve svolgere e cioe' darci una mano per muoverci, orizzontarci e permetterci tutti i meccanismi di difesa possibili (proprio tutti intendo dire) per stare al meglio in questa dimensione su questo pianeta. C'e' pero' una piccola cosa che dobbiamo sapere, il nostro cervello, informato dai nostri sensi NON ci fa percepire tutto cio' che esiste per quello che e' veramente nella realta'. Percepiamo una realta' fortemente distorta, in modo che sia funzionale alle nostre esigenze strettamente animali. Giusto per fare un esempio, sembra che il tempo non esista. Le distanze come le percepiamo sono solo quelle che uniscono con una linea retta due punti nello spazio che conosciamo noi, ma non sono tutte le distanze possibili che oltretutto, anche quelle abbastanza semplici, potrebbero non essere comprese dal nostro cervello di esseri umani, pensiamo ad un banalissimo milione di anni luce tradotto in chilometri e paragonato con la distanza che ci separa dalla citta' piu' vicina a noi. Bene, ci sono delle ampie pieghe di non conoscenza, all'interno delle quali le nostre seghe mentali diventano un collante molto spesso consolatorio. Io credo che siamo, nella migliore delle ipotesi, un miliardesimo di una cacchina di mosca nell'enorme oceano dell'esistente. Ecco, sono convinto che questo ci assolva da qualsiasi colpa, possiamo pensare tutto quello che vogliamo e quando lo vogliamo, solo non dimentichiamoci mai di uno come Socrate, che come un'altro personaggio di nome Gesu' Cristo, non ci ha lasciato in eredita' niente di scritto, ma che ha cercato nella sua vita di raccontare l'unica cosa di cui era certo : non sappiamo niente di niente e lo diceva soprattutto a quelli che dicevano di conoscere tutto di tutto. Per questa ragione lo hanno obbligato a bersi la cicuta, spero che voi che leggete questo mio enorme pippone siate un po' piu' indulgenti con me
Sei in buona compagnia....
Io penso che nonostante le favole che ci raccontiamo noi donne, se ci diamo da fare per migliorarci, resta sempre e comunque "per qualcuno".
"lo faccio per me stessa" è una grandissima bugia che ci raccontiamo.
Quindi quando non c'è uno stimolo esterno valido, ci lasciamo un po' andare, non solo per le cure visibili, ma sotto tutti gli aspetti....
Io faccio un lavoro abbastanza strano, vendo libri alle librerie. Nonostante questo, penso di essere la persona piu' ignorante fra tutte quelle che conosco, a differenza di altri al mio pari (???) sono molto consapevole di questo. Mi rendo conto che quello che so e' assolutamente trascurabile al cospetto delle cose che ci sarebbero da conoscere. Alcuni libri che parlano in modo estremamente semplice di cose difficili, mi hanno spiegato che questa mia colpa, colpa non e', e cioe' il nostro cervello e' calibrato al ruolo che deve svolgere e cioe' darci una mano per muoverci, orizzontarci e permetterci tutti i meccanismi di difesa possibili (proprio tutti intendo dire) per stare al meglio in questa dimensione su questo pianeta. C'e' pero' una piccola cosa che dobbiamo sapere, il nostro cervello, informato dai nostri sensi NON ci fa percepire tutto cio' che esiste per quello che e' veramente nella realta'. Percepiamo una realta' fortemente distorta, in modo che sia funzionale alle nostre esigenze strettamente animali. Giusto per fare un esempio, sembra che il tempo non esista. Le distanze come le percepiamo sono solo quelle che uniscono con una linea retta due punti nello spazio che conosciamo noi, ma non sono tutte le distanze possibili che oltretutto, anche quelle abbastanza semplici, potrebbero non essere comprese dal nostro cervello di esseri umani, pensiamo ad un banalissimo milione di anni luce tradotto in chilometri e paragonato con la distanza che ci separa dalla citta' piu' vicina a noi. Bene, ci sono delle ampie pieghe di non conoscenza, all'interno delle quali le nostre seghe mentali diventano un collante molto spesso consolatorio. Io credo che siamo, nella migliore delle ipotesi, un miliardesimo di una cacchina di mosca nell'enorme oceano dell'esistente. Ecco, sono convinto che questo ci assolva da qualsiasi colpa, possiamo pensare tutto quello che vogliamo e quando lo vogliamo, solo non dimentichiamoci mai di uno come Socrate, che come un'altro personaggio di nome Gesu' Cristo, non ci ha lasciato in eredita' niente di scritto, ma che ha cercato nella sua vita di raccontare l'unica cosa di cui era certo : non sappiamo niente di niente e lo diceva soprattutto a quelli che dicevano di conoscere tutto di tutto. Per questa ragione lo hanno obbligato a bersi la cicuta, spero che voi che leggete questo mio enorme pippone siate un po' piu' indulgenti con me
