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Album di giardinaggio

  • Creatore Discussione Davide N.
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Davide N.

Guest
12 giugno, un arbusto che mi sta a cuore, che si trova in tanti giardini, ma spesso maltrattato e sottovalutato... Ligustrum vulgare in fiore.

Dà il meglio di sé quando è lasciato crescere fino a 2-3 metri, in forma naturale, e si presta bene anche al tagliasiepi, con una forma a palla. Tuttavia, se si vuole ottenere un effetto armonioso ed evitare ricacci molto vigorosi e una fioritura stentata, bisogna trovare il giusto equilibrio tra potare sì, ma non troppo forte, né troppo poco.
Questo l'ho potato l'anno scorso (tagliasiepi) appena dopo la fioritura, prima della maturazione dei frutti, in modo da favorire una fioritura più abbondante quest'anno (pace all'anima dei volatili, che son ghiotti delle bacche). E infatti mi ha ripagato, con gioia di migliaia di insetti impollinatori... Come al solito, dal vivo rende meglio che in foto...
lv1.jpg lv2.jpg
 
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Davide N.

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Poi c'è lei, che ci ha dato dentro pure questa primavera! Per la cronaca, ho avuto paura... L'ho tirata fuori un giorno di aprile o maggio, quando faceva un bel calduccio... poi c'è stata una notte di gelo, ha pure nevicato, e mi son dimenticato di tirarla dentro! :banghead: Ha sofferto un po', qualche macchia nera, ma alla fine nulla di grave per fortuna... :speechless:

19 giugno
ae.jpg ae1.jpg
 
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Davide N.

Guest
Se c'è una cosa che adoro fare... sono i bouquet con rami di alberi e arbusti da fiore.

Qui un mix con Viburno d'inverno (Viburnum x bodnantense) e Forsizia (Forsythia x intermedia) fatto un paio di settimane fa'. Visto che il primo sboccia un po' prima, si ottiene un effetto che varia da un rosa pallido in un primo tempo a giallo intenso in un secondo, prolungando pure la durata complessiva del bouquet. La foto in una fase intermedia
f.jpg h.jpg

Poi un altro con solo Amelanchier lamarckii, oggi ancora in fase di sbocciamento
al.jpg 20220305_094735.jpg
... e una vera chicca che non vedo l'ora di ammirare. Purtroppo ho dovuto asportare un ramo rotto di... sapete cos'è eh :p chiaramente me lo sono portato a casa :lol:
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Si ringraziano gentilmente tutti i clienti per la fornitura del materiale :laugh:
 
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Davide N.

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Buongiorno e bentornati nel mio album :laugh:
Sono di nuovo in un periodo sabbatico, quindi ho un po' più di tempo e voglia di postare qualcosa...

Mi accorgo adesso che vi ho lasciati in sospeso con la magnolia! Be' che dire, si è rivelata una delusione... molte gemme per un qualche motivo sono morte e i pochi fiori sbocciati non è che fossero così belli. :confused: Non so se sia dovuto all'acqua calcarea, o ai sassi, oppure alla magnolia in sé, che magari non si presta a questo genere di operazione...
L'amelanchier invece è venuto bene!
a.jpg in.jpg am.jpg

Comunque rimuginando un po' sul concetto di forum online e lo scopo di questo mio "album" mi rendo conto che a volte sembra un po' di essere su Instagram... Pensavo di postare qualche contenuto a carattere didattico/informativo, non solamente belle foto con giusto i nomi delle piante... ma sarà per la prossima puntata.
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Ottima idea! Rimango in trepidante attesa: non si finisce mai di imparare da un altro giardiniere. Ho giusto un piccolo Amelanchier da sistemare.
 
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Davide N.

Guest
Peccato che le foto sono piccole...
Se clicchi si ingrandiscono!

Buongiorno...

