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Aceto nell'acqua ........??

N

nicolo

Guest
Grazie per la partecipazione,ma.....

L'acqua del rubinetto ha durezza temporanea di circa 31 mg/l !!!
Quindi il problema si crea nel tempo per tutte le piante in vaso: il terreno con il tempo tende ad alzare fortemente il PH. (Sto facendo un test con l'aceto su una ortensia. Vi faro' sapere.)
Allora oltre all'osmosi inversa(impianto domestico)costoso di esercizio e sempre sovradimensionato; all'acquisto di acqua presso i negozi di acquari (d'estate chi li porta centinaia di litri alla settimana?), pensavo , anzi, SPERAVO di ricevere un parere sostenuto da considerazioni chimiche .
In sostanza se il PH si modifica in funzione della durezza carbonatica dell'acqua, e' vero anche il contrario?
Cioe' che il pH abbassato dall'aceto elimina il calcare dall'acqua??
Mah.....
Grazie amici.
Nicolo'
 

ALBICOCCO

Aspirante Giardinauta
Buonasera a tutti.
Vorrei dare un piccolo consiglio, spesso noi ignoriamo la natura, che ci offre tutto.
Per l'irrigazione di certe piante, perchè non sfruttare l'acqua piovana? :slow:

Per me, forse è naturale parlare di questo, perchè dove abito io, l'acqua è molto preziosa e quindi faccio la raccolta dell'acqua della piggia, la raccolgo nei serbatoi, poi la metto nel mio orto; credetemi, le piante irrigate con l'acqua piovana, danno dei frutti e dei legumi, dolcissimi, hanno un sapore buonissimo. :food:
Ho notato che da quando metto l'acqua della pioggia, le piante si ammalano di meno, anche se a volte si bagnano le foglie non succede niente.
La uso anche per le piante dei fiori, sono bellissimi. :flower:
Perchè non provare, tanto l'acqua si può raccogliere con molta facilità, con pochi mezzi.
Cioa Salvatore :Saluto:
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
nicolo ha scritto:
L'acqua del rubinetto ha durezza temporanea di circa 31 mg/l !!!
Non so che sistema di misurazione hai usato ( gradi francesi?). io, per misurare la durezza temporanea dell'acqua (Kh) uso i gradi tedeschi che si avvalgono di una scala diversa, per cui posso solo immaginare il grado di alcalinità della tua acqua.
In sostanza se il PH si modifica in funzione della durezza carbonatica dell'acqua, e' vero anche il contrario?
Se noi aggiungiamo dell'acido organico (acetico,citrico ecc),ad un'acqua di partenza calcarea ( Kh elevato) avremo solo un temporaneo abbassamento del ph poichè l'elevato potere tampone dell'acqua ricca di calcare riporterà inesorabilmente il ph verso i valori di partenza. Morale:la soluzione che dai alle tue piante alla fine avrà il ph di partenza, con conseguente presenza di calcio.
Se non vuoi usare acqua osmosi, ne acqua piovana, allora l'unico sistema per cercare di eliminare più calcare possibile dalla tua acqua resta quello della bollitura:
bollendo l'acqua per circa 30 min. perderai circa il 50% del calcio presente , solo quello legato ai carbonati, ma non quello legato ad altri composti che fanno parte della durezza permanete dell'acqua e che non si eliminano con la bollitura.
 

celeste

Giardinauta Senior
ALBICOCCO ha scritto:
Buonasera a tutti.
Vorrei dare un piccolo consiglio, spesso noi ignoriamo la natura, che ci offre tutto.
Per l'irrigazione di certe piante, perchè non sfruttare l'acqua piovana? :slow:

