Alla fine la colpa è sempre de 'ste povere mamme che non n'azzeccano una: autismo, obesità, anoressia, omosessualità e chi più ne ha più ne metta...
E i padri? Sarà mica che loro c'entrano solo di scorcio nella crescita dei giovani virgulti?
Vabbè, almeno ci dicessero quale sarebbe l'atteggiamento giusto per evitare tutti 'sti guai?
Come ci si deve comportare? Dicono che accentuare l'attenzione sul cibo genera ancora più ansia e allontana dal cibo, come ci si deve muovere nel caso si verifichi un fatto così drammatico nella propria famiglia? Invece di mettere cartelli che fanno pubblicità solo a chi li fa, perché non ci si muove nelle scuole, nelle piazze, nelle chiese, parlando con i diretti interessati, cioè i genitori e i ragazzi aiutandoli ad avere un criterio per capire i sintomi appena cominciano a manifestarsi?
Io penso che i genitori siano sempre in buona fede e che se sbagliano devono essere aiutati e non demonizzati o addirittura minacciati dai servizi sociali di levar loro il figlio obeso perché non sanno ricondurlo ad una dieta oculata. Bisogna fare terapia familiare. Le famiglie con questi problemi sono pressoché abbandonate: se hai soldi, mandi tuo figlio in una clinica specializzata, se non li hai?
C'è il problema dell'anoressia ma anche dell'obesità: domandiamoci perché in questa società dei consumi questi problemi connessi al cibo siano così aumentati in percentuale. Perchè in una società che dice di preoccuparsi non più soltanto della salute fisica ma anche di quella psichica delle persone, in realtà i disagi psicologici siano così elevati.
Famiglie isolate spiazzate da problemi economici, incapaci di progettare il futuro dei figli, demotivate e stanche, ma anche con la possibilità di rigenerarsi, di trovare coesione all'improvviso di fronte alla sofferenza di un figlio.
Bisognerebbe cercare di parlare un po' meno e di "fare" attivamente un po' di più.
Quest'estate, a Ponza ho visto una ragazza anoressica in costume: quindici anni al massimo, bel viso, un corpo vicino a quello di un cadavere. Pelle attaccata all'osso: l'immagine del futuro che si disfa, il desiderio di restare invisibili....
Ho pianto e mi sono chiesta com'era possibile. Facciamo qualcosa tutti, l'informazione non è sempre negativa purché rispettosa e giusta. Questo poster non lo è.