Vengo da una famiglia dove si sono sempre accuditi gli anziani e con notevole fatica e senza risparmio di forze, anzi...
Come dice Kiwoncello ed anche altri, non è un letto di rose...Ma nemmeno crescere i figli lo è e molti di questi anziani che oggi sono pedanti, egoisti, egocentrici e regrediti all'infanzia, si sono presi cura dei loro figli in tutto e per tutto.
Da genitori, riuscite a ricordare le notti bianche? Le preoccupazioni? Le malattie? Gli incidenti? Insomma tutte quelle cose che in modo pesante "allietano" la carriera genitoriale.
Per non parlare poi del fatto, che questi "amabili" vecchietti, non hanno cresciuto i figli con i sacrifici che facciamo noi oggi, ma con ben altre condizioni: la guerra, la fame, le malattie, un lavoro agricolo che poteva essere messo a repentaglio da una quelunque infame stagione...
Forse anche noi dobbiamo qualcosa a loro. E' nel gioco delle parti, è un tacito accordo che si stipula nel corso di una vita, è un patto affettivo e responsabile che si deve affrontare, anche se è faticoso, oneroso in termini di impegno, è una sorta di intimo debito a cui è giusto far fronte.
Sulle case di riposo, vorrei quotare Bruna e stendere una trapunta pietosa.
Sono pochi quegli anziani che scelgono di andarci e quasi sempre lo fanno per non gravare sui figli, ma nella stragrande maggioranza dei casi, è una perdita senza confini dei pochi anni di vita che rimangono.
Uno strappo che non si sana più in un anziano, quello della perdita della propria casa, dei propri affetti e soprattutto, dei propri ricordi.
Tutt'al più, rimane sempre la possibilità dei badanti, che pur avendo dei costi (ma anche le case di riposo li hanno, eccome se li hanno) consentono, quando un anziano non è in condizioni di salute serie, di mantenere la propria identità.
Ho sempre detto serenamente a mio marito che, a differenza di quanto i miei suoceri hanno fatto con noi, MAI passerò i miei anni a ricattare moralmente le mie figlie per avere garantita la vecchiaia, dato che non ho messo al mondo queste due persone sperando in loro come ai LLoyds di Londra o come alla Mutua, ma che se dovesse capitarmi di finire in casa di riposo, forse da me stessa provvederò a come semplificare le cose...e non sto esagerando. Ho il terrore di finire parcheggiata in uno di quei posti orrendi e orripilanti che sono le case di riposo e non ci andrò. Questo è sicuro.
Comunque, al di là di tutto, il pensiero di Walnut, rimane un pensiero dolce e struggente.
Quando leggo che ritrova i suoi nonni in giardino, nell'amore che gli hanno lasciato, trovo una testimonianza di amore veramente toccante.
A me purtroppo succede di ritrovarci mio padre, per cui abbiamo affrontato 6 lunghi anni di malattia, in cui TUTTI ci siamo prodigati, tutti abbiamo fatto i salti mortali per dargli le cose di cui aveva bisogno, sacrificando, lavoro, figli e mariti, amici e vita sociale, ma di cui non rimpiango nulla.