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Vi mancano i luoghi della vostra infanzia (scomparsi)?

daniel77

Aspirante Giardinauta
In questo ultimo periodo, faccio un sogno ricorrente.

Nel sogno, sento che mi sono dimenticato qualcosa (un libro, un giocattolo, un oggetto qualsiasi) nella casa dei miei nonni, quindi ci vado per prendermelo.
Vado in cerca dappertutto ma non riesco a trovare quello che cerco. Comincio ad avvertire una sensazione di perdita, di delusione.

Il sogno finisce, e quando mi sveglio al mattino sono nervoso, sento che devo andare subito a prendere quello che mi manca, quindi mi alzo in fretta dal letto per precipitarmi nella casa dei nonni… poi mi ricordo che la casa è stata demolita qualche anno fa :muro:

E quella casa mi manca da morire, darei non so cosa per poter tornarci dentro, sentire gli odori che c’erano, toccare la vecchia televisione, aprire le porte di legno mezze scassate… ma ovviamente non si può :cry:

A voi mancano i luoghi dove avete vissuto e che materialmente non potete più visitare?
 

robmel

Giardinauta Senior
Anch'io ho nostalgia della casa di mia nonna, che e' stata venduta quando sono morti i nonni. Ci andavo tutte le estati da bambina, era una casa modesta ma a me pareva un castello !
E mi mancano anche le case diroccate del paesello dove io e una mia amichetta andavamo a fare Indiana Jones, col rischio che ci crollasse qualcosa in testa ...
 

rocco.co

Guru Giardinauta
..... nella casa dei miei nonni ...
Vado in cerca dappertutto ma non riesco a trovare quello che cerco. Comincio ad avvertire una sensazione di perdita, di delusione......
E quella casa mi manca da morire,

Accudire ancora una volta le 4 piante striminzite esposte a nord sul ballatoio ...
Rimirare souvenir orribili ma intoccabili perchè regalo di parenti globetrotter (per quei tempi):
la chiave dorata di S.Pietro coi ganci ricordo di roma ...
la gondola luminosa souvenir veneziano...
il torero spagnolo...
il carretto siciliano...
la torre di pisa che cambia colore col maltempo...
le bottiglie di liquore collose per anzianità di servizio ... le zuccheriere di peltro....i mobili lucidi...libri ormai ingialliti delle edizioni rizzoli...

Quando nacque mia figlia (tanto per essere originale:muro:) svenni chiusa nei bagni:
in quei momenti di incoscienza mi ritrovai seduta al tavolo della nonna con lei che mi insegnava a cucire i bottoni raccomandando di stare tranquilla ...che il lavoro sarebbe uscito ben fatto grazie a pazienza e costanza...
Mi ripresi odiando l'infermiere (bello però...due occhi blu tanto) che mi prendeva a sberle senza sapere che mica mi stava rianimando ma sottraendo ad una visione beata

E' l'ultima volta che ho visto mia nonna ....ma la "scatola del filo" ce l'ho io...
è una biscottiera recuperata in metallo della plasmon ...
quando sono giù la apro e le matasse di filo hanno mantenuto il profumo di casa ed i bottoni sono gli stessi che lei ha toccato..gli aghi quelli sui quali si è punta

:)Grazie Daniel: ti capisco:(
 

Commelina

Master Florello
quoto belpa. Non ho quel tipo di nostalgie..... non è stata una infanzia felice da mulino bianco, c'era sofferenza in me. Ho cominciato ad essere serena dopo i trent'anni, dopo i 40.... ora sono over 60..... va sempre meglio. Per me conta molto qui e adesso e una grande curiosità per il futuro :)
 

lamantino

Aspirante Giardinauta
ehi daniel, non è che per caso hai letto: "la misteriosa fiamma della regina Loana" di Umberto Eco? questo libro parla infatti delle sensazioni e i sentimenti che provocano i luoghi dell'infanzia. per rimanere in tema, mi hai fatto venire in mente il film "un'ottima annata" con Russell Crowe, in cui il protagonista rivive i ricordi dell'infanzia e la figura del nonno...anche qui le sensazioni la fanno da padrona, il gusto del vino che degustava insieme al nonno, il sigaro sul tavolino nel giardino, le partite di tennis con il nonno nel campetto della sua tenuta in Francia...
personalmente a volte mi capita di rivivere dei momenti ormai lontani come dei flashback, con una sensazione strana ma piacevole e un'emozione forte che quasi avevo dimenticato che sembra risvegliare i sentimenti ma poi come è arrivata all'improvviso, così all'improvviso svanisce, lasciandomi in bocca un retrogusto amaro...
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
Essendo cresciuta a Colonia non ho conosciuto bene o pochissimo i miei nonni. . .mi ricordo qualche volta che mi lascio' mia madre dai nonni un paio di giorni quando veniamo in vacanza ed ero piccolina stavo a piangere continamente e in urgenza mi son venuti a prendere perche non mangiavo più . . .ricordi pocchisimo solo con nonna Maria che era l unica che riusciva a farmi ridere e che mi salutava sempre finche' non e' andata via. . .al balcone con il fazzoletto caioooooo venimi trovar domani diceva . . .mi mancano i boschi tanto tanto . . I luoghi dei miei giochi d infanzia. . .la mia banda,la casa costruito sull albero . . Profumi di foglie marcite? Boh o il correre come matti tutti perche c era l uomo nero che ci seguiva :lol: :lol:. .cosa non darei di tornar indietro anche solo un momento.,. .
 
