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ma sono solo io che tengo alla correttezza della lingua italiana?

new dawn

Guru Giardinauta
[ma no, che non mi offendi, però devo dirti che a roma esiste un vecchio modo di dire che si usa molto con le persone intellettuali quando non si esprimono nella maniera giusta, educatamente gli diciamo..." ào ma che stai a di..ma parla come magni"...........

senza offesa naturalmente:rolleyes::Saluto:


Che significa intellettuale? Che significa "quando non si esprimono nella maniera giusta"? La maniera giusta è quella più approssimativa e meno corretta?
Scusa, Vittorio, ma perché non si deve rispettare il bisogno di alcune persone di aver cura del proprio linguaggio, definendoli quasi con scherno "intellettuali"?
Se una persona è molto ordinata a casa sua e ha cura delle proprie cose tu come la giudichi?
 
Che significa intellettuale? Che significa "quando non si esprimono nella maniera giusta"? La maniera giusta è quella più approssimativa e meno corretta?
Scusa, Vittorio, ma perché non si deve rispettare il bisogno di alcune persone di aver cura del proprio linguaggio, definendoli quasi con scherno "intellettuali"?
Se una persona è molto ordinata a casa sua e ha cura delle proprie cose tu come la giudichi?

io non sto ne definendo, ne giudicando sto solo dicendo che non sempre si deve obbligatoriamente pretendere il giusto verbo..... se si dà per scontato che si siano finiti gli studi.....l'importante secondo me non è porre i principi e le idee a lustro e lucidate per bene, l'importante è che queste siano parte integrante del concetto e che allo stesso tempo siano idee che danno un valore aggiunto....vedi come diceva qualcuno è vero che se su una presentazione di lavoro la stessa già è malsana per un forviato uso della lingua...è anche vero che io o altri miei colleghi a volte nelle riunioni operative non badiamo mai a come si espongono le idee ma ai contenuti del valore aggiunto che un buon concetto o una buona idea possono dare al gruppo.....
 
Che significa intellettuale? Che significa "quando non si esprimono nella maniera giusta"? La maniera giusta è quella più approssimativa e meno corretta?
Scusa, Vittorio, ma perché non si deve rispettare il bisogno di alcune persone di aver cura del proprio linguaggio, definendoli quasi con scherno "intellettuali"?
Se una persona è molto ordinata a casa sua e ha cura delle proprie cose tu come la giudichi?

Francese, Milady dolcissima, francese Sua Leggiadria.

:flower::love_4::flower::love_4::flower:

ecco la risposta vivente al tuo quesito new........nella sua foga intellettualistica non si è accorto che già lo avevo detto io che è francese????:lol::lol: ciao Maso bello de zio..........:lol::Saluto:
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
viviamo in una società.........

composita ,insieme a persone con l' estrema padronanza della lingua (sia scritta che parlata )vivono persone che la lingua la parlano ,più o meno bene, ma scrivono peggio e persone che non hanno avuto modo di studiare ed "imparare" decentemente
ma un pò di sereno e decente rispetto per chi parla e scrive male ma ha mantenuto e costruito la vita che noi viviamo oggi senza permettersi di studiare?
perchè "inorridire" o denigrare ,se scoccia e si fa notare di "non riuscire a leggere" se uno scrive male ?
che stiamo a fà lotta di classe ?
io rispetto tutti senza eccezioni c'è chi può o ha potuto (fortunato lui) e c'è chi invece magari è completamente ignorante (ma non stupido) che mi ha permesso di mangiare quindi tanto di cappello anche se scrive in maniera pessima
SONO SEMPRE PERSONE :flower::Saluto:
 

Vagabonda

Florello Senior
ma il mio futuro figlio guradando la televisione imparerà che il congiuntivo di andare è vadi?
ora capisco che ognuno a casa propria parla come vuole, ma in determinati contesti ..un minimo di correttezza!!
ma secondo voi va bene così e ci faccio caso solo io e altri pochi??
non è forse così importante parlare bene e correttamente?
ma perchè non torniamo tutti a scuola??

Se a scuola trovassimo degli insegnanti degni del loro ruolo, allora potrebbe essere un modo per risolvere il problema. Ma non è sempre così.
Al tuo futuro figlio fai vedere tutta la TV che vuole, se avrà delle basi solide e corrette, ottenute soprattutto dalla lettura e dallo scrivere, non nuocerà ascoltare o leggere gli strafalcioni quotidiani.
 

