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Consigli semi-idroponica

Keira

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti, avevo precedentemente postato un messaggio in una discussione, ma era tra l'altro un messaggio troppo lungo e non riesco nemmeno a eliminarlo..
Ad ogni modo, chiedo subito scusa se questa discussione è inutile (qualche moderatore può eliminarla in tal caso?).
Volevo delle delucidazioni sul metodo di semi-idrocoltura... La "utilizzo" da un paio d'anni. Le mie perplessità maggiori sono principalmente su:
- Concimazione. Io utilizzo da quando sto in semi idroponica il semplice concime liquido diluito però 1:4 che do più o meno ogni 15 giorni (durante la ripresa vegetativa)... A tal riguardo vorrei sapere se qualcuno ha usato/usa la concimazione fogliare anziché quella per via radicale. Volevo sapere di qualche esperienza e consiglio (sopratutto sulla diluizione, perché ho sempre l'impressione che una diluizione così spinta di un concime già non idoneo all'idro potrebbe essere del tutto inutile..).
Tra l'altro ho acquistato pochi giorni fa un concime della cifo idrosolubile che può essere somministrato anche per via fogliare. Ho fatto un esperimento usandolo in questo modo su due Spatifillum, nelle dosi da etichetta, e al momento non hanno dato segni di stress... ma non mi convince! Ho sempre paura di far del male alle mie piantine...
- Su qualche discussione ho letto che molte persone dicono che l'argilla, a lungo andare, può portare a problemi di "saturazione" di sali e quindi potenzialmente uccidere o quanto meno stressare... Questo "periodo" quanto dovrebbe essere? Io ho una quindicina di piante in argilla da un paio d'anni.. crescono molto lentamente (e questo mi è sempre sembrato un problema di concimazione..) però ho il timore che possano andare incontro velocemente a questo problema di sali sull'argilla.. Tra l'altro se si potesse utilizzare sempre e solo la concimazioen fogliare si potrebbe baypassare questo problema?
Grazie a tutti, e in ogni caso, piacere di conoscervi :)
 

Keira

Aspirante Giardinauta
Aggiorno questa discussione in caso possa tornare utile a qualcuno, e anche per "completezza" e sentirmi meno in colpa di aver aperto una discussione a vuoto!
Avevo acquistato (come citato sopra) un concime solubile della cifo, nello specifico quello per siepi e piante verdi (in formato microgranulare, nkp 30-12-9), provandolo solo per somministrazione fogliare su due spatifillum.
Gli spatifillum non si sono mossi granché, non ho notato nuova crescita in queste due settimane (nonostante ora si trovino su un balcone esposto a nord, ma sicuramente più luminoso di dove sono stati fin'ora).
Inoltre, ho usato lo stesso concime ma somministrandolo per via radicale (quindi semplicemente rabboccando le mie piante in sh con acqua e concime) su tutte le altre piantine... risultato sorprendente, considerando che l'ho somministrato solo i giorni 23 e 30 maggio:
- La dieffenbachia ha messo due foglie in due settimane, completamente srotolate e turgide.
- La monstera ha emesso una nuova foglia
- Syngonium e anthurium numerose foglioline
- Calathea varie, stanno mettendo dalle 3 alle 5 nuove foglioline partendo dalla base
L'effetto che più mi ha sorpreso è stato sulla dieffenbachia e sulla monstera, piante che l'estate scorsa erano cresciute poco o niente.
Credo quindi, a questo punto, che il concime che utilizzavo prima non fosse granché, e che in generale forse è meglio un concime in microgranuli solubile rispetto a un liquido.
Ulteriore esperimento lo farò somministrando il concime in questione per via radicale sugli spatifillum, anziché per via fogliare.
 

sasiks

Giardinauta
Da quel che ho letto in giro, la cifo fa un po' la furbetta sulla storia dei concimi fogliari: su tutte le confezioni scrivono che può essere utilizzato direttamente sulle foglie ma omettono di dire che molte sostanze non possono essere assimilate attraverso le foglie (potassio mi pare). I prodotti a uso fogliare devono essere a uso "esclusivamente" fogliare, probabilmente per i chelanti presenti.
E sempre per il discorso chelanti, il concime classico non dovrebbe essere utilizzato in idroponica perché in sola acqua reagisce in modo diverso.
 

sasiks

Giardinauta
- Su qualche discussione ho letto che molte persone dicono che l'argilla, a lungo andare, può portare a problemi di "saturazione" di sali e quindi potenzialmente uccidere o quanto meno stressare... Questo "periodo" quanto dovrebbe essere? Io ho una quindicina di piante in argilla da un paio d'anni.. crescono molto lentamente (e questo mi è sempre sembrato un problema di concimazione..) però ho il timore che possano andare incontro velocemente a questo problema di sali sull'argilla.. Tra l'altro se si potesse utilizzare sempre e solo la concimazioen fogliare si potrebbe baypassare questo problema?
Grazie a tutti, e in ogni caso, piacere di conoscervi :)
Ciao, i fattori in gioco sono tanti:
- l'acqua che usi per innaffiare: se usi acqua molto "calcarea" (sarebbe preferibile misurare la conduttività per avere un riferimento) l'accumulo di sali sarà ovviamente più rapido danneggiando le radici anche nel giro di un anno
- il tipo di pianta: le acidofile poco si prestano a questo tipo di coltivazione, perché in sola argilla da una parte hai l'accumulo di sali e dall'altra manca totalmente qualcosa che possa acidificare il terreno (es bark nelle orchidee)
- la fertilizzazione, che ovviamente incide sulla durezza dell'acqua

Da quel che so l'unico modo per ovviare al problema è lavare periodicamente il substrato (letteralmente lasciare il vaso per qualche minuto sotto l'acqua corrente) per ripulire la superficie dell'argilla. Quanto spesso farlo dipende dai fattori di cui sopra.

