Si, capisco il tuo discorso.
Secondo me, il problema è legato unicamente all'efficienza organizzativa.
Esistono università in città con sette mila abitanti. Il problema dell'Italia non sono i 60 milioni di abitanti ma l'enorme numero di dipartimenti universitari sparsi su tutto il territorio. Se si consolidassere i dipartimenti in maniera intelligente, ci sarebbero abbastanza soldi da pagare l'alloggio a tutti gli studenti fuori sede, magari premiando i meritevoli.
Poi, considerando che la percentuale di laureati in Italia è minore della metà di quella danese, significa che ogni laureato italiano impegna, proporzionalmente, una quota contributiva pari alla metà di quanto lo faccia uno studente danese. Quindi, già in queste condizioni, il sistema italiano costa meno di quello danese.
Poi c'è da dire che l'Italia spende il 4.7% del PIL per l'istruzione, contro l'8.5% della Danimarca.