Cheguevilla
Giardinauta Senior
Beh, è un tema un po' difficile da discutere su un forum.
Come disse Gaber, la democrazia non è il sistema migliore che esista; è solo il più democratico.
A me dà molto fastidio che gli ignoranti votino, ad esempio chiunque parli di "referendum sull'acqua pubblica", "referendum sulle trivelle", "presidente del consiglio non eletto dal popolo", "7 miliardi e mezzo regalati alle banche", meriterebbe di avere la scheda elettorale strappata in mille pezzi.
Poi sento parlare di "Italia agli italiani", "immigrati che prendono 35 euro al giorno per non fare nulla", "famiglia naturale basata sul matrimonio", "miracolo di san gennaro" e a queste persone la tessera elettorale la intingerei nel napalm per poi conficcarla in uno qualsiasi dei loro orifizi e darvi fuoco.
Poi c'è chi meriterebbe di finire nel napalm direttamente, ad esempio chi contribuisce volontariamente a diffondere l'ignoranza.
Tuttavia, non vedo molte alternative. L'idea di limitare il voto a una parte di popolazione comporterebbe un problema enorme: dividendo la popolazione secondo un criterio (qualuque esso sia) e attribuendo il potere decisionale ad una sola delle fazioni non c'è alcuna garanzia di giustizia sociale nei confronti della parte che non partecipa alle decisioni. Questo porterebbe inevitabilmente (e credo anche giustamente) ad un conflitto molto peggiore, come ci fu nelle epoche passate. Quindi, per quanto non ottima in senso assoluto, la democrazia è la soluzione più efficiente trovata finora.
Quindi, non esistendo soluzioni migliori a breve termine (tanto amate dagli italiani), l'unica soluzione è investire in cultura e istruzione. D'altra parte, se il benessere di una popolazione è generalmente correlato con il livello di istruzione dei suoi componenti, probabilmente non sarà un caso.
Trovo altresì curioso che la maggior parte delle persone che parlano di abolire il diritto di voto è costituita principalmente da persone cui il diritto di voto dovrebbe essere abolito.
Come disse Gaber, la democrazia non è il sistema migliore che esista; è solo il più democratico.
A me dà molto fastidio che gli ignoranti votino, ad esempio chiunque parli di "referendum sull'acqua pubblica", "referendum sulle trivelle", "presidente del consiglio non eletto dal popolo", "7 miliardi e mezzo regalati alle banche", meriterebbe di avere la scheda elettorale strappata in mille pezzi.
Poi sento parlare di "Italia agli italiani", "immigrati che prendono 35 euro al giorno per non fare nulla", "famiglia naturale basata sul matrimonio", "miracolo di san gennaro" e a queste persone la tessera elettorale la intingerei nel napalm per poi conficcarla in uno qualsiasi dei loro orifizi e darvi fuoco.
Poi c'è chi meriterebbe di finire nel napalm direttamente, ad esempio chi contribuisce volontariamente a diffondere l'ignoranza.
Tuttavia, non vedo molte alternative. L'idea di limitare il voto a una parte di popolazione comporterebbe un problema enorme: dividendo la popolazione secondo un criterio (qualuque esso sia) e attribuendo il potere decisionale ad una sola delle fazioni non c'è alcuna garanzia di giustizia sociale nei confronti della parte che non partecipa alle decisioni. Questo porterebbe inevitabilmente (e credo anche giustamente) ad un conflitto molto peggiore, come ci fu nelle epoche passate. Quindi, per quanto non ottima in senso assoluto, la democrazia è la soluzione più efficiente trovata finora.
Quindi, non esistendo soluzioni migliori a breve termine (tanto amate dagli italiani), l'unica soluzione è investire in cultura e istruzione. D'altra parte, se il benessere di una popolazione è generalmente correlato con il livello di istruzione dei suoi componenti, probabilmente non sarà un caso.
Trovo altresì curioso che la maggior parte delle persone che parlano di abolire il diritto di voto è costituita principalmente da persone cui il diritto di voto dovrebbe essere abolito.