elena_11293
Master Florello
lo so che il tema è spesso fonte di discussione e di opinioni davvero contrastanti, ma ho deciso di pubblicare questo che mi è arrivato oggi giusto come informazione sul fatto che qualcosa sta evidentemente cambiando al riguardo. poi se qualcuno vorrà partecipare all'iniziativa proposta da 'agire ora/per vivere senza crudeltà sugli animali' (l'email è partita inizialmente da loro) è logicamente a discrezione personale.
da persona che ha lavorato in pubblicità, giusto oggi che è l'anniversario della nascita di Doisneau, posso solo aggiungere che i materiali usati (vedi manifesto ad esempio) sono proprio bruttini... i soldi che han speso per la campagna non è che siano stati usati benissimo.
_______________
Più persone ci hanno segnalato la notizia che i "poveri vivisettori" stanno correndo ai ripari per difendere il loro diritto ad ammazzare animali per finti motivi "scientifici", e così stanno partendo con una campagna pubblicitaria, a cartelloni e manifesti, a difesa della vivisezione.
Attenzione: questa NON è una notizia negativa, è una notizia molto positiva, perché fino ad ora non hanno mai avuto bisogno di pubblicizzarsi; la maggior parte delle persone sono sempre state dalla loro parte "automaticamente", senza bisogno di alcuno sforzo da parte dei vivisettori. Siamo sempre stati noi antivivisezionisti ad avere avuto bisogno di fare campagne informative per spiegare come la vivisezione sia inaccettabile eticamente e scientificamente.
Ora invece sono costretti loro a fare campagne DIS-informative sul tema, il che vuol dire che un numero sempre maggiore di persone non è più dalla loro parte "a priori". Quindi, si tratta di una notizia estremamente positiva.
Che cosa usano come leva per cercare di riportare la gente dalla loro parte? Beh, c'è da chiederselo? Il loro solito ritornello: "Meglio salvare un topo o un bambino?". Infatti si basa proprio su questo il messaggio della loro campagna pubblicitaria che sta per partire. C'è la foto di un topo e di una bambina, e la frase "Un giorno ti potrei salvare la vita".
Questo ci dice molto: ci dice che, come al solito, non hanno argomentazioni valide, fondate e, per lo meno, originali, ma che invece l'unica cosa che sanno fare è far leva sull'emotività delle persone con il solito ritornello topo-bambino. Loro accusano noi antivivisezionisti di essere emotivi e agire solo in base a quello, mentre sono loro che in realtà si comportano così, noi invece agiamo sulla base del ragionamento, del senso di giustizia, dell'etica e della fondatezza scientifica delle nostre argomentazioni.
La campagna è portata avanti da una fondazione internazionale chiamata Foundation for Biomedical Research (FBR) con il contributo economico di case farmaceutiche, centri di ricerca e allevamenti di animali da laboratorio.
La notizia della campagna che sta per essere lanciata è qui:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/A...alva-la-vita-di-una-bambina_313186694764.html
La foto della campagna è qui con i riferimenti, ovviamente pagano tutte aziende di vivisezione & co.:
http://photos.prnewswire.com/prnh/20120410/DC83807
Questo il sito pro-vivisezione: http://ricercasalva.it/
(come vedrete, non sanno nemmeno tradurre poche frasi in italiano corretto...)
La campagna pubblicitaria è stata studiata e lanciata da una agenzia chiamata Community e il responsabile della campagna è tale Marco Gabrieli, da quanto emerge nel comunicato stampa sopra citato.
Scriviamo dunque a questa agenzia per dir loro cosa ne pensiamo della loro alleanza con i vivisettori per questa campagna di DIS-informazione.
Le mail a cui scrivere sono:
marco.gabrieli@communitygroup.it; milano@communitygroup.it; treviso@communitygroup.it; laura.missaglia@communitygroup.it; marina.pizzinato@communitygroup.it; silvia.amadio@communitygroup.it
Ecco un messaggio-tipo, che siete però caldamente invitati a
personalizzare, ma ASSOLUTAMENTE senza inserire insulti, ingiurie e cose del genere, non ne abbiamo alcun bisogno, abbiamo ragione da vendere. Piuttosto che mandare mail di insulti, è meglio che non partecipiate alla protesta, perché fareste solo danno a chi partecipa in modo serio.
Grazie.
Messaggio-tipo (mettete in fondo il vostro nome e cognome):
Spett.le Community Group,
Vi scrivo per unirmi alla protesta di tante persone per la vostra collaborazione con la lobby della sperimentazione animale nella campagna pubblicitaria assolutamente dis-informativa "RicercaSalva".
Certamente qualsiasi azienda o ente può fare le campagne pubblicitarie che crede, però questa contiene una evidente disinformazione e mistificazione della realtà, allo scopo di mantenere le persone nell'ignoranza sul tema della sperimentazione animale o vivisezione, quindi non è molto etico portare avanti una campagna del genere.
Da sempre i vivisettori usano proprio il concetto riportato nella campagna, infatti la loro replica alle obiezioni sulla vivisezione è sempre: "Preferisci salvare un topo o un bambino?". Lo fanno per colpire l'emotività delle persone che non sanno cosa sia la sperimentazione animale e quanto sia inutile.
Ma la vivisezione ammazza sì il topo, ma allo stesso tempo non salva affatto il bambino, anzi fa diventare cavie umane le persone, questa è la realtà dei fatti. Perché la sperimentazione animale, oltre a non essere, ovviamente, etica, non è nemmeno una pratica realmente scientifica, ma solo un metodo obsoleto e fuorviante, che non porta alcun progresso.
