L'oziorrinco vien di notte,
te ne fa di crude e cotte;
giovin larva in terra è vaga,
forma adulta è fillofaga.
Tu ti chiedi: fa danno assai?
Certamente e sono guai!
Or si pone la questione
come ad esso ci si oppone.
Dà alla larva radicicola
nematodi in lotta agricola;
per l'adulto ben corazzato,
velen ci vuol e abilitato.
Puossi invece del veleno
nottetempo e in un baleno
scrollar piante per benino
e sotto mettere un telino:
alla fin raccoglierai
ed in acqua affogherai.
[da Entomotionrhynchosmachia, poemetto giocoso di Ἀλέξανδρος βοτανικός, poeta e filosofo ellenico di scuola epicurea del III secolo a.C.]