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Viti maritate

Sisma

Aspirante Giardinauta
Vorrei maritare delle viti con alberi di olivo, secondo voi è una sciocchezza,
Ho sentito dire che le viti maritate sono meno soggette a malattie, esperienze?
Si accettano consigli a cascata️
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Il classico era la vite maritata all'olmo.
Piante franche di piede (cioè non innestate su ceppo americano), plurisecolari, di dimensioni enormi e a portamento arboreo con oltre un metro di circonferenza alla base le trovi maritate all'olmo in Toscana nella Maremma e in altre plaghe risparmiate dalla fillossera.
L'uva viene raccolta con l'ausilio di scale a pioli alte anche 10 m.
L'olmo si usava perchè si poteva potare a palo: la vite aveva tutta la luce di cui ha bisogno per la crescita e l'olmo forniva ramaglia per:
frustini, legname per le fascinette del camino e molto altro.
L'olivo abbisogna di luce per fruttificare bene: non è pensabile quindi maritare ad esso l'invadente vite.
Infatti, nessuno marita la vite all'olivo...
Questo è quello che so.
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Per il discorso malattie: in parte è vero perchè più la vite sale e meno c'è aria umida che favorisce la peronospora e la botrite.
A Bacu-Biladesti, nell'Ogliastra, c'è una vite vinifera sylvestris di 1000 anni, con circonferenza alla base di 135 cm alta 40 m che copre interi alberi di ontano, querce e altre essenze del bosco ove si trova.
Consigliatissima una visita.
 

Allegati

  • editoriale_prof. fregoni vite selvatica.pdf
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Sisma

Aspirante Giardinauta
Io sono in piena maremma ma viti maritate ho visto solo quelle scappate dalle vigne abbandonate a confuse poi con rovi ornelli e ciarpami vari.
Se lo dici però da qualche parte ci deve essere,magari vicina a me e non lo ho mai saputo (indagherò).
Gli olivi sono già sofferenti di suo mostrano i primi sintomi di fumaggine sono ora in balia dell'ancor più invadente edera.
Dunque è deciso farò dei fori con trapano nelle branche dove inserirò il filo a sostegno delle viti, perché non voglio piantar pali verrebbe un appiccichio di roba,e non posso asportare piante perché la padrona non vuole
 

Sisma

Aspirante Giardinauta
C'è una varietà di olmo a foglie molto grandi,veniva usato anche come mangime per il bestiame,roba di un altro geo
 

smashzen

Giardinauta
Il classico era la vite maritata all'olmo.
Piante franche di piede (cioè non innestate su ceppo americano), plurisecolari, di dimensioni enormi e a portamento arboreo con oltre un metro di circonferenza alla base le trovi maritate all'olmo in Toscana nella Maremma e in altre plaghe risparmiate dalla fillossera.
L'uva viene raccolta con l'ausilio di scale a pioli alte anche 10 m.
L'olmo si usava perchè si poteva potare a palo: la vite aveva tutta la luce di cui ha bisogno per la crescita e l'olmo forniva ramaglia per:
frustini, legname per le fascinette del camino e molto altro.
L'olivo abbisogna di luce per fruttificare bene: non è pensabile quindi maritare ad esso l'invadente vite.
Infatti, nessuno marita la vite all'olivo...
Questo è quello che so.

Io nella mia proprietà ho un campo (oramai diventato bosco) pieno di alberi a cui i rami sono modellati nel tempo in modo da formare dei reticolati dove la vite cresceva, roba di circa 80/100 anni fa, con una produzione nettamente inferiore ai vigneti moderni.
 

smashzen

Giardinauta
Io sono in piena maremma ma viti maritate ho visto solo quelle scappate dalle vigne abbandonate a confuse poi con rovi ornelli e ciarpami vari.
Se lo dici però da qualche parte ci deve essere,magari vicina a me e non lo ho mai saputo (indagherò).
Gli olivi sono già sofferenti di suo mostrano i primi sintomi di fumaggine sono ora in balia dell'ancor più invadente edera.
Dunque è deciso farò dei fori con trapano nelle branche dove inserirò il filo a sostegno delle viti, perché non voglio piantar pali verrebbe un appiccichio di roba,e non posso asportare piante perché la padrona non vuole

come ha detto Stefano, avresti poi il problema della maturazione delle olive, oltre che all'impossibilità di raccoglierle se la vite invade tutto, devi scegliere se ti interessa più raccogliere olive o uva.
Comunque con trattamenti adeguati la vite non si ammala, basta starle dietro con costanza
 

Sisma

Aspirante Giardinauta
Decisamente sono più interessato all'uva che alle olive di quelle 10 piante, farò olive in altre piante più distanti ,la signora che commissiona il lavoro è una hippy di New York, ed il Posto è un po' fuori mano(vuole biologico)devo trovare il migliore compromesso tra antica tradizione,poca manodopera sarà dura️
 

smashzen

Giardinauta
Decisamente sono più interessato all'uva che alle olive di quelle 10 piante, farò olive in altre piante più distanti ,la signora che commissiona il lavoro è una hippy di New York, ed il Posto è un po' fuori mano(vuole biologico)devo trovare il migliore compromesso tra antica tradizione,poca manodopera sarà dura️
Immagino tu stia parlando di uva da tavola, rame e zolfo prima di ogni pioggia o comunque ogni 2/3 settimane più umida e mite (aprile-luglio) e vedrai che le piante staranno benissimo, e sei 100% biologico.
 

