Mi domando perchè, ogni volta che qualcuno scende o meglio, osa scendere sotto il livello delle superficialità, debba sentirsi additare a buonista.
Parlo ovviamente per me. Non ci penso nemmeno a cercarmi l'anima fra le pieghe del viso e non stò male affatto se le mie ascelle non rispecchiano la mia anima. Tu, magari non ti fili, una persona che reputi brutta, io no e invece credo che sia molto irreale il corpo e molto reale l'anima.
Scusami, scusami davvero non attacco te o la tua persona, ma i concetti che esprimi. La filosofia e i buoni sentimenti sono una cosa e la realtà un'altra?
La realtà è un'altra forse perchè sono ormai poche le persone che si prendono cura della propria anima e buoni sentimenti non coltivano. Sono quelle persone che mettono alla berlina e alla gogna, i considerati diversi.
Il passo verso l'intolleranza (tutti coloro che si discostano dalla norma, non ci vuole chissà chè) è un attimo.
E' solo che il discorso ha molte più sfaccettature di quelle pensiamo. Che lo ammettiamo oppure no il primo impatto è molto importante.
Una volta mi sono innamorata follemente di un mio compagno di classe che fino a quelche settimana prima ritenevo brutto.
All'inizio è l'aspetto che conta, poi dopo conoscendo la persona si può cambiare idea, ma solo dopo.
Invece uno bello lo si nota subito, o no?
E poi non è solo la bellezza a colpire, ma la sicurezza. E una persona che non si piace tende ed essere insicura e gli altri lo percepiscono.
La bellezza è effimera, ma quello che la bellezza da non lo è affatto!!!