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Bolla del Pesco - zero produzione

mik88

Aspirante Giardinauta
ho un pesco di 5 anni, alto 2.5metri. la stagione scorsa ha fatto zero produzione di frutti. subito dopo i fiori ha iniziato a presentare la bolla sulle foglie, i frutti sono cresciuti poco e verso metà maturazione li ha fatti cadere tutti.

avete delle soluzioni efficaci e che avete già sperimentato per prevenire questo tipo di problema?
grazie
 

Charles_b

Aspirante Giardinauta
Quest'inverno il pesco va spennellato con poltiglia bordolese o altri antifungini adatti. Il pennello va dato soprattutto nei buchi del tronco e dei rami, alle biforcazioni dei rami e alla base del tronco. Eliminare tutte le foglie cadute da sotto l'albero e bruciarle nella stufa o comunque eliminarle. Si dovrebbero vedere dei bei miglioramenti. Poi il trattamento andrà ripetuto in modo più lieve tutti gli inverni. Io sui miei peschi procedo a metà Gennaio, quando ho tempo e se non nevica, il tutto va fatto con ampio margine di tolleranza di tempo, quando l'albero non si è ancora svegliato. Così mi ha insegnato il nonno.

Charles
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Per la bolla:
un trattamento al bruno a metà novembre irrorando l'albero in modo abbondante con verderame che ha lo scopo di disinfettare i punti di abscissione delle foglie non ben suberificati.
Le foglie cadute si eliminano e si bruciano.
Si ripete il trattamento con verderame a febbraio alla rottura delle gemme.
Dopo la fioritura a petali caduti, irrorare con DODINA. Ripetere il trattamento dopo 20 gg se persistono le condizioni buone per la bolla (alta umidità, T minima minore di 15°C, piogge persistenti).
Di norma, agendo così, controlli la bolla in modo efficace.
Eliminare in qualsiasi periodo dell'anno:
i rametti secchi
i rametti in cancrena
le mummie cioè i frutti secchi rimasti in pianta e le foglie secche che non cadono da sole.
In estate subito dopo la raccolta: effettuare una potatura leggera volta a:
eliminare i rami che hanno fruttificato
eliminare i succhioni troppo vigorosi
arieggiare i punti troppo folti per esporre al sole i rami dell'anno che lignificheranno al sole di settembre.
Allevare la pianta a vaso alto con impalcatura ad almeno 100 cm da terra perchè l'umidità stagna in basso.
 

Mida

Aspirante Giardinauta
Per la bolla:
un trattamento al bruno a metà novembre irrorando l'albero in modo abbondante con verderame che ha lo scopo di disinfettare i punti di abscissione delle foglie non ben suberificati.
Le foglie cadute si eliminano e si bruciano.
Si ripete il trattamento con verderame a febbraio alla rottura delle gemme.
Dopo la fioritura a petali caduti, irrorare con DODINA. Ripetere il trattamento dopo 20 gg se persistono le condizioni buone per la bolla (alta umidità, T minima minore di 15°C, piogge persistenti).
Di norma, agendo così, controlli la bolla in modo efficace.
Eliminare in qualsiasi periodo dell'anno:
i rametti secchi
i rametti in cancrena
le mummie cioè i frutti secchi rimasti in pianta e le foglie secche che non cadono da sole.
In estate subito dopo la raccolta: effettuare una potatura leggera volta a:
eliminare i rami che hanno fruttificato
eliminare i succhioni troppo vigorosi
arieggiare i punti troppo folti per esporre al sole i rami dell'anno che lignificheranno al sole di settembre.
Allevare la pianta a vaso alto con impalcatura ad almeno 100 cm da terra perchè l'umidità stagna in basso.
Grazie! Ho fatto piantare due peschi (li chiamano tabacchiera)e li ho annaffiati durante la lunghissima, torrida estate. Adesso, in caso di "bolla" saprei cosa fare, qualche anno fa ne ho perso uno così, una pena! Vorrei, se posso, chiederti perché nel sito, ma anche in molti testi (testi non specifici!) che consulto, non si parla quasi mai delle radici degli alberi. Purtroppo, nel mio giardino si è dovuto abbattere un albero di caki meraviglioso, donava frutti spettacolari, sia per le dimensioni che per la polpa squisita, per non parlare del colore delle foglie in autunno! Ma le radici avevano spaccato la cisterna ed avevano invaso il terreno spingendosi per parecchi metri. Non è stata mia la decisione, e mi sono sentita veramente disperata e impotente mentre lo tagliavano. Grazie ancora...scusa per lo sfogo!
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Grazie! Ho fatto piantare due peschi (li chiamano tabacchiera)e li ho annaffiati durante la lunghissima, torrida estate. Adesso, in caso di "bolla" saprei cosa fare, qualche anno fa ne ho perso uno così, una pena! Vorrei, se posso, chiederti perché nel sito, ma anche in molti testi (testi non specifici!) che consulto, non si parla quasi mai delle radici degli alberi. Purtroppo, nel mio giardino si è dovuto abbattere un albero di caki meraviglioso, donava frutti spettacolari, sia per le dimensioni che per la polpa squisita, per non parlare del colore delle foglie in autunno! Ma le radici avevano spaccato la cisterna ed avevano invaso il terreno spingendosi per parecchi metri. Non è stata mia la decisione, e mi sono sentita veramente disperata e impotente mentre lo tagliavano. Grazie ancora...scusa per lo sfogo!
Mi hai fatto una bella domanda.
Risposta: non lo so.
Forse, perchè le radici "non si vedono".
Apro un thread specifico sul tema, con il poco che so.
 

Charles_b

Aspirante Giardinauta
Io non ho mai creduto alle radici che spaccano qualcosa... A Borgo Val di Taro c'è un vecchio muro di mattoni, accanto al quale crescono platani napoleonici. periodicamente qualcuno dell'opposizione lancia una mozione di abbattimento perché minacciano il muro, ma il muro è ancora l', ed anche i platani...

Charles
 

Mida

Aspirante Giardinauta
Mi piace immaginare questi gloriosi, vecchi platani discorrere di antiche battaglie e campagne militari, con i muri ancora in piedi: un patto di non belligeranza insomma! Ti assicuro però che non si tratta di una leggenda metropolitana, la cisterna è proprio la nostra! Gli operai hanno tirato fuori un fittissimo intrico di radici, alcune molto grosse. Ma basta guardarsi attorno, non ti è capitato di vedere marciapiedi, con i tratti di strada attorno, sollevati pericolosamente dalle radici di pini, bellissimi e fragranti, come le geniali, lungimiranti teste dei nostri amministratori! Proprio dietro casa mia sta succedendo la stessa cosa con un ficus ormai gigantesco, piantato incautamente accanto ad un'antica villetta, ha già sollevato tutto il marciapiede intorno...e continua a crescere! Comunque, mi sembrerebbe utile occuparsi anche dell'apparato radicale di una pianta, soprattutto degli alberi, in giardino ci possono essere scarichi sotto terra, alberi con radici "pervasive" e forti possono danneggiare parecchio, e poi che si fa?
 
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