Sisma

Aspirante Giardinauta
Immagini male
Vuole fare il vino
È più facile a dirsi che a farsi..
Per giunta lo zolfo mi dà un fastidio che la notte non ci dormo!!
 

smashzen

Giardinauta
Immagini male
Vuole fare il vino
È più facile a dirsi che a farsi..
Per giunta lo zolfo mi dà un fastidio che la notte non ci dormo!!
ah ok, con 10 piante lasciate crescere "libere" dovresti riuscire a farne 100/150kg, al 70% di rendita tiri fuori 70/100 litri. Secondo me non ne vale molto la pena (cioè personalmente salverei le olive) però vabbè io non sono nessuno per giudicare le scelte altrui...

Per giunta lo zolfo mi dà un fastidio che la notte non ci dormo!!
Spererei per te che almeno tu abbia una buona maschera antipolvere :rolleyes:
 

Sisma

Aspirante Giardinauta
La colpa è mia ,
che mi spiego a morsi e bocconi,sono 180 piante di olivo e 400 viti(da vino)all'interno di due filari di viti si trovano 10 olivi, gli altri forse 12 filari di viti (che gestirò a cordone libero)sono tra una fila di olivi e l'altra.
Più che una mascherina servirebbe uno scafandro,la sera ho il fuoco negli occhi.
Cmq che conti fai ?
10 viti 70 litri??
Una vite 7litri?
Un impianto media densità sono 5000 piante/ettaro
350 ql ad ettaro?
Qui da noi la resa per ettaro si aggira 80ql(se fai doc)100 se sei in gamba arrivano a 200 quelli che dopano e irrigano e poi spumantizzato.
Io calcolo così:un capovolto con 8 gemme,ogni gemma un tralcio a frutto,ogni tralcio due grappoli,
Totale 16 grappoli *150grammi =2,400kg a pianta
Resa per ettaro 120ql (previsione ottimista)
 

smashzen

Giardinauta
La colpa è mia ,
che mi spiego a morsi e bocconi,sono 180 piante di olivo e 400 viti(da vino)all'interno di due filari di viti si trovano 10 olivi, gli altri forse 12 filari di viti (che gestirò a cordone libero)sono tra una fila di olivi e l'altra.
Più che una mascherina servirebbe uno scafandro,la sera ho il fuoco negli occhi.
Cmq che conti fai ?
10 viti 70 litri??
Una vite 7litri?
Un impianto media densità sono 5000 piante/ettaro
350 ql ad ettaro?
Qui da noi la resa per ettaro si aggira 80ql(se fai doc)100 se sei in gamba arrivano a 200 quelli che dopano e irrigano e poi spumantizzato.
Io calcolo così:un capovolto con 8 gemme,ogni gemma un tralcio a frutto,ogni tralcio due grappoli,
Totale 16 grappoli *150grammi =2,400kg a pianta
Resa per ettaro 120ql (previsione ottimista)

ok, avevo capito che tu volessi far crescere la vite direttamente sull'albero, da li i miei conti, un vite adulta di 2/3 metri alta ti produce benissimo 10kg, che al 70% di rendita media ti danno 7 litri.
poi chiaro dipende dalla coltivar e da altri fattori
 

Charles_b

Aspirante Giardinauta
Dalle mie parti era tradizione la cosiddetta "piantata padana". Si trattava di filari di vite da vino, di solito lambrusco, fortana o barbera, intervallata ad olmi, che fornivano alcuni sottoprodotti interessanti, ad esempio lunghi rami, detti in dialetto "manecce", coi quali sostenere i tralci delle viti, e legno da lavorare per altre minute necessità (il mio tavolo da pranzo faceva parte della dotazione di nozze dei miei nonni paterni, 1908, ed è in bellissimo legno di olmo). Ogni tanto si interponeva un salice, che forniva legacci, rami sottili molto elastici per legare le viti, dato che le manecce di salice di solito se piantate mettevano radici, quindi si preferiva l'olmo. Tra le due guerre molti olmi furono sostituiti da mori (gelsi), che fornivano pure loro ottime manecce e davano la foglia usata in quei tempi per i bachi da seta, molto allevati in Pianura Padana. Quando la malattia degli olmi si è radicata, sono scomparsi tutti gli esemplari alti, e sono stati prima sostituiti da pali di cemento, poi gli impianti domestici di vite sono stati estirpati per dare spazio a trattori da oltre 100 cavalli, e gli agricoltori sono passati dal "vino genuino" alla beck's o alla CocaCola.
Ricordo che, da bambino, a volte mio padre mi prendeva su nei suoi giri "ad andar per vino". Qualche rarissima perla, e botti e damigiane di sbrodazza imbevibile, ai tempi non sapevano niente di vinificazione corretta, solo si vantavano che il loro vino "L'era fatt coi pe!" (fatto coi piedi). Io ridevo per il doppio senso.

Charles
 

Sisma

Aspirante Giardinauta
Seguo già il vigneto di un signore che và orgoglioso di quella brodaglia acetica che produciamo,non solo,non contento la infiasca con dei tappi da tre lire e dopo due anni si ossida,gli antociani precipitano....ed allora sì che gli piace:LOL:
Ma questo è niente mi avete fatto venir voglia di ammogliare quegli olivi:tupitupi:
Però poteró e stralceró le viti ogni anno per evitare di soffocare il drupaceo(y)
 
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