Ciao Paola-Luna. Si, era un complimento: so che hai una notevole conoscenza di piante, ma ti ammiro anche perché ti piace sperimentare e fare domande stimolanti (ad esempio sto ancora meditando sulle semine, se autunnali o primaverili). Dunque, le Orchidee sono tante e non si può generalizzare, ma quelle che sono più vendute sono anche le più facili da coltivare. Facili significa che trovano più spesso condizioni adatte nelle nostre case o, in zone climatiche più calde, all'esterno tutto l'anno (nelle altre zone, almeno nelle stagioni miti). Gli ibridi (si tratta quasi sempre di loro) sono ancora più adattabili.
I cymbidium, da parte degli orchidofili più snob sono considerati "erbacce", e diverse persone che hanno dimestichezza con altre piante, riescono a farli fiorire senza sforzi. In realtà, per quanto siano piante che hanno come altre esigenze di luce (alta), temperatura (medio-bassa), umidità (moderata) e fertilizzanti (più o meno bilanciati), una certa diversità sta nel substrato (molto poroso, spesso a base di cortecce) e nei ritmi di annaffiatura (molto diradati, in inverno quasi assenti). Ripeto che vogliono molta luce, mentre all'interno di solito è insufficiente, a meno di una verandina; quindi è bene tenerli fuori fino proprio a quando gela, fino a 0°C o anche qualcosa meno(forse ottobre è stato troppo presto); io li tengo sul balcone tutto l'anno. Muoiono forse più piante (e Orchidee in particolare) per eccessi di annaffiatura che il contrario. Mi comprerei comunque qualche libriccino ad hoc; raccomando ad es. "Orchidee" dell'amico Alberto Fanfani (tra l'altro ibridatore di Phalaenopsis; lui considera più impegnative le rose delle orchidee; ma ha delle serre), Oscar illustrati A. Mondadori, con splendide foto e schede di coltivazione, che dischiude un po' l'affascinante mondo di tali piante.
Non si può non conoscerle almeno un po', per coltivarle bene. Aspetta prima di rinvasare.
Ciao, Ugo