Per me, forse è naturale parlare di questo, perchè dove abito io, l'acqua è molto preziosa e quindi faccio la raccolta dell'acqua della piggia, la raccolgo nei serbatoi, poi la metto nel mio orto; credetemi, le piante irrigate con l'acqua piovana, danno dei frutti e dei legumi, dolcissimi, hanno un sapore buonissimo. :food:
Ho notato che da quando metto l'acqua della pioggia, le piante si ammalano di meno, anche se a volte si bagnano le foglie non succede niente.
La uso anche per le piante dei fiori, sono bellissimi. :flower:
Perchè non provare, tanto l'acqua si può raccogliere con molta facilità, con pochi mezzi.
Cioa Salvatore :Saluto:
Certamente hai ragione ma ci sono situazioni molto diverse dalla tua. Per chi vive in città, con solo balconi o al massimo un terrazzo non è possibile fare grandi scorte, al massimo 5/10 litri, che naturalmente finiscono subito.
 
P

Piera1

Guest
Claudio, ho provato l'anno scorso a testare l'acqua con i kit per acquario e il ph era vicino a 9, non capisco però se questo valore è alto o basso per le piante, per l'acquario tropicale di mia figlia sì.
 
N

nicolo

Guest
Echinodorus ha scritto:
Non so che sistema di misurazione hai usato ( gradi francesi?). io, per misurare la durezza temporanea dell'acqua (Kh) uso i gradi tedeschi che si avvalgono di una scala diversa, per cui posso solo immaginare il grado di alcalinità della tua acqua.
Se noi aggiungiamo dell'acido organico (acetico,citrico ecc),ad un'acqua di partenza calcarea ( Kh elevato) avremo solo un temporaneo abbassamento del ph poichè l'elevato potere tampone dell'acqua ricca di calcare riporterà inesorabilmente il ph verso i valori di partenza. Morale:la soluzione che dai alle tue piante alla fine avrà il ph di partenza, con conseguente presenza di calcio.
Se non vuoi usare acqua osmosi, ne acqua piovana, allora l'unico sistema per cercare di eliminare più calcare possibile dalla tua acqua resta quello della bollitura:
bollendo l'acqua per circa 30 min. perderai circa il 50% del calcio presente , solo quello legato ai carbonati, ma non quello legato ad altri composti che fanno parte della durezza permanete dell'acqua e che non si eliminano con la bollitura.
Ciao e grazie,
ho usato un kit con queste caratteristiche:
HI3812 Kit chimico per la determinazione della durezza dell'acqua

Per durezza dell'acqua si intende una misura quantitativa della concentrazione di ioni calcio e magnesio. È anche noto che altri tipi di ioni quali ferro, zinco e manganese, contribuiscono in misura minore alla durezza dell'acqua. La misura ed il conseguente controllo della durezza dell'acqua è fondamentale per evitare la corrosione delle tubazioni.
Il test kit HI 3812 determina accuratamente la durezza dell’acqua per mezzo di una titolazione.


Caratteristiche

parametro misurato durezza dell'acqua
scala da 0 a 30 mg/l; da 0 a 300 mg/l
risoluzione 0.3 mg/l; 3 mg/l
tecnica di analisi titolazione
metodo chimico EDTA
numero di test 100 circa

In citta' la raccolta dell'acqua piovana e' improbabile. Non c'e' quindi ,da quello che leggo nei vari interventi, nessuna possibilita' di ridurre la durezza con metodi chimici. Faro' un tentativo con acqua demineralizzata e acqua del rubinetto i rapporti diversi fino a trovare un Ph accettabile.
Saluti,
Nicolo'
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
Ciao, Nicolò
nicolo ha scritto:
Faro' un tentativo con acqua demineralizzata e acqua del rubinetto i rapporti diversi fino a trovare un Ph accettabile.
E' l'unico sistema efficace, io lo uso per gli acquari che possiedo quando mi trovo senza i sali da aggiungere all'acqua osmosi pura.
 

california

Florello Senior
Echinodorus ha scritto:
Ciao, Nicolò
E' l'unico sistema efficace, io lo uso per gli acquari che possiedo quando mi trovo senza i sali da aggiungere all'acqua osmosi pura.

il nick echinodorus mi diceva qualcosa..certo che qui in giardinaggio.it siamo tanti gli acquariofili..
 