Dopo 3 mesi di vacanze, ricomincio pure io a lavorare... forse ho trovato infine la ditta giusta. Qualche scatto veloce di settimana scorsa
Comunque... ho pensato di spendere due parole su uno dei primi lavori che ho fatto in quella ditta, da dove per la cronoca mi sono dimesso in maggio (un mio vizio), ma è un'altra storia. Si tratta di un elemento del giardino a cui non si pensa molto. La scala. Chi abita sulla Pianura Padana può pure saltare se vuole :laugh: , però sui rilievi è pieno di giardini in pendenza dove una scala è non solo necessaria ma anche elemento paesaggistico. Non so se vi sia mai capitato di salire scale irregolari, oppure spiacevoli, in cui gli scalini sono troppo lunghi, o corti, o alti, in cui quasi si inciampa... Ecco, tutto dipende da come è stata impostata una scala.
Ci sono parecchi materiali e modi per farne una, ma volevo concentrarmi su una cosa che le accomuna tutte e che solo gli addetti ai lavori conoscono: la formula di Blondel. Questo Signor François Blondel, architetto del '600, ebbe la geniale idea di creare un'equazione matematica che permettesse di costruire scale "buone", ovvero regolari ed ergonomiche rispetto al passo di un essere umano. Bisogna sapere che il passo di una camminata normale sul piano è di circa 65cm, però quando si fanno le scale il discorso si complica un po'...
Dopo probabilmente lunghe riflessioni, partorì infine l'equazione, in realtà semplicissima: 2A + P = 62-67 cm, ovvero 2 volte l'alzata + la pedata deve fare circa 65cm, con un margine di +/-3 cm perché comunque non siamo alti tutti uguali e le pendenze sono sempre diverse. In altri termini, l'alzata è l'altezza del gradino, la pedata è la sua lunghezza fino al prossimo gradino. È per questo motivo che molto spesso gli elementi prefabbricati per la costruzione di scale sono alti 15cm e lunghi come minimo 40cm. 15cm*2+35cm=65cm è quasi uno standard. Volendo si può costruire una scala con modulo di 5cm*2+55, o di 20*2+25, e risulterà piuttosto ergonomica. Poi ovvio, c'è un limite alla lunghezza della pedata perché il piede è lungo minimo 20cm.
Fin qui la teoria. Poi sul pendio reale, con pendenza e distanze sconosciute, il discorso si complica... In teoria bisogna misurare il dislivello tra il punto di partenza e il punto di arrivo con un mirino, e pure la distanza perpendicolarmente all'asse verticale. Da lì si può poi calcolare il modulo più adatto, con precisione millimetrica. Sì perché quando si costruisce una scala si parte sempre dal basso, a salire, quindi ogni deviazione dal modulo previsto porterà in un posto non desiderato e chiaramente più è lunga più bisogna essere precisi. Inoltre, ogni gradino dev'essere leggermente inclinato verso il basso, di un paio di gradi, per permettere lo scorrimento dell'acqua (piovana). Però non mi dilungo troppo in dettagli tecnici di progettazione perché non è l'obiettivo...

Dicevo che di materiali e modi ce ne sono diversi. Un esempio sono i blocchi interi di pietra calcarea alti 15cm, che pur molto belli hanno il difetto di scheggiarsi solo al guardarli. Realizzazione di novembre 2021:
mm2.jpg mm.jpg mm3.jpg
È stata un po' una sfida perché oltre al peso di circa 150kg per ogni elemento, dovevamo incastrarla in mezzo a due muri, per giunta tutti storti. In pratica ogni elemento abbiamo dovuto tagliarlo lateralmente per adattarlo alla larghezza variabile dello spazio, lasciando giusto un paio di cm per parte.

Un altro esempio sono le travi di castagno. Il vantaggio del legno è che, al contrario della pietra, non necessita di calcestruzzo e leganti e costa molto meno, sia a livello ambientale che finanziario. Realizzazione di luglio 2020:
s4.jpg s3.jpg s2.jpg s1.jpg

La scelta del legno era dovuta al fatto che sulla parte superiore era stata realizzata una pista di bocce, con bordi tutti in legno di castagno. Qui è stato molto interessante perché abbiamo dovuto arrangiarci senza strumenti di misura... come fare una scala senza conoscere il dislivello? Be', bisogna inventarsi un metodo alternativo... In pratica abbiamo prima tirato un cordino con l'usilio di un paio di picchetti, per darci l'allineamento. Poi abbiamo misurato la lunghezza, che dava TOT... e da lì la domanda, quanti scalini fare, con quali distanze? Conoscendo Blondel e l'altezza dei pezzi di legno, ho pensato di applicare Pitagora per determinare il lato obliquo del triangolo, ovvero la distanza tra tutti i bordi dei gradini applicando un passo di 65cm. Si può dividere quindi questo valore ottenuto per la distanza tra il punto di partenza e il punto di arrivo, ottenendo... il numero di scalini. In questo caso il risultato doveva essere attorno al 16 perché in base alla foto ne conto 16. Una volta fatto questo il resto è semplice: si divide la distanza totale (da cordino) per il numero di scalini e si ottiene la distanza precisa da rispettare tra un gradino e l'altro. Così a memoria mi pare fossero circa 42cm, in diagonale ovviamente.

Se qualcuno vuole costruirsi una scala in giardino adesso sa come fare, più o meno! :laugh:
 
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