Personalmente uso l'argilla espansa per fare radicare talee particolari (sono riuscita a recuperare una monstera variegata e ora sto provando con un anthurium), ma non sono per niente tentata dall'uso sul lungo termine :rolleyes:
 

Keira

Aspirante Giardinauta
Ciao sasiks, grazie per la risposta! Avevo letto riguardo la conduttività e il pH del substrato, ma non essendo una che ne capisce chissà quanto, ho incentrato le mie attenzioni su consigli pratici dati da chi (con queste conoscenze o meno) utilizza questo tipo di coltivazione.
Mi fa piacere aver ricevuto conferma sul fatto che, effettivamente, lavare periodicamente il substrato qualche sorta di vantaggio la può dare, e lo faccio regolarmente da sempre..
Non ci resta che aspettare e vedere se col tempo si riscontrano effettivamente problematiche legate all'argilla!
Ma vorrei chiederti come mai non sei tentata? Se è una questione di paura, io ho due anthurium e una monstera in sh... e non mi danno alcun tipo di problema, anzi, insieme al pothos sono tra le piante che non hanno mai manifestato nemmeno un minimo accenno di sofferenza..
 

sasiks

Giardinauta
Ma vorrei chiederti come mai non sei tentata? Se è una questione di paura, io ho due anthurium e una monstera in sh... e non mi danno alcun tipo di problema, anzi, insieme al pothos sono tra le piante che non hanno mai manifestato nemmeno un minimo accenno di sofferenza..
Semplicemente non vedo il vantaggio (se non durante le ferie estive in cui, pur lasciando le chiavi di casa a qualcuno, non si rischia di ritrovare le piante annegate :unsure:)
Tra gli svantaggi trovo:
- dover cambiare tutti i fertilizzanti per comprarne di opportuni per l'idroponica
- dover cambiare tutti i vasi/sottovasi
- usare più spesso l'acqua di osmosi (ho poca pressione in casa e ci metto ore per farla, con tutti gli sprechi del caso) visto che l'argilla di suo rilascia
- spazio: l'argilla espansa occupa molto più spazio nel vaso perché le radici possono solo crescerci intorno. Quindi a parità di apparato radicale, le piante richiedono vasi molto più grandi. Diciamo che se faccio il cambio rischio seriamente di essere buttata fuori di casa :sgrunt:

In generale ho troppe piante per pensare di passare all'argilla senza spendere un botto, ma ne ho comunque poche per non avere il tempo di innaffiarle.


Ovviamente, visto che stai sperimentando questa tecnica, mi farebbe piacere avere aggiornamenti :V
 

Keira

Aspirante Giardinauta
Ah, ho capito! Beh, devo dirti che io non sono per niente così attenta ahah In realtà, appunto, utilizzo il banalissimo metodo della semi- idroponica "casalinga" (termine vago e carine per dire che non mi occupo di praticamente nulla!). Semplicemente ho comprato dell'argilla in sacchi, uso acqua del rubinetto (non è troppo dura, ma in ogni caso di solito riempio una tanica di qualche litro e la lascio tutta la notte ferma col tappo aperto per far sedimentare un po'), come ho scritto in questo post sto usando il concime granulare della cifo e mi trovo benissimo (e prima di questo, utilizzavo il semplice concime liquido)...
Magari alla lunga avrò dei problemi, o forse mi andrà bene come qualcuno che ha scirtto in questo forum di avere piante in questo metodo da anni e anni.. Forse è per questo che la reputo una cosa così facile, non faccio praticamente niente come si dovrebbe in letteratura ahah
Per quanto riguarda i vasi, io ho utilizzato i vasi dove si trovavano le piante appena acquistate oppure li compravo a poco, e poi li pulivo per bene per riutilizzarli; acquistavo coprivasi della dimensione giusta... Per lo più sono dell'ikea (ce ne sono alcuni molto economici) ma ho trovato qualcosa anche in supermercati o negozi di cinesi..

Aggiornerò la discussione con tutti i miei esperimenti allora :)
 
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Keira

Aspirante Giardinauta
RiSalve! Qualcuno sa dirmi che tipo di tutore potrei usare in semi idroponica? Avevo pensato di comprare i pali muschiati, ma un'amica mi ha messo il tarlo in testa della muffa dato che si troveranno parzialmente immersi in acqua dalla base... Scusate l'ignoranza, ma vanno bene lo stesso? Sarebbe meglio se usassi dei semplici pali di plastica senza muschio o altro? (qui l'unico dubbio è che il palo muschiato in teoria dovrebbe trattenere l'acqua, se viene bagnato, e quindi creare un ambiente bagnato-umido favorevole per lo sviluppo delle radici aeree... se lo faccio di plastica, ha una mera funzione di supporto. Che poi.... sarebbe un male?)
Grazie in anticipo!
 

sasiks

Giardinauta
Ciao,
Di pali muschiati esistono vari modelli e alcuni hanno la base più "scoperta" di altri
Prova a prenderne uno più plasticoso alla base.
Dell'umidità non mi preoccuperei più di tanto.
Tanti se li fanno in casa usando lo sfagno (trattiene ancora più umidità) e non leggo di problemi in giro.

Il problema al massimo è "fissarlo"
Sono abbastanza pesanti e l'argilla potrebbe non reggerne il peso
 
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