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Tradescantia in idroponica

ERBAVERDE

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti avrei intenzione di prendere una talea di Tradescantia, farla radicare in acqua, ma invece di trasferirla in terra, la vorrei lasciare in acqua senza inerti. Immagino sarebbe ideale usare concimi per piante in idrocultura una volta che ha radicato, l'acqua ogni quanto andrebbe cambiata, e va fatto un cambio totale o solo rabbocata, e il concime ogni quanto metterlo? Faccio tutte queste domande perché per me è la prima volta, e vorrei fare le cose per bene. Grazie :ciao:
 

Frank19

Aspirante Giardinauta
Ciao, io coltivo diverse piante in idrocoltura, tra cui proprio una Tradescantia di varietà Nanouk. Le Tradescantia sono adatte all'idrocoltura, almeno la variante Nanouk e Pallida (quella con le foglie viola) che ho coltivato personalmente in idrocoltura con successo. La Nanouk mi ha anche fiorito, la puoi vedere nella foto di profilo che ho attualmente. La puoi coltivare tranquillamente senza inerti, io attualmente è proprio così che la coltivo, ma tende a crescere molto nel tempo ed è difficile tenerla stabile.

Dico ciò che faccio io, senza garantire l'assoluta correttezza:

Per quanto riguarda l'acqua: io la cambio totalmente ogni 7-10 giorni, perché sono dell'idea che vada rinnovata frequentemente per garantire ossigeno (che in idrocoltura viene assimilato proprio dall'acqua), e uso normale acqua di rubinetto decantata da qualche giorno e a temperatura ambiente per evitare shock termici alle radici, che in idrocoltura sono ancora più sensibili. Da quel che so, comunque, è consigliato usare acqua non troppa dura, con un ph di 6/6,5, anche se sinceramente io con quella normale di rubinetto non sto avendo problemi.

Se vuoi evitare la formazione di alghe, basta oscurare il contenitore.

Per quanto riguarda le fertilizzazioni, invece, in idrocoltura è consigliato utilizzare fertilizzanti appositamente sviluppati per questo metodo di coltivazione. Esistono sia in forma granulare che liquida e penso che sia sufficiente seguire le istruzioni in etichetta, poiché essendo sviluppati appositamente per l'idrocoltura, sono sicuri. Generalmente quelli granulari sono a lento rilascio e hanno una durata di circa 6 mesi, quindi penso si possa evitare di cambiare totalmente l'acqua e sarà sufficiente effettuare rabbocchi (che in estate diventano davvero frequenti), in alternativa bisognerà prendere il concime (se è in granuli), sostituire l'acqua e rimetterlo. Ma su questa questione non sono molto informato, poiché io (e anche altri nel forum, leggendo vecchi messaggi) utilizzo ogni tot cambi d'acqua un normale concime per piante da terra e quindi l'acqua la cambio sempre totalmente.

Io utilizzo appunto un normale concime liquido universale inorganico per piante da terra, con una percentuale di azoto nitrico (che è una forma disponibile anche in acqua a differenza dell'azoto ammoniacale e soprattutto ureico) somministrato a gocce. Generalmente inserisco 1-2 gocce di concime in 500ml e utilizzo questa quantità d'acqua su più piante oppure una sola se il contenitore è più grande. Se utilizzi un normale fertilizzante per piante da terra, devi stare molto ma molto attento alla dose, perché in idrocoltura le radici sono immerse nell'acqua e quindi hanno "accesso diretto" ai nutrienti (senza alcun substrato che fa da "filtro") e una dose consigliata per le piante da terra farebbe morire qualsiasi pianta in idrocoltura immediatamente a causa dei sali e i troppi nutrienti. Quindi ti consiglio, semmai volessi utilizzare un concime classico, di partire con la dose più bassa possibile e vedere come regisce la pianta, per stare sul sicuro. La regola è "meno è meglio", io in ogni caso andando appunto a gocce e fertilizzando ogni 2-3 cambi d'acqua circa (mi regolo in base alla stagione, alla crescita della pianta e al tipo di pianta) non ho nessun problema per adesso, probabilmente perché quando cambio l'acqua senza inserire il fertilizzante, do modo alle radici di "lavarsi" e, dato che lo inserisco ogni 2 cambi circa, allo stesso tempo evito carenze nutritive, in più utilizzandone solo qualche goccia, credo sia un dosaggio blando e tranquillo ma al contempo sufficiente (poi ovviamente dipende dalla quantità d'acqua: 1 goccia in 100ml è diverso da 1 goccia in 500ml), in ogni caso è molto più sicuro e corretto utilizzare un fertilizzante specifico per idrocoltura. Utilizzandone uno classico per piante da terra si ha anche lo svantaggio di dover capire se la quantità e la frequenza sono valide, osservando la pianta semmai manifesta segni di carenze o al contrario di eccesso di fertilizzante, problemi che con il concime apposito non si dovrebbero avere.