Mor@

Moderatrice Sez. Cactacee e Succulente
Membro dello Staff
Io la penso più o meno come te, Francoises (tra l'altro, in francese si dice Françoise, o questo nick ha un significato diverso? :eek:k07:), però soprattutto per quanto riguarda lo scritto. Nel parlato di tutti i giorni, ci può stare una parola in dialetto, o un congiuntivo sbagliato, mentre non lo tollero nello scritto, come dice anche Anitka... sarà che lavoro nel campo dell'editoria e gli errori stampati li vedo tutti e mi irritano da morire! :embarrass
Il dialetto in casa mia si parla, non stretto, certamente, ma i figli l'hanno appreso, ma quando si tratta di scrivere o di parlare di fronte ad altri, sanno benissimo anche parlare l'italiano.
Sono d'accordo con Vagabonda che leggere libri è un ottimo esercizio per apprendere l'italiano corretto e infine... spero proprio che il congiuntivo non venga abolito! :eek:k07:

PS: Vittorio, te, in questo 3d, non dovevi proprio rispondere! :lingua:
 

pa0la

Florello
In quanto fondatrice dell'indimenticata LPCMC, ribadisco la mia strenua battaglia per la difesa dell'uso corretto della lingua italiana.
E difendo strenuamente anche la conservazione dei dialetti che niente hanno a che fare con l'impoverimento del lessico.
(usare la funzione cerca se si è curiosi please, ci sono due o tre perle storiche in quel post)
 
Io la penso più o meno come te, Francoises (tra l'altro, in francese si dice Françoise, o questo nick ha un significato diverso? :eek:k07:), però soprattutto per quanto riguarda lo scritto. Nel parlato di tutti i giorni, ci può stare una parola in dialetto, o un congiuntivo sbagliato, mentre non lo tollero nello scritto, come dice anche Anitka... sarà che lavoro nel campo dell'editoria e gli errori stampati li vedo tutti e mi irritano da morire! :embarrass
Il dialetto in casa mia si parla, non stretto, certamente, ma i figli l'hanno appreso, ma quando si tratta di scrivere o di parlare di fronte ad altri, sanno benissimo anche parlare l'italiano.
Sono d'accordo con Vagabonda che leggere libri è un ottimo esercizio per apprendere l'italiano corretto e infine... spero proprio che il congiuntivo non venga abolito! :eek:k07:

PS: Vittorio, te, in questo 3d, non dovevi proprio rispondere! :lingua:

:lol:mica c'èra scritto vitato l'ingresso all'ignoranza no?????:lol::lol:


tiè bella mor@na te la dedico.........:eek:k07::eek:k07::Saluto:


Er Gatto e er Cane
Trilussa
Un Gatto soriano
diceva a un barbone:
Nun porto rispetto
nemmanco ar padrone,
perché a l'occasione
je sgraffio la mano;
ma tu che lo lecchi
te becchi le bòtte:
te mena, te sfotte,
te mette in catena
cór muso rinchiuso
e un cerchio cór bollo
sull'osso der collo.
Seconno la moda
te taja li ricci,
te spunta la coda...
che belli capricci!
Io, guarda, so' un Gatto,
so' un ladro, lo dico:
ma a me nun s'azzarda
de famme 'ste cose...-
Er Cane rispose:
Ma io...je so' amico!
 

pollice blu

Giardinauta Senior
Al giorno d'oggi ne vediamo e ne sentiamo di tutti i colori....

I ragazzi abbreviano le parole nei messaggi e sbagliano i congiuntivi..

Anche i professori ogni tanto hanno dei cali....di stile.

I giornalisti spesso fanno degli errori da matita rossa (o blu?).

Mi ricordo mio padre, tanti anni fa, che ci rincorreva con il quotidiano e faceva notare a me e a mio fratello gli erroracci presenti nella carta stampata.....

Io non ho fatto, come lui, il liceo classico e non sono ricercata nello scrivere e, tanto meno, nel parlare.

Quando butto giù due righe, però, ho l'abitudine di rileggere un paio di volte quello che ho scritto.

Lo faccio per controllare di non aver fatto errori, per verificare che quello che volevo comunicare sia comprensibile agli altri ed anche scorrevole, insomma che si legga volentieri..

Lo scrivere chiaro e corretto lo considero una forma di rispetto, per me e per chi mi legge.

Penso sia il minimo.
 

soniag78

Apprendista Florello
non volevo sparlare dei dialetti, anzi...
stavo solo puntualizzando che se insegni a parlare ad una bimba di due anni il dialetto stretto poi se lo porta dietro per tutta la vita, credo che non sappiano scindere ancora il dialetto dall'italiano.
non sono rigida, anche io parlo con una cadenza toscana... con le "c" e le "t" strascicate, ma mi danno fastidio gli eccessi...
 
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