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Datura rosa

Guru Master Florello
Non ho ricordi di case dei nonni. Ne ho conosciuta solo una (la mamma di mia mamma) e viveva con noi a Roma.
Ma ho magnifici, indimenticabili ricordi di ogni casa nella quale passavamo i tre mesi estivi, soprattutto quelle in campagna.
Mi sembra di poter ancora tendere la mano e raccogliere delle piccole pere "bastarde" ma buonissime mentre sopra ad un mulo andavo a "parare" le pecore con le ragazze del posto. La sensazione meravigliosa di immrgere le mani nella terra quando andavo ad "aiutare" qualche famiglia a raccogliere le patate. I sapori spariti del grande pranzo della mietitura o il sapore dell'uva mangiate a "grappoli" durante la vendemmia...................
E rinpiango tanto il maschiaccio che ero, libera nel sole e nel verde della campagna, in compagnia di persone genuine e piene di cultura contadina che sarei stata ad ascoltare per ore. Nello stesso tempèo, però, ringrazio per aver avuto la possibilità di vivere quei momenti.
 

artemide

Florello Senior
certo che ho nostalgia dei luoghi della mia infanzia, anzi, il luogo della mia infanzia e parte dell'adolescenza.
E' il paese natio di mia mamma, nella bassa bergamasca, dove praticamente sono cresciuta con mia nonna.
Ora le cascine dove abbiamo abitato non ci sono più, sono state rse al suolo e costruito al loro posto nuove palazzine, hanno chiuso e aperto nuove strade...aperto un centro commerciale.
Non è più casa mia, mi hanno sfrattato ....e mi manca molto il paese dei miei ricordi.
 

mammagiò

Apprendista Florello
Mi sembra di capire che il ricordo dei nonni è quello più ricorrente.
Anch'io sono in questo gruppo di persone: il ricordo della mia infanzia è il cortile dei nonni dove mi ritrovavo a giocare tutti i pomeriggi che le amiche ed amici.
Il nonno aveva un asinello a cui attaccava un carrettino di legno verde e su cui ci faceva salire per fare dei giretti.
La nonna mi chiamava per la merenda ed io accorrevo e mangiavo quel panino col taleggio che era il più buono del mondo.
Dietro la casa c'era una striscia di prato dove crescevano numerose violette bianche. Ne prelevai alcuni rizomi e li piantai a casa e, dopo molti anni, me ne ripresi un po' da portare nel giardino della nuova casa (e in un altro paese) per non dimenticarmi mai di aver avuto due nonni meravigliosi.
 

Marcello

Master Florello
ciao,
tutto cio' che ho vissuto da piccolo è presente nella mia mente.
Tutte le case dove sono vissuto o i miei nonni,passo a vederle ogni tanto anche se non sono piu' visitabili.

Ma ricordo anche l'odore del gasolio della Campagnola Fiat di mio nonno,lo spray per il cruscotto(degli anni 70)della Giulietta di mia zia,e l'odore di plastica misto benzina della Fiat 500 di mia nonna,lasciata sotto il sole quando mi portava a fare la spesa.
Questi profumi riesco ancora a riprodurli esattamente.

Sopratutto quello della 500 (che posseggo) e un lucidacruscotti uguale a quella fragranza degli anni 70,acquistato in gran quantita' in un paese all'interno della sardegna.
Insomma tutto.
Conservo anche molte cose che sono appartenute ad altre persone,ormai defunte,che mi hanno dato molto e che maneggio talvolta quasi a ricollegarmi con loro.