Questo almeno è ciò che faccio io, giusto o sbagliato che sia, e farebbe piacere anche a me ricevere pareri a riguardo.
 
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ERBAVERDE

Aspirante Giardinauta
Ciao, io coltivo diverse piante in idrocoltura, tra cui proprio una Tradescantia di varietà Nanouk. Le Tradescantia sono adatte all'idrocoltura, almeno la variante Nanouk e Pallida (quella con le foglie viola) che ho coltivato personalmente in idrocoltura con successo. La Nanouk mi ha anche fiorito, la puoi vedere nella foto di profilo che ho attualmente. La puoi coltivare tranquillamente senza inerti, io attualmente è proprio così che la coltivo, ma tende a crescere molto nel tempo ed è difficile tenerla stabile.

Dico ciò che faccio io, senza garantire l'assoluta correttezza:

Per quanto riguarda l'acqua: io la cambio totalmente ogni 7-10 giorni, perché sono dell'idea che vada rinnovata frequentemente per garantire ossigeno (che in idrocoltura viene assimilato proprio dall'acqua), e uso normale acqua di rubinetto decantata da qualche giorno e a temperatura ambiente per evitare shock termici alle radici, che in idrocoltura sono ancora più sensibili. Da quel che so, comunque, è consigliato usare acqua non troppa dura, con un ph di 6/6,5, anche se sinceramente io con quella normale di rubinetto non sto avendo problemi.

Se vuoi evitare la formazione di alghe, basta oscurare il contenitore.

Per quanto riguarda le fertilizzazioni, invece, in idrocoltura è consigliato utilizzare fertilizzanti appositamente sviluppati per questo metodo di coltivazione. Esistono sia in forma granulare che liquida e penso che sia sufficiente seguire le istruzioni in etichetta, poiché essendo sviluppati appositamente per l'idrocoltura, sono sicuri. Generalmente quelli granulari sono a lento rilascio e hanno una durata di circa 6 mesi, quindi penso si possa evitare di cambiare totalmente l'acqua e sarà sufficiente effettuare rabbocchi (che in estate diventano davvero frequenti), in alternativa bisognerà prendere il concime (se è in granuli), sostituire l'acqua e rimetterlo. Ma su questa questione non sono molto informato, poiché io (e anche altri nel forum, leggendo vecchi messaggi) utilizzo ogni tot cambi d'acqua un normale concime per piante da terra e quindi l'acqua la cambio sempre totalmente.

Io utilizzo appunto un normale concime liquido universale inorganico per piante da terra, con una percentuale di azoto nitrico (che è una forma disponibile anche in acqua a differenza dell'azoto ammoniacale e soprattutto ureico) somministrato a gocce. Generalmente inserisco 1-2 gocce di concime in 500ml e utilizzo questa quantità d'acqua su più piante oppure una sola se il contenitore è più grande. Se utilizzi un normale fertilizzante per piante da terra, devi stare molto ma molto attento alla dose, perché in idrocoltura le radici sono immerse nell'acqua e quindi hanno "accesso diretto" ai nutrienti (senza alcun substrato che fa da "filtro") e una dose consigliata per le piante da terra farebbe morire qualsiasi pianta in idrocoltura immediatamente a causa dei sali e i troppi nutrienti. Quindi ti consiglio, semmai volessi utilizzare un concime classico, di partire con la dose più bassa possibile e vedere come regisce la pianta, per stare sul sicuro. La regola è "meno è meglio", io in ogni caso andando appunto a gocce e fertilizzando ogni 2-3 cambi d'acqua circa (mi regolo in base alla stagione, alla crescita della pianta e al tipo di pianta) non ho nessun problema per adesso, probabilmente perché quando cambio l'acqua senza inserire il fertilizzante, do modo alle radici di "lavarsi" e, dato che lo inserisco ogni 2 cambi circa, allo stesso tempo evito carenze nutritive, in più utilizzandone solo qualche goccia, credo sia un dosaggio blando e tranquillo ma al contempo sufficiente (poi ovviamente dipende dalla quantità d'acqua: 1 goccia in 100ml è diverso da 1 goccia in 500ml), in ogni caso è molto più sicuro e corretto utilizzare un fertilizzante specifico per idrocoltura. Utilizzandone uno classico per piante da terra si ha anche lo svantaggio di dover capire se la quantità e la frequenza sono valide, osservando la pianta semmai manifesta segni di carenze o al contrario di eccesso di fertilizzante, problemi che con il concime apposito non si dovrebbero avere.

Questo almeno è ciò che faccio io, giusto o sbagliato che sia, e farebbe piacere anche a me ricevere pareri a riguardo.
Al limite se vedo che la pianta non è più stabile perché è cresciuta troppo, la metto in un inerