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trattamenti rameici frutteto

monikk64

Fiorin Florello
domandina veloce veloce: nei prossimi giorni (da sabato) dalle mie parti è prevista pioggia :tupitupi: il primo passaggio di trattamento sugli alberi da frutta aspetto a farlo dopo questi due- tre giorni di acqua? si può fare già dal giorno dopo che ha smesso di piovere?
grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

NicolaScru

Giardinauta
A parte che la prevenzione va fatta PRIMA delle pioggie o nelle prime ore subito dopo queste, ora in ogni caso non è ancora periodo. Aspetta almeno un altro mese. Lo scorso anno io ho iniziato a fine dicembre.
Ciao
 

monikk64

Fiorin Florello
ma...ma...
io continuo a leggere: 3 trattamenti, uno a metà della caduta delle foglie, uno a caduta completata e uno prima della fioritura....
e adesso il mio pesco è a metà caduta foglie....
ma allora se ne fanno solo due??????????????
e poi PRIMA delle piogge non viene lavato via tutto??????
auff, più leggo più ho le idee confuse....
salvami! e spiegami! che di quello che mi dici tu mi fido......
 

NicolaScru

Giardinauta
Allora, dipende dalla linea di pensiero che segui e da dove sei collocata a livello di penisola:
Io sto al nord e seguo il sistema che ora ti dirò. I risultati sono ottimi visto che i miei alberi stanno tutti bene in primavera. I mesi potrebbero essere diversi in base a dove abiti:
1° trattamento alla caduta foglie (dicembre)
2° trattamento in inverno (gennaio)
3° trattamento poco prima della fioritura/ripresa vegetativa (fine febbraio)
Eventuale 4° trattamento se è stata una stagione piovosa, di solito lo faccio a inizio/metà febbraio.

Poi c'è la linea di pensiero che propone di iniziare a dare il trattamento a metà caduta foglie. Personalmente, visto che i miei alberi (e ne ho parecchi) non si portano dietro patologie dalla primavera, non ci sono spore/ conidi che possano infiltrarsi nelle gemme, a parte quelle poche ambientali.
Però se hai peschi che si sono ammalati di bolla in primavera, allora è consigliabile questo tipo di trattamento, per eliminare le forme svernanti legate ai rami e pronte a penetrare nelle lesioni che si creano alla caduta della foglia.

Quella invece che dici tu, del trattamento preventivo da dare prima della pioggia, è un'altra questione:
In primavera, in piante sensibili (es i meli) per prevenire alcune malattie va dato il rame PRIMA di una pioggia. Infatti la ticchiolatura, è causata da un fungo che si alza da terra grazie all'umidità creata dalle intemperie. Se piove e tu non hai protetto l'albero, i funghi si legano alle foglie e le fanno ammalare. Ovviamente il trattamento andrà ripetuto anche dopo la pioggia, per proteggere l'albero dalla successiva.
Per chiarimenti, sono a disposizione. Ciao
 

monikk64

Fiorin Florello
grazie infinite, Nicola, adesso mi è tutto molto più chiaro....sei gentilissimo
allora tratto ora solo il pesco....
al lavoro! :ciao:
solo più un dubbio: animali domestici. ovviamente mentre irroro tengo cane e gatti alla larga però dopo, per quanto tempo devo tenerli lontani dalla zona trattata? quanto sarà tossica quella roba?
e soprattutto, devo spruzzare fino a veder gocciolare il liquido dai rami o solo inumidire e basta?
scusa se approfitto della tua gentilezza.....
 
Ultima modifica:

NicolaScru

Giardinauta
Nebulizza per bene la pianta,tutta (partendo da terra).
Qualche goccia può cadere, ma non esagerare.
Aspetta 24 ore dopo il trattamento. Ciao
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ma che fruttiferi hai innanzitutto?
Su pesco e drupacee in genere i trattamenti di routine sono due: indicativamente a 80% caduta foglie (lo scopo è di devitalizzare le forme svernanti, in particolare la bolla del pesco che sopravvive in forma saprofitica) e a fine inverno dopo potatura (a titolo preventivo). Se nella tua zona non c'è una forte pressione di malattie crittogamiche della fillosfera (bolla, corineo, monilia) dovrebbero essere sufficienti; se invece avessi ad esempio attacchi di moniliosi (da me succede) su fiori e rametti allora non basta e bisogna intervenire appunto attorno al periodo di fioritura con fungicidi appositi anti-muffa, idem se la muffa a circoli colpisce i frutti in via di maturazione.
Per le pomacee e in particolare per il melo il discorso cambia in quanto ad es. la ticchiolatura, che è la principale e più ricorrente avversità crittogamica, è provocata da un fungo che causa una infezione primaria da ascospore che vengono rilasciate a inizio primavera (quando il melo è nella fase delle punte verdi può già aversi infezione) e in seguito si possono avere infezioni secondarie, per cui la difesa è in funzione della probabilità di attacchi (coincidono con piogge infettanti): per un meleto a conduzione famigliare sarebbe opportuna una copertura nel periodo di maggior suscettibilità che va da bottoni-rosa ad allegagione/frutticini (per quelli industriali sono state sviluppate strategie sofisticate che vanno dal capta-spore a modelli previsionali sviluppati con appositi software).
Poi di avversità comuni c'è il mal bianco (cambia la specie ma puoi trovarlo su tutte le piante da frutto) per il quale occorre una linea di difesa mirata.

Danni assai consistenti sono causati da insetti e, a parte le varie specie di afidi che si possono combattere a vista, il problema importante riguarda le cidie che attaccano i frutti (il c.d. verme) e qui la lotta è assai complicata.

In poche parole i fruttiferi di solito non ce la fanno da soli e bisogna seguirli e trattarli (dal mio giardino io ho già tolto un pesco, un melo e un pero appunto per la pratica impossibilità di intervenire con prodotti fitosanitari e atomizzatori in un contesto di giardino ornamentale).
 

monikk64

Fiorin Florello
ho, in fila, con circa 4-5 metri tra una e l'altra -melograno (che finora non ha avuto nessun problema perciò lo lascerei stare)-2 peri- ciliegio -4 meli-susino-albicocco-2 noccioli- ciliegio. sono a dimora da 2 anni e finora non si sono ammalati, qualche pidocchietto qua e là, ma nulla di grave...
ma non è detto che la prossima stagione sia siccitosa come questa, perciò stavo meditando sul da farsi....

i peschi li ho in una zona diversa e soffrono terribilmente di bolla, quest'anno in attesa dei 30 gradi che la fermano, l'ho contenuta egregiamente con il miscuglio di bicarbonato-detersivo piatti per il quale avevamo avuto anche una benevola discussione, tu ed io, ma scesi i 30 gradi rieccola, virulenta come prima....perciò quest'anno vorrei giocare di prevenzione!
prima o poi qualche pesca vorrei mangiarla...in verità quest'anno ne ha fatte, non una valanga ma insomma..peccato che se le sono mangiate vespe e uccelli...se riuscissi ad aumentare la produzione magari qualcuna per me rimarrebbe anche.... :)
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Il contradditorio non me la ricordo se pur vi è stato (certamente non sono favorevole ai sistemi casalinghi o mutuati variamente in rete, nel tuo esempio non tanto per il detersivo che è un bagnante dunque aiuta ad adesivare il fungicida, ma in quanto il bicarbonato di sodio tende ad essere fitotossico e per la bolla è poi importante la tempistica in quanto se parte l'infezione non è certo il bicarbonato né altro fungicida che la può stoppare). Ad ogni modo se il tuo problema principale è la bolla concentrati su quella e per il resto fai i trattamenti di routine erga omnes di già che hai la pompa in spalla.
Circa la bolla del pesco ci sono molti studi e sperimentazioni per cui è possibile impostare una buona difesa, sempre che tu lo voglia e non preferisca il faidate: perciò se sei realmente interessata ti posso spiegare.
 

