La Cena di Paolo Veronese
Dipinta per l'antico refettorio dei frati nel 1572, costituisce una delle più insigni composizioni del Veronese. La tela rappresenta l'episodio della vita di S. Gregorio Magno, quando Gesù, a premiare la carità del pontefice che era solito ospitare quotidianamente 12 poveri, si aggiunse a loro in veste di pellegrino, svelando durante il pranzo la sua divina persona nell'atto di scoperchiare la coppa.
Nella battaglia del 10 giugno 1848, per la difesa di Vicenza, la tela venne ridotta in 32 pezzi dai soldati austriaci. Restaurata a Venezia a spese dell'imperatore Francesco Giuseppe venne ricollocata al suo posto il 21 aprile 1858. La 'Cena di San Gregorio Magno' (m. 8,78 X 4,47) venne composta 'in loco', per il refettorio dei frati, che era lasala che accoglie oggi la preziosa tela.
Nel libro delle Spese del convento, alla data 29 aprile 1572 si legge: 'Item spesi troni seicento nel
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Dipinta per l'antico refettorio dei frati nel 1572, costituisce una delle più insigni composizioni del Veronese. La tela rappresenta l'episodio della vita di S. Gregorio Magno, quando Gesù, a premiare la carità del pontefice che era solito ospitare quotidianamente 12 poveri, si aggiunse a loro in veste di pellegrino, svelando durante il pranzo la sua divina persona nell'atto di scoperchiare la coppa.
Nella battaglia del 10 giugno 1848, per la difesa di Vicenza, la tela venne ridotta in 32 pezzi dai soldati austriaci. Restaurata a Venezia a spese dell'imperatore Francesco Giuseppe venne ricollocata al suo posto il 21 aprile 1858. La 'Cena di San Gregorio Magno' (m. 8,78 X 4,47) venne composta 'in loco', per il refettorio dei frati, che era lasala che accoglie oggi la preziosa tela.
Nel libro delle Spese del convento, alla data 29 aprile 1572 si legge: 'Item spesi troni seicento nel
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