elleboro

Florello
per cortesia, un esperto può fare una sintesi degli espedienti possibili in una casa normale per rendere l'acqua dura più godibile da parte delle acidofile?

aceto....

bollitura

ecc. ecc..
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
elleboro ha scritto:
per cortesia, un esperto può fare una sintesi degli espedienti possibili in una casa normale per rendere l'acqua dura più godibile da parte delle acidofile?

aceto....

bollitura

ecc. ecc..
Io non mi reputo un esperto, però posso dirti cosa ne penso! A mio parere, se non si può, o non si vuole usare acqua demineralizzata ( osmosi, piovana) miscelata all'acqua del rubinetto ( che per me rimane il sistema migliore), l'unico sitema "casalingo" che si può utilizzare per rendere l'acqua dura " più accettabile" per le acidofile, rimane il sistema della bollitura. In questo modo almeno si è sicuri che il calcio e il magnesio ( quello legato al carbonio) se ne andrà, mentre ci rimarrà solo quello legato ad altri componeti che non si eliminano con l'ebollizione. In fatti il ph di partenza dell'acqua non ha molto importanza, quello che conta è la durezza carbonatica ( che se va con la bollitura) e la durezza permanente che non se ne va con la bollitura. L'uso di acidi come aceto, limone, ecc., che sono acidi organici, non sortirebbero l'effetto voluto, essendo acidi deboli ed allora bisognerebbe usare acidi inorgarci, più forti, non facili da trovare e che bisognerebbe dosare e manipolare con attenzione, conoscendo perfettamente le caratteristiche di partenza della nostra acqua.
 

elleboro

Florello
poichè bollire l'acqua per mezzora è improponibile, allora l'unica cosa rimane preparare l'innaffiatoio il giorno prima per farle perdere il cloro.

Non per le acidofile, ma per tutte, se ho ben capito.

Giusto?
grazie mille
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
elleboro ha scritto:
poichè bollire l'acqua per mezzora è improponibile, allora l'unica cosa rimane preparare l'innaffiatoio il giorno prima per farle perdere il cloro.

Non per le acidofile, ma per tutte, se ho ben capito.

Giusto?
grazie mille
Qui da me l'acqua è molto "calcarea"; non l'ho mai misurata, però posso dirti che dopo una sola estate di annaffiature percolate sul terrazzo in cotto sono rimaste delle incrostazioni bianche sul pavimento stesso... :squint:
Anche io non ho voglia/tempo/spazio per conservare acqua bollita o da osmosi (senza contare che non saprei dove andare a prenderla) o demineralizzata; ho raggiunto un buon compromesso curando molto la preparazione del terreno delle acidofile (le ho tutte in vaso) mischiando al terriccio apposito della corteccia e aghi di pino (che uso anche come pacciamatura), che decomponendosi lentamente forniscono del nutrimento e soprattutto contribuiscono a tenere basso il pH.
Dopo questo, per annaffiare uso SOLO acqua ripostata un giorno, curando di eliminare la fondata (anche se il calcare precipitato è pochissimo). Dalla primavera all'autunno somministro una volta al mese circa del ferro chelato anche se non si presentano segni di clorosi e due o tre volte all'anno del concime specifico per acidofile. Camelie, ortensie e azalee se la passano alla grande... ;) Per la cronaca, da qualche giorno sto sperimentando anche il "metodo Piera1" cioè la bustina di the nell'annaffiatoio, ma ancora non posso dire se vedo miglioramenti.
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
Sicuramente il sistema della bollitura o della miscelazione con acqua demineralizzata è decisamente laborioso e piuttosto scomodo, lo ammetto, per cui penso che ciò che suggerisce Elebar:love_4: : curare molto il substrato di cultura ( lo faccio anch'io con le azalee in piena terra per ovvi motivi) possa essere una buona soluzione.
Mi permetto di aggiungere che nel caso della cultura in vaso, per mantenere basso il ph, ogni anno si potrebbe anche rinnovare parzialmente il terriccio con " torba bionda di sfagno" pura, cioè non concimata e che possiede ph da 3.5 a 5. Se poi si vuole proprio" strafare" si potrebbe aggiungere al terriccio della " terra Kanuma", un'argilla specifica per bonsai di acidofile, che è un ottimo drenante a ph 5 e rilascia sostanze utili alle piante.
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
per Nicolò