monikk64

Fiorin Florello
sei molto gentile, sono molto interessata se:
* sono trattamenti non troppo complicati o che richiedano interventi multipli molto puntuali (non per cattiva volontà, ma per scarsità di tempo e...di testa, posso dedicare alle mie piante solo i ritagli di tempo, purtroppo!)
* se non sono rischiosi per i miei animali domestici, che vengono prima del mangiar pesche autoprodotte, piuttosto che intossicarli le compro dal verduriere!
* fine
se hai voglia sono tutt'orecchi......anzi, tutt'occhi, visto che leggo :)
ciao, buona giornata!
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Bolla del pesco

Occorre intanto tenere presente che il fungo agente di malattia è sempre presente nel frutteto ma sviluppa nel corso dell'anno due fasi, una parassitaria e una saprofitaria durante la stagione estivo-autunnale (e invernale).

L'avvio dell'infezione è sostenuto da elementi infettanti (ascospore, conidi-gemma) quando il pesco è nella fase di rottura gemme con piogge di almeno 10 mm nelle 24 ore e temperatura tra i 3 e i 15 °C. Le foglioline sono recettive fin tanto che crescono (diciamo tra punte verdi e caduta petali), successivamente a rischio sono invece i frutticini in formazione (all'incirca per 3-4 settimane). Poi T. deformans entra nella fase di vita saprofitaria e le sue spore si riproducono per gemmazione.

Ne consegue che il primo trattamento va eseguito a caduta foglie (novembre) in modo, diciamo, da "soprendere" il fungo ancora in attività saprofitaria/riproduttiva. Va bene il rame.

Il secondo trattamento ha lo scopo di proteggere fin dall'inzio la foglioline emergenti e va eseguito subito alla rottura delle gemme; può essere bissato, sempre a protezione della vegetazione, prima della fioritura (fase bottoni-rosa) in caso di piogge.

Dalla caduta-petali fino a quando la temperatura dell'aria non supera i 18 °C può essere necessario, sempre in base all'andamento climatico, un terzo intervento a protezione dei frutticini in formazione. Il rame non va bene su pesco in vegetazione in quanto può dare fitotossicità: si deve andare preferibilmente su un sistemico (es. tebuconazolo) oppure nel bio usano polisolfuro di calcio.
 
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Una aggiunta sul tema del rientro nella zona trattata, dal momento che avevi chiesto notizie su tale aspetto.
Attualmente sono ancora in fase di applicazione le direttive che prevedono di indicare in etichetta i tempi di rientro nell'area trattata, tuttavia vi sono indicazioni solitamente fornite dalle Regioni: salvo diversa prescrizione si assume in 48 ore un tempo adeguato prima di rientrare nella zona trattata (prima è possibile ovviamente solo se si indossano i dispositivi di protezione individuale specificatamente descitti nella scheda di sicurezza del prodotto fitosanitario, cioè quelli usati per il trattamento).
Ad ogni modo i fungicidi che ho nominato non sono pericolosi (dovrebbero essere acquistabili senza patentino, non so però il polisolfuro perché in etichetta ha il pittogramma di pericolo e peraltro è tendenzialmente caustico) e se i tuoi animali di affezione si aggirassero nel frutteto prima che sia trascorso detto tempo è sicuro che non si intossicheranno.
 

monikk64

Fiorin Florello
grazie mille, Alessandro, sei stato gentilissimo ed esaustivo!!!!!
la prima pesca che mangerò la dedicherò a te! :V
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Grazie... vorrà dire che quando sarà stagione di raccolta per andare al Bordighera farò il Tenda e passerò da Borgo S.Dalmazzo per reclamare la seconda di pesca (y) (sempre che la tignola non ne abbia fatto strage :LOL: )
P.S. Ti avevo fatto lo schemino ma non compare. Riprovo

trattamenti bolla pesco.png clicca per ingrandire
 
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monikk64

Fiorin Florello
Tignola? Occavolo, me ne tiri fuori una nuova? Oltre alla bolla? Ma questa è crudeltà psicologica....!!!! Sì, dai, ti aspetto, tanto sono assolutamente sulla tua strada! Apertura del Tenda permettendo.... Che buffo, pensa che il ragazzo della mia figlia più piccola è proprio di Bordighera.... Buona domenica!
 
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