Ci sono forse tre famiglie di aceri, detta grossolanamente: quelli americani-canadesi, belli grandi (Acer saccarinum, Acer negundo Flamingo, et similia) che diventano infuocati d'autunno, quelli giapponesi, belli piccoli (Acer palmatum et similia), che anche hanno splendide colorazioni nelle diverse stagioni, ma tutti diventano rossi d'autunno, quelli europei, belli grandi (Acer pseudoplatanus, Acer campestre, et similia), che d'autunno diventano belli gialli, neanche un'ombra di rossore!
In giardino noi tutti abbiamo quelli giapponesi, che vogliono terreno umifero fresco, subacido (come le ortensie comuni), e sopportano il sole solo se hanno il piede molto umido. Io ho un Acer palmatum Bloodgood, e nonostante due mesi di siccità e molto sole tutto il giorno sulla chioma, vive benissimo, perche ha il metro inferiore (parlo del tronco) tutto all'ombra e un terreno molto umido, quello adatto alle ortensie, che lo circondano.
Però ci sono altri tipi di bellissimi aceri giapponesi che sono più delicati di questo mio, dipende anche dalla varietà, fatte salve tutte le altre condizioni. Se tenete conto che da me c'è anche la bora, direi che le condizioni al piede sono più importanti sia della quantità di sole che della quantità di vento - almeno per il Bloodgood!
Il mio vivaista, anni fa, alle mie rimostranze che le colorazioni non tenevano d'estate, tornavano cioè verdi, mi disse che ci sono in commercio molti 'Acer palmatum' da seme, e che quindi non sono stabili. Insomma ti vendono per A.p. atropurpureum un Acer palmatum da seme (o bastardo), come diceva il vivaista di Teo.
Se l'acero della nostra amica Sveglia ha la Tracheomicosi, per verificarlo basta tagliare un ramo subito sotto l'area necrotica: se la sezione del ramo mostra un circoletto scuro al centro, significa che il canale (trachea) della linfa è ostruito. In questi casi io consiglio, se la pianta è piccola, di buttare via tutto, di disinfestare il terreno e non piantarci la stessa pianta (in questo caso un acero) per almeno un anno.
Saluti, Mariangela