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Vi mancano i luoghi della vostra infanzia (scomparsi)?

robmel

Giardinauta Senior
Il nonno paterno invece era dispotico,vecchiaccio a 70 anni,sdentato e gridava sempre a noi nipoti -figli di cane-

Che brutto nonnaccio ! Ma non gli facevate almeno delle pernacchie ?
La casa dei miei nonni dove trascorrevo l'estate era in un paesino all'interno della Sardegna e c'era un profumo di arbusti selvatici che per fortuna ancora si sente nelle giornate calde. Noi bambini eravamo come zingari, sempre per strada a giocare da mattina a sera. Ed era bello anche andare alla fontana subito fuori dal paese con le brocche a prendere l'acqua da bere. E poi tutte le capre del paese che tornavano all'imbrunire dal pascolo e ognuna riconosceva la sua casa e ci entrava da sola ...
Quando ripenso a queste cose, mi sembra di averle vissute in un'altra vita, talmente tutto ora e' cosi' diverso...
 

Agrigiardiniere

Aspirante Giardinauta
Le figure dei miei tre nonni (uno era morto prima che nascessi) sono come sfocate nella memoria. Sono infatti venuti a mancare troppo presto, quando ero ancora piccolo. E' nitida invece la scena del luogo nel quale ho trascorso almeno tre mesi ogni anno durante la mia fanciullezza. Un paesino del Lazio meridionale, povero; terra di contadini che conducevano una vita semplice e di giovani che si trasferivano in cerca di lavoro nella grande città. L'eco della guerra, malgrado gli anni passati dalla sua fine, ancora rieccheggiava tra le colline che incorniciavano e incorniciano tuttora Montecassino. Ricordo i muri scrostati delle case, gli animali liberi sulle aie quasi sempre non recintate e le strade quasi tutte non asfaltate.
Ci sono andato recentemente, dopo molto anni. Villette, strade moderne, recinzioni, giardini curati. Molti hanno investito in quel luogo i guadagni del lavoro in città. Ma ora è un posto come tanti altri..
In un vecchio baule ho trovato questa foto.



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Ero vestito - mi hanno detto - da "angelo", poco più di un anno di età, insieme ad altri bambini vestiti come me, accompagnavo la processione del Venerdi Santo ........
 

daniel77

Aspirante Giardinauta
magari è una considerazione idiota, ma nel XX secolo la gran parte delle civiltà "occidentali" hanno fatto un passo così lungo che forse non se ne sono neanche rese conto. Basta guardare questa foto.

OT: questo 3d diventa sempre più bello...:love:
 

patrizia

Maestro Giardinauta
no, non ci vivo più da secoli, ma li sento presenti..non so dirlo con altre parole...compro ancora matite colorate, mi commuovono le nocciole (per cose mie) ecc...: ci credi che mentre le scelgo i pastelli sento la stessa gioia del mio primo "astuccio"? il presente è pieno di passato...poi boh! per questo non sento la mancanza...:):Saluto:
Uh che bello, anch'io scelgo i pastelli come allora:eek:k07:
Però adesso ho la curiosità delle nocciole :rolleyes: ce lo racconti se non è una richiesta troppo invadente?
 

Olmo60

Guru Master Florello
Uh che bello, anch'io scelgo i pastelli come allora:eek:k07:
Però adesso ho la curiosità delle nocciole :rolleyes: ce lo racconti se non è una richiesta troppo invadente?

quello è stato il mio primo dolce "vero" fatto con le mie manine da pargola...c'era un sentiero nel bosco, un sentiero magnifico, con acacie e noccioli selvatici che si riempiva di primule a marzo e fragole di bosco a settembre..quando le nocciole erano mature facevamo le merende collettive con il nocciolato fatto in casa: le mamme ci davano i tegami peggiori per farlo sulle stufe a legna: tanto poi venivano buttate perchè si sbruciacchiavano..I più golosi si bruciavano la lingua nell'assaggio prematuro. Poi un giorno arrivarono delle ruspe, gialle, enormi con i cingoli e si cominciò a spianare proprio quel sentiero che collegava due paesi distanti tra loro 20 chilometri, ma la nuova strada avrebbe più che dimezzato la distanza...Già allora ricordo chiaramente che avvertivo la portata definitiva di quell'opera di devastazione: dove prima il bosco nascondeva l'orizzonte alla vista, ora la nuova strada, spianando insieme ai noccioli, le collinette circostanti, permetteva allo sguardo di aprirsi ad uno spazio nuovo: nuovo e brullo, spoglio di tutto quel verde e del mistero del bosco...Mi rattristai, ma a quell'età la speranza e la forza della vita sono più forti di ogni delusione...infatti di li a poco, io di 4/5 anni mi innamorai per la prima volta di un giovane operaio che ancora ricordo bene: si chiamava Rossano..veniva da Grosseto e odorava di benzina: avrà avuto intorno ai 20 anni..
Anzi, approfitto del forum: ROSSANOOOOOOOOO!!! se ci sei sto ancora aspettando i kinder che mi avevi promesso!!!!!:ciglione::Saluto:
 

patrizia

Maestro Giardinauta
Grazie Olmo, un ricordo preziosissimo, ne ha risvegliato alcuni analoghi miei, con le castagne al posto delle nocciole e le padelle vecchie bucate ... le palazzine al posto della strada ... :rolleyes: accidenti quanto ero giovane :embarass
 

Olmo60

Guru Master Florello
Grazie Olmo, un ricordo preziosissimo, ne ha risvegliato alcuni analoghi miei, con le castagne al posto delle nocciole e le padelle vecchie bucate ... le palazzine al posto della strada ... :rolleyes: accidenti quanto ero giovane :embarass

ma noi siamo ancora giovani!!:fischio::solamente, è successo tutto troppo in fretta...:confused:
 

areooo

Giardinauta
decisamente casa dei nonni anch'io, e vicino ai nonni abitavano gli zii (tanti zii.. siamo una famiglia numerosa) e con gli zii i miei cugini (tanti cugini).
.. e i conigli, le mucche, le galline, i cani, i gatti, i prati, il bosco, le montagne vicine, la valle con il ruscello e soprattutto la vita di campagna che da bambino mi pareva troppo impegnativa e non interessante ma che adesso che vivo in città rimpiango tantissimo.
se mai avro' la fortuna di avere dei figli cerchero' di cambiare ambiente per dar loro quello che ho avuto la fortuna di vivere io da piccolo, anche se mi dirà che per lui la vita all'aperto è impegnativa e poco interessante
 
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