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biodiversità

L

lommy

Guest
ciao a tutti, stamattina ho fatto un giretto in un parco qui di Bologna molto bello. Per i bolognesi è l'Arboreto di Via del Pilastro.
Vi sono sia piante diciamo "d'annata", piantate da chissà quanto tempo dai contadini che prima avevano i frutteti, e alberi giovani piantati per realizzare il Parco. Molti arbusti, molti alberi autoctoni, qualche pino wallichiana, due ginko biloba. Di malattie... neanche l'ombra! Come mai?, addirittura ho assaggiato delle susine piccolissime ma gustosissime, a proposito di riscoperta di cultivar fruttifere "antiche"!

Sicuramente il Comune non ci pensa nemmeno a fare dei trattamenti... ;) e meno male! Il giardino è molto variegato, quindi si è crata quella famosa "biodiversità" che dovrebbe essere alla base della più classica agricoltura biologica. Quando pensiamo al nostro giardino di casa o anche al semplice terrazzino, inseriamo diverse piante, così che si crei quel microambiente dove svolazzano insetti dannosi per le piante ma anche insetti utili. Quando dobbiamo ricorrere "per forza" al trattamento atiparassitario, pensiamoci, ne vale la pena? Se alcune foglie di una bella pianta si ammalano, e sono due o tre, non allarmarsi subito, rientra nelle cose della natura, al limite le eliminiamo! ;)

[ 18.07.2004, 18:26: Messaggio scritto da: lommy ]
 
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Alessandro2

Guest
Cosa dire se non che sono d'accordissimo: Personalmente tratto, ma il minimo indispensabile. Bisogna considerare che l'argomento prodotti fitosanitari è molto complesso ed in costante evoluzione. Tutti noi, hobbisti e non, abbiamo il dovere di informarci prima di trattare qualsiasi pianta, per non danneggiare noi stessi e l'ambiente. Io, a tal proposito, ho voluto fare il corso per l'ottenimento del patentino (quello che consente all'operatore di acqistare ed adoperare prodotti ad alta tossicità, che comunque non uso) che mi ha aperto gli occhi su molte cose, sopratutto sui rischi derivanti dall'utilizzo di certi veleni nei confronti dell'operatore stesso.
Un pò di studio e di informazione ci permettono di minimizzare l'uso dei veleni, di non usare quelli sbagliati in dosi e tempi altrettanto sbagliati, di sapere che in alcuni casi si può ricorrere alla lotta biologica o semplicemente meccanica, strappando magari a mano, come dice giustamente Lommy, le foglie malate.
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Ale
 
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