Premetto che ciò che esporrò potrà sembrare a molti di Voi piuttosto "barboso" ed anche "OT", ma per poter rispondere a Nicolò nel miglior modo possibile ( sempre secondo le mie capacità e conoscenze) dovrò purtroppo "tirare in ballo" un pò di chimica:
Spero mi perdonerete!!!!!:embarrass

nicolo ha scritto:
ho usato un kit con queste caratteristiche:
HI3812 Kit
nei tuoi post ti riferisci alla durezza carbonatica ma hai acquistato un kit per la misurazione della durezza totale. Quello che si riferisce alla durezza carbonatica, detta anche temporanea oppure alcalinità è il HI3811!
Ciò che influenza il ph è principalmente legato alla durezza carbonatica ( Ca e Mg legato all'acido carbonico).
Quasi sempre acque con una elevata durezza totale sono accompagnate anche da una elevata durezza carbonatica, come penso sia il tuo caso.

Faro' un tentativo con acqua demineralizzata e acqua del rubinetto i rapporti diversi fino a trovare un Ph accettabile.
Non riuscirai mai ad abbassare di molto il ph in questo modo, poichè il "forte potere tampone" (capacità di opporsi a variazioni di ph) dell'acqua di partenza riporterà il ph ai valori iniziali. Inoltre l'acqua osmosi ha ph che si avvicina alla neutralità o solo leggermente acido ( 6/7).
Non ha importanza abbassare il ph, ma ne ha diminuire la durezza carbonatica e rendere la tua acqua più dolce ( penso che il kit di misurazione contenga valori di riferimento). Quest'acqua così trattata, entrando in circolazione nel terreno, ne assumerà quasi lo stesso ph.
Questo avviene perchè nel terreno è presente dell'acido carbonico (dovuto a batteri, respirazione radicale ecc), che pur essendo un acido debole, potrà influenzare il ph della tua acqua trattata che ormai ha perso il suo " forte potere tampone".
Così non avrai aumenti di ph nel terreno.
Diverso è il caso in cui si usa acqua calcarea ( forte potere tampone): qui l'acido carbonico non riuscirà ad acidificare l'acqua ( farle diminuire il ph) e si avrà aumento di ph nel substrato.
In questo ultimo caso l'unico modo per cercare di contrastare l'aumento di ph è quello di usare substrati acidificanti ( torba bionda di sfagno, corteccia di pino o abete, aghi di pino, terra Kanuma)
Ho finito!!!!!!
grazie a tutti per la pazienza!:sleep2:
 
Ultima modifica:
A

angy_d77

Guest
Concordo pienamente sull'utilizzo degli aghi di pino...io li ho aggiunti come pacciamatura per inacidire il terreno intorno alle gardenie...i risultati sono soddisfacenti considerando il fatto che l'acqua della mia zona è supercalcarea!!!
x Echinodorus e California:anche io sono acquariofila...l'acqua per l'acquario la tratto coi prodotti TETRA eh eh eh...gli aghi di pino non li posso aggiungere al filtro ;-)


Angy.
 
P

palma

Guest
Ciao a tutti spero che con questa mia trovata non faccia scandalizzare qualcuno, ma mi chiedevo....
se la soluzione migliore è quella dell'acqua bollita per almeno mezz'ora, secondo voi è proponibile usare l'acqua di bollitura della pasta, oppure l'amido potrebbe creare problemi alle acidofile?
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
L'amido non saprei; di sicuro i problemi li provocherebbe il sale! :storto: Casomai puoi utilizzare l'acqua in cui lessi la verdura, se non è salata. :rolleyes:
 
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