Aggiungerei una cosa al tuo discorso sensatissimo (ops, pardon, pippone sensatissimo )Io faccio un lavoro abbastanza strano, vendo libri alle librerie. Nonostante questo, penso di essere la persona piu' ignorante fra tutte quelle che conosco, a differenza di altri al mio pari (???) sono molto consapevole di questo. Mi rendo conto che quello che so e' assolutamente trascurabile al cospetto delle cose che ci sarebbero da conoscere. Alcuni libri che parlano in modo estremamente semplice di cose difficili, mi hanno spiegato che questa mia colpa, colpa non e', e cioe' il nostro cervello e' calibrato al ruolo che deve svolgere e cioe' darci una mano per muoverci, orizzontarci e permetterci tutti i meccanismi di difesa possibili (proprio tutti intendo dire) per stare al meglio in questa dimensione su questo pianeta. C'e' pero' una piccola cosa che dobbiamo sapere, il nostro cervello, informato dai nostri sensi NON ci fa percepire tutto cio' che esiste per quello che e' veramente nella realta'. Percepiamo una realta' fortemente distorta, in modo che sia funzionale alle nostre esigenze strettamente animali. Giusto per fare un esempio, sembra che il tempo non esista. Le distanze come le percepiamo sono solo quelle che uniscono con una linea retta due punti nello spazio che conosciamo noi, ma non sono tutte le distanze possibili che oltretutto, anche quelle abbastanza semplici, potrebbero non essere comprese dal nostro cervello di esseri umani, pensiamo ad un banalissimo milione di anni luce tradotto in chilometri e paragonato con la distanza che ci separa dalla citta' piu' vicina a noi. Bene, ci sono delle ampie pieghe di non conoscenza, all'interno delle quali le nostre seghe mentali diventano un collante molto spesso consolatorio. Io credo che siamo, nella migliore delle ipotesi, un miliardesimo di una cacchina di mosca nell'enorme oceano dell'esistente. Ecco, sono convinto che questo ci assolva da qualsiasi colpa, possiamo pensare tutto quello che vogliamo e quando lo vogliamo, solo non dimentichiamoci mai di uno come Socrate, che come un'altro personaggio di nome Gesu' Cristo, non ci ha lasciato in eredita' niente di scritto, ma che ha cercato nella sua vita di raccontare l'unica cosa di cui era certo : non sappiamo niente di niente e lo diceva soprattutto a quelli che dicevano di conoscere tutto di tutto. Per questa ragione lo hanno obbligato a bersi la cicuta, spero che voi che leggete questo mio enorme pippone siate un po' piu' indulgenti con me
Possiamo giusto volerci bene a vicenda e coltivare le nostre piante, che l' universo non ha bisogno di noi......
È piuttosto rilassante, se ci pensate....
E' questa che ti ho scritto. Il rifiuto totale della banalita', dell'arroganza, della cattiveria e di tutte le altre grandi piccolezze di cui quasi sempre sono inzuppati i rapporti fra le persone, cercando, mettendoci tutta la cura di cui sono capace, per non diventare un asociale. E scusa la banalita' della rispostatutto molto interessante... però, nel mio non sapere, non ho capito quale sia la tua di pippa mentale...
Aggiungerei una cosa al tuo discorso sensatissimo (ops, pardon, pippone sensatissimo )
Non solo tempo e spazio sono da noi percepiti in modo infinitesimale, ma anche il qui e ora : lo spettro luminoso che i nostri occhi possono percepire è molto ridotto rispetto all'esistente, il che significa che potrei avere di fianco a me una entità che emette (o riflette) una luce con una frequenza che io non posso percepire... e io non conoscerò mai la sua esistenza
se questo arzigogolo è scemo, allora io sono scema, perchè la penso come te... magari questo modo doverso di percepire i colori può essere la spiegazione del perchè a qualcuno piace un colore e ad altri no...Appena riesco mi rimetto in pari, ma comunque: a me ogni tanto viene in mente che forse i colori li percepiamo tutti diversi...tipo per me il verde è verde ma tu potresti vedere blu e comunque chiamarlo verde perché ti è stato insegnato così, e non lo sapremo mai. Magari per qualcuno le fragole sono blu e il cielo rosso... O anche solo sfumature diverse (non parlo del daltonismo però)
Lo so è un arzigogolo abbastanza scemo.. :LOL:
Appena riesco mi rimetto in pari, ma comunque: a me ogni tanto viene in mente che forse i colori li percepiamo tutti diversi...tipo per me il verde è verde ma tu potresti vedere blu e comunque chiamarlo verde perché ti è stato insegnato così, e non lo sapremo mai. Magari per qualcuno le fragole sono blu e il cielo rosso... O anche solo sfumature diverse (non parlo del daltonismo però)
Lo so è un arzigogolo abbastanza scemo.. :LOL:
sai tartina, a me non sembra una pippa ma la ricerca di una spiegazione, perché ne hai bisogno (anzi, spesso ne 'abbiamo'), a qualcosa che nessuno è in grado di dirci con assoluta certezza, e le certezze che mancano spesso ci destabilizzano. credi mi pare in una specie di reincarnazione in qualcuno o qualcosa, dunque. è talmente grande il mistero della morte, del cosa c'è, se c'è, oltre la morte, anche con le paure che porta con sé, che penso che ognuno a modo proprio abbia bisogno di vedere/credere in un 'oltre', che sia la reincarnazione o altro. non necessariamente un paradiso o un inferno. e che non è propriamente dare un senso alla ns vita: quello glielo diamo qui e ora, vivendo onestamente, cercando di conoscere e crescere e dividere e condividere. voglio credere che quando chiedo un segno, aiuto o consiglio alla mia mamma che è un mucchietto di cenere lo faccio perché lei c'è. non penso all'anima che vagola per i pascoli del cielo, il senso di anima mi è poco congeniale. ma penso che ognuno di noi anche quando muore resta, perché lascia, oltre alle cose fisiche (per farti un esempio il mio papà era falegname e tutte le volte che ho in mano qualcosa fatto o aggiustato da lui gli rivolgo un pensiero come se lui ci fosse ancora), una forza, un'energia data in particolar modo dall'intelligenza, ma anche dai sentimenti forti. non posso pensare che quando lasciamo questa vita ce ne andiamo e basta. voglio credere che si rimanga come un'onda radio, o un'onda del mare, o i cerchi nell'acqua creati da un sasso gettato, che si amplificano. ditemi che non è una pippa.ed eccomi qui anch'io con le mie pippe mentali, che ne ho parecchie...
