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tuteliamo la biodiversità

rocco.co

Guru Giardinauta
L'allegato è interessante ma lento da aprirsi
Poi l'uso del linguaggio tecnico lo appesantisce ed è un peccato perchè l'argomento è importante/curioso/utile

Una delle notizia che mi ha colpito è che l'italia sia una delle regioni geografiche europee a maggior diffusione delle specie "aliene" sia vegetali che animali

La relazione attribuisce la causa al clima favorevole ma credo che giochi un ruolo importante anche la mancata tutela del territorio: pulizia dei boschi...prevenzione antincendio ..rimboschimento...aiuto per la conversione dei terreni già agricoli in boschivi .... e credo altre cose che da ignorante mi sfuggono

Per chi abita ai confini con la francia (ma credo sia così anche con altre aree di confine) appare evidente quanto siano più vari e ricchi di essenze i boschi alpini o costieri rispetto ai nostri...anche con riguardo all'età delle piante


Però biodiversità è anche introduzione di elementi estranei e non solo tutela degli autoctoni....
e mi sembra che "l'imbastardimento" (ok non si dice così ma non so come dirlo) sia utile in qualche modo ...ma non so in che misura o a quale prezzo

Cosa ne pensi tu cleome?
 

cleome

Giardinauta Senior
Il 22 maggio si celebra la Giornata mondiale della biodiversità. Per biodiversità si intende tutta la diversità genetica, biologica ed ecosistemica presente sulla Terra. Senza la biodiversità non saremmo in grado di sopravvivere. Essa può quindi essere vista come una polizza assicurativa che ci è stata data dal pianeta.

Ogni anno, la Giornata Internazionale per la Biodiversità si concentra su un tema particolare.
Su questo sito (promesso: si apre facilmente e si legge velocemente) è riportato l’esempio dell’ailanto come specie che sta modificando la nostra fauna (es. Toscana)
http://ricerca.repubblica.it/repubb...9/la-guerra-all-ailanto-killer-di-boschi.html
Vorrei aggiungere, anche due righe, (tratte da siti internet), per attirare l’attenzione dell’importanza della biodiversità anche in altri campi, come quello alimentare.
Secondo stime della FAO, nell'ultimo secolo è scomparso più del 75% della diversità genetica delle colture agrarie. La diversità è fondamentale per garantire resistenza a malattie e parassiti, adattabilità ai cambiamenti climatici e un’alimentazione sana e ricca di micronutrienti essenziali.
Oggi l’alimentazione umana si basa solo su 20 colture che soddisfano il 90% del fabbisogno calorico complessivo benché le specie coltivate a livello locale siano stimate da 7.000 a 75.000. Molte di queste specie poco conosciute o sottoutilizzate hanno in realtà un grande valore nutrizionale ed economico per le comunità locali, oltre a un indubbio valore culturale: il senso di orgoglio e di identità con la propria comunità ha profonde radici nelle tradizioni alimentari e nel bagaglio di conoscenze ad esse legate. Salvaguardare la biodiversità agraria vuol dire anche ritrovare il legame tra l’uomo e la sua cultura alimentare e contribuire a rafforzare le culture e le tradizioni che rendono ogni nazione e ogni comunità una realtà unica.
 

elena_11293

Master Florello
recentemente se n'era parlato un po' anche qui => http://forum.giardinaggio.it/gatti/163002-gatti-spasso-pericolo-fauna-selvatica.html e io resto della stessa opinione: oltre a guardare l'impatto che le specie non autoctone stanno avendo, com'è che queste notizie non diano mai risalto (per trarne considerazioni operative tanto quanto queste 'lotte' all'invasore di turno) anche al fatto che in fondo è l'uomo che opera queste 'introduzioni' evidentemente senza pensare abbastanza alle conseguenze a cui in questo modo dà avvio? okay, per quanto accaduto secoli addietro ormai si può solo constatare il fatto e guardare a cosa fare ora, ma non dovrebbe anche servire da esperienza e portare quanto meno a osservare cos'altro si sta facendo tuttora che va in quella stessa direzione? tra piante (e spesso con loro insetti) e animali vari che si importano/esportano con gran facilità, più tutta la sperimentazione genetica per dar vita a nuove specie con caratteristiche che soddisfino ideali a volte nemmeno necessari, non sta probabilmente accadendo lo stesso anche adesso, cioè qualcosa di cui magari ci si lamenterà tra un po' quando i risultati si mostreranno? insomma, mi fastidia un po' il guardare o quanto meno parlare solo di ciò che risulta evidente ma non di quello che vi è dietro e l'ha prodotto, che in definitiva siamo noi con le nostre scelte, non l'ahi-lanto (che come scritto nell'articolo non è certo arrivato qui da solo, passo a passo sulle sue radichette), i gatti sterminatori (idem), le farfalline bianche che ci fanno impazzire (idem) o quant'altro. di nuovo, nessuna polemica, solo il pensiero che continua a venirmi quando sento parlare di questo argomento.
 
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rocco.co

Guru Giardinauta
In merito alle introduzioni messe in atto dagli uomini non trovo nulla di scandaloso...il pianeta è un essere vivente ed è normale che le specie si diffondano nei continenti via vento o trasportate dagli animali
Cio' che mi pare degno di attenzione è la ragione per cui certe specie si diffondono a spese di altre
Soprattutto se i motori sono il degrado ambientale o peggio l'interesse economico delle multinazionali in contrasto con quello dei piccoli coltivatori

Per vostra esperienza diretta quali sono le specie invasive e dannose?
Da me la arundo donax anche detta canna d'india...ha sostituito le vigne decimate dalla flavescenza dorata creando estetiche pareti ondeggianti al vento ma sotrtaendo terreno ai boschi di querce/pini marittimi/castagni/
 

francoises

Giardinauta Senior
Forse cleome sa qualcosa sulla lotta alla "farfallina" che sta distruggendo le noste pinete toscane?
Eppure anche quella.. come ci è arrivata?:confuso:
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Dici la metcalfa?
Se è lei non ci sono rimedi
Si possono limitare i danni mantenedo i terreni liberi dal gerbido:boh:
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Insomma ...nessuno ha un seme infgestante nei propri vasi o giardini,.....
una cosa tipo i tifosi della juventus?
 

Olmo60

Guru Master Florello
io ho invasioni di coccinella "aliena": ho postato anche un 3D nella sezione malattia delle piante e mi sono informata ma sembra che a livello di "danni" alle colture non ne fa: si comporta come l'altra coccinella mangiando gli afidi ecc...e l'unica cosa è che mangia anche la coccinella nostrana. e che nelle viti provoca il sapore amaro del vino, ma qui da me non ci sono vigne...insomma, si sostituisce all'altra e basta..poi come si fa a uccidere migliaia e migliaia di coccinelle che sono dappertutto? io c'ho provato ma con scarsissimi risultati. Sembra che l' Emilia Romagna ne sia invasa.:confuso:
p.s sembra sia stata introdotta chissà come dalla Cina.
 
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