Ultimamente gli eredi di mio nonno hanno venduto i locali dell'officina dove io andavo sempre da piccolo,a fianco a casa.
Prima di consegnare le chiavi,sono restato ore a ripercorrere quei 600 mq palmo a palmo,recuperando tutti i ricordi.Ho portato via anche un bancone vecchio di 40 anni che è diventato adesso il mio bancone.

comunque,se questo non bastasse,vado a rivedere tutti i posti dove i miei mi portavano a fare campeggio per 4 mesi,da giugno a settembre,ritrovando le persone,ormai piu' grandi anche loro di tanti anni.

mai farsi mancare questi posti o questi oggetti,se possibile,a costo di commuoversi come quando si riascolta una vecchia canzone.
 

Olmo60

Guru Master Florello
no non mi mancano perchè sono ancora presenti.

OT: più sintetica de così non ci riesco! fine OT:lol::)
 
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rocco.co

Guru Giardinauta
@ Olmo mannaggia: scrivendo "amen" e saresti stata suprema: prrrrrrrrr:lingua:

Cmncq peccato...sarebbe stata una bella storia
 

robmel

Giardinauta Senior
Vedo che per tutti quelli che come me hanno avuto la fortuna di avere dei nonni, la loro casa e' stata per noi bambini il posto che abbiamo amato di piu'.
A me piaceva tantissimo anche il pollaio di mia nonna: ci andavo per acchiappare una gallina che poi mi mettevo in grembo e accarezzavo e quella se ne stava quieta che sembrava un gatto.
E poi la casa dei miei nonni era bella fresca anche d'estate, e non c'era l'aria condizionata ... e c'era il camino in cucina dove alla domenica si cuoceva la carne arrosto
 

Marcello

Master Florello
voglio ricordare solo solo i nonni materni.Il nonno paterno invece era dispotico,vecchiaccio a 70 anni,sdentato e gridava sempre a noi nipoti -figli di cane-non rendendosi conto che il cane originario era lui.E la sua casa tutt'ora non mi interessa.

La casa dei nonni materni invece si.Gli odori,i profumi,i cani....
Mi piacevano sopratutto le auto di tutti i parenti e ci giocavo sempre.La fiat 125,la 500,la Giulia,la Giulietta,la Campagnola Ar59 diesel e cosi' via.
 

mammagiò

Apprendista Florello
voglio ricordare solo solo i nonni materni.Il nonno paterno invece era dispotico,vecchiaccio a 70 anni,sdentato e gridava sempre a noi nipoti -figli di cane-non rendendosi conto che il cane originario era lui.E la sua casa tutt'ora non mi interessa.

maddaiiiiiii ...... ma quello non lo dovevi nemmeno scrivere, sei andato fuori 3D!
(sto scherzandoi, eh?:lol::lol::lol:)
 

Marcello

Master Florello
maddaiiiiiii ...... ma quello non lo dovevi nemmeno scrivere, sei andato fuori 3D!
(sto scherzandoi, eh?:lol::lol::lol:)

invece si deve prendere atto che a causa di comportamenti assunti in terra,si creano energie anche negative che continuano ad influenzare chi resta.
Mi dispiace solo che,essendo troppo piccolo,non potei creare un dialogo con quel nonno,irridendolo insieme a mia sorella.
Poi seppi che,nel suo campo,fu un uomo onestissimo e rispettato in città anche dalle alte cariche del regime dal quale ricevette cariche pubbliche e anche decorazioni.
 

patrizia

Maestro Giardinauta
I luoghi scomparsi dell'infanzia... giardini, campagne...:rolleyes: certo che mi mancano, ogni volta che torno là mi dispiace sempre di più perché continuano a sparire sotto il cemento.
Sì, vabbe', è retorica... ma questo sento.
Mi rendo conto che anche se i luoghi fossero uguali e identici le cose non sarebbero più le stesse.
Comunque penso di essere fortunata, ho avuto un'infanzia divertente della quale conservo ancora un sacco di ricordi molto piacevoli e quindi non me ne voglio separare, ogni tanto torno a sfogliarli e ne traggo ancora piacere.

Anche io ho il ricordo dell'affascinante casa dei nonni e il profumo caratteristico di stufa a legna che aveva tutto l'anno, il giardino in cui andavo a giocare con gli amici, il periodo delle feste natalizie a casa degli altri parenti, le prime serate lunghe d'estate passate fuori e il falò di San Giovanni, ... e potrei continuare per ore, che bello :ros:
 

Olmo60

Guru Master Florello
perdonami, non ho capito se vivi ancora nei luoghi dell'infanzia o se intendi che "ti" sono presenti nella mente. :boh:
no, non ci vivo più da secoli, ma li sento presenti..non so dirlo con altre parole...compro ancora matite colorate, mi commuovono le nocciole (per cose mie) ecc...: ci credi che mentre le scelgo i pastelli sento la stessa gioia del mio primo "astuccio"? il presente è pieno di passato...poi boh! per questo non sento la mancanza...:):Saluto:
 
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