non so se sconfino in un argomento che non si può toccare, ma così fosse non lucchettate, cancellatemi e basta... e poi comunque non entro nel merito dei credo religiosi, ma solo di una mia pippa...
non ho le parole giuste per spiegarlo, è difficile esprimere quello che voglio dire, ci ho provato con mio figlio piccolo, ed è stato facile, forse solo perchè lui la pensa come me...
non parlo di anima, ma di coscienza di se... io ho coscienza di me, come un animale o un insetto ha coscienza di se, le altre persone le vedo, ma in questa, io, ci sono dentro, e mi chiedo, perchè ora, perchè qui o perchè in questa persona e non in un'altra o in un animale?...
quindi sono convinta che non può essere solo qui e ora, ma che quando sarò morta, cioè non avrò più coscienza di me stessa come sono ora, mi sentirò di nuovo dentro un altro essere... e magari una pianta?
diciamo che la mia pippa è proprio il perchè qui e adesso, perche non 100 o 1000 anni fa o tra 100 anni, quindi non una paura della morte, della fine, del nulla, ma tutto il contrario...sai tartina, a me non sembra una pippa ma la ricerca di una spiegazione, perché ne hai bisogno (anzi, spesso ne 'abbiamo'), a qualcosa che nessuno è in grado di dirci con assoluta certezza, e le certezze che mancano spesso ci destabilizzano. credi mi pare in una specie di reincarnazione in qualcuno o qualcosa, dunque. è talmente grande il mistero della morte, del cosa c'è, se c'è, oltre la morte, anche con le paure che porta con sé, che penso che ognuno a modo proprio abbia bisogno di vedere/credere in un 'oltre', che sia la reincarnazione o altro. non necessariamente un paradiso o un inferno. e che non è propriamente dare un senso alla ns vita: quello glielo diamo qui e ora, vivendo onestamente, cercando di conoscere e crescere e dividere e condividere. voglio credere che quando chiedo un segno, aiuto o consiglio alla mia mamma che è un mucchietto di cenere lo faccio perché lei c'è. non penso all'anima che vagola per i pascoli del cielo, il senso di anima mi è poco congeniale. ma penso che ognuno di noi anche quando muore resta, perché lascia, oltre alle cose fisiche (per farti un esempio il mio papà era falegname e tutte le volte che ho in mano qualcosa fatto o aggiustato da lui gli rivolgo un pensiero come se lui ci fosse ancora), una forza, un'energia data in particolar modo dall'intelligenza, ma anche dai sentimenti forti. non posso pensare che quando lasciamo questa vita ce ne andiamo e basta. voglio credere che si rimanga come un'onda radio, o un'onda del mare, o i cerchi nell'acqua creati da un sasso gettato, che si amplificano. ditemi che non è una pippa.
... ma mancando la coscienza delle 'vite precedenti', sarai tu, di nuovo tu, e basta, individuo, insetto, albero... perché se se ne avesse coscienza 'vera', di un'esistenza già trascorsa, non ci fermeremmo ai déjà vu (interpretabili come meglio si crede, anche come frammenti di ricordi di un passato altro, lungi da me sminuirne il significato), ma almeno a qualcuno di noi, che so, più sensibile, tornerebbero in mente più eventi e non solo flashdiciamo che la mia pippa è proprio il perchè qui e adesso, perche non 100 o 1000 anni fa o tra 100 anni, quindi non una paura della morte, della fine, del nulla, ma tutto il contrario...
se penso che non sia possibile che ci sia solo un qui ed un adesso, ma che ogni volt riprenderò coscienza, può essere pure che tornerò a prenderla in un'esistenza che non mi piacerà, che dovrò rifare tutt ele esperienze daccapo, che potrei essere più fortunata, ma anche meno, e questo non mi piace mica tanto...
ditemi se non è una pippa mentale questa...