Ciao Connie, il colore è identico, e la forma del fiore non ancora aperto pure."Chantal Mérieux" sembra avere una quantità di petali molto maggiore, e la forma della corolla aperta è molto diversa. Ciò non toglie certo valore alla tua attenta osservazione. E' credo universalmente riconosciuto che l'iniziatore del "revival", per quanto riguarda questo tipo di forma di corolla, sia David Austin. Prima dell'esplosione del rinato interesse per le Rose di forma antica, altre varietà che oggi a buon diritto sono molto apprezzate, venivano scartate proprio perché non possedevano la classica forma turbinata dei bocci. Ed alcune di esse avevano molte delle qualità che oggi si ricercano nelle nuove introduzioni: profumo, rifiorenza, resistenza alle malattie... Sono, ad esempio, "Irene Watts", "Gruss an Aachen", "Brocade", "Rosemary Rose", ed altre. Probabilmente Austin fu il primo a voler unire, volontariamente, la robustezza, il lungo periodo di fioritura e la vasta gamma cromatica delle Moderne con la forma di corolla, il profumo e altre qualità importantissime, come la grazia e la delicatezza, proprie delle Rose Antiche. Ma parliamo degli anni '60 del secolo scorso!! Ne è dovuto passare, di tempo, prima che ci si decidesse ad abbandonare le forme rigide, il portamento sgraziato ed i colori sintetici delle Ibride di Tè. Adesso, anche le nuove introduzioni in questa Classe hanno un buon portamento e colori più gradevoli, e spesso sono profumatissime. E' ovvio che alla fine il successo delle Rose Inglesi, anche da un punto di vista di mercato, abbia attirato l'attenzione di altri ibridatori, producendo un'omologazione marcata nelle nuove introduzioni. Il problema è che, se alcuni hanno inteso lo spirito con cui Austin ha creato le Inglesi, altri invece si sono semplicemente messi ad inserire fiori stradoppi in piante prive di qualsiasi altra qualità. E' lo stesso motivo per cui non esiste alcun paragone (in generale) tra le Tè e le Ibride di Tè: fiori simili, ma "carattere" diverso, disparità di qualità. Insomma, due universi separati e distinti. Mole delle nuove Rose con fiori "di tipo antico" sono arbustacci con fusti spessi e rigidi come manici di scopa, fiori talmente grandi e sgraziati da sembrare verze, più che Rose, qualità dei petali (consistenza, tessitura, purezza di tinta...) tutta da rivedere. Prendi, ad esempio, "Antico Amore" di Barni (qualcUNO mi ucciderà, adesso...): benché i fiori siano magnifici, molto ricchi di petali, duraturi, con una fragranza sublime e "di qualità" in generale (benché talvolta siano un po' tronfi, per quanto sono grandi...) la pianta di per sè è un vero disastro. Alta e secca, fogliame molto resistente e di un bel verde grigio, ma piuttosto latitante... portamento in generale assai poco adatto al giardino. La classica varietà da tenere per fiori recisi, insomma (ottima durata, tra l'altro!).
Diamo però un colpo al cerchio ed uno alla botte, però: e diciamo, allora, che anche la bellissima "Barbara Austin" non è un'Inglese. E' un'Antica creata "fuori tempo massimo".
"Rose moderne con un cuore antico", certo, è lo slogan degli ibridatori, di questi tempi. Ma la differenza tra l'originale e la copia si vede. Eccome!