Potete informarvi sul tema leggendo questa introduzione:
http://www.novivisezione.org/intro/vivisezione_nascosta.htm
Chiedo dunque che la vostra agenzia non collabori più per portare avanti tale campagna o altre simili.
Distinti saluti,
... nome cognome ...
da persona che ha lavorato in pubblicità, giusto oggi che è l'anniversario della nascita di Doisneau, posso solo aggiungere che i materiali usati (vedi manifesto ad esempio) sono proprio bruttini... i soldi che han speso per la campagna non è che siano stati usati benissimo.
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Più persone ci hanno segnalato la notizia che i "poveri vivisettori" stanno correndo ai ripari per difendere il loro diritto ad ammazzare animali per finti motivi "scientifici", e così stanno partendo con una campagna pubblicitaria, a cartelloni e manifesti, a difesa della vivisezione.
Attenzione: questa NON è una notizia negativa, è una notizia molto positiva, perché fino ad ora non hanno mai avuto bisogno di pubblicizzarsi; la maggior parte delle persone sono sempre state dalla loro parte "automaticamente", senza bisogno di alcuno sforzo da parte dei vivisettori. Siamo sempre stati noi antivivisezionisti ad avere avuto bisogno di fare campagne informative per spiegare come la vivisezione sia inaccettabile eticamente e scientificamente.
Ora invece sono costretti loro a fare campagne DIS-informative sul tema, il che vuol dire che un numero sempre maggiore di persone non è più dalla loro parte "a priori". Quindi, si tratta di una notizia estremamente positiva.
Che cosa usano come leva per cercare di riportare la gente dalla loro parte? Beh, c'è da chiederselo? Il loro solito ritornello: "Meglio salvare un topo o un bambino?". Infatti si basa proprio su questo il messaggio della loro campagna pubblicitaria che sta per partire. C'è la foto di un topo e di una bambina, e la frase "Un giorno ti potrei salvare la vita".
Questo ci dice molto: ci dice che, come al solito, non hanno argomentazioni valide, fondate e, per lo meno, originali, ma che invece l'unica cosa che sanno fare è far leva sull'emotività delle persone con il solito ritornello topo-bambino. Loro accusano noi antivivisezionisti di essere emotivi e agire solo in base a quello, mentre sono loro che in realtà si comportano così, noi invece agiamo sulla base del ragionamento, del senso di giustizia, dell'etica e della fondatezza scientifica delle nostre argomentazioni.
La campagna è portata avanti da una fondazione internazionale chiamata Foundation for Biomedical Research (FBR) con il contributo economico di case farmaceutiche, centri di ricerca e allevamenti di animali da laboratorio.
La notizia della campagna che sta per essere lanciata è qui:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/A...alva-la-vita-di-una-bambina_313186694764.html
La foto della campagna è qui con i riferimenti, ovviamente pagano tutte aziende di vivisezione & co.:
http://photos.prnewswire.com/prnh/20120410/DC83807
Questo il sito pro-vivisezione: http://ricercasalva.it/
(come vedrete, non sanno nemmeno tradurre poche frasi in italiano corretto...)
La campagna pubblicitaria è stata studiata e lanciata da una agenzia chiamata Community e il responsabile della campagna è tale Marco Gabrieli, da quanto emerge nel comunicato stampa sopra citato.
Scriviamo dunque a questa agenzia per dir loro cosa ne pensiamo della loro alleanza con i vivisettori per questa campagna di DIS-informazione.
Le mail a cui scrivere sono:
marco.gabrieli@communitygroup.it; milano@communitygroup.it; treviso@communitygroup.it; laura.missaglia@communitygroup.it; marina.pizzinato@communitygroup.it; silvia.amadio@communitygroup.it
Ecco un messaggio-tipo, che siete però caldamente invitati a
personalizzare, ma ASSOLUTAMENTE senza inserire insulti, ingiurie e cose del genere, non ne abbiamo alcun bisogno, abbiamo ragione da vendere. Piuttosto che mandare mail di insulti, è meglio che non partecipiate alla protesta, perché fareste solo danno a chi partecipa in modo serio.
Grazie.
Messaggio-tipo (mettete in fondo il vostro nome e cognome):
Spett.le Community Group,
Vi scrivo per unirmi alla protesta di tante persone per la vostra collaborazione con la lobby della sperimentazione animale nella campagna pubblicitaria assolutamente dis-informativa "RicercaSalva".
Certamente qualsiasi azienda o ente può fare le campagne pubblicitarie che crede, però questa contiene una evidente disinformazione e mistificazione della realtà, allo scopo di mantenere le persone nell'ignoranza sul tema della sperimentazione animale o vivisezione, quindi non è molto etico portare avanti una campagna del genere.
Da sempre i vivisettori usano proprio il concetto riportato nella campagna, infatti la loro replica alle obiezioni sulla vivisezione è sempre: "Preferisci salvare un topo o un bambino?". Lo fanno per colpire l'emotività delle persone che non sanno cosa sia la sperimentazione animale e quanto sia inutile.
Ma la vivisezione ammazza sì il topo, ma allo stesso tempo non salva affatto il bambino, anzi fa diventare cavie umane le persone, questa è la realtà dei fatti. Perché la sperimentazione animale, oltre a non essere, ovviamente, etica, non è nemmeno una pratica realmente scientifica, ma solo un metodo obsoleto e fuorviante, che non porta alcun progresso.
Potete informarvi sul tema leggendo questa introduzione:
http://www.novivisezione.org/intro/vivisezione_nascosta.htm
Chiedo dunque che la vostra agenzia non collabori più per portare avanti tale campagna o altre simili.
Distinti saluti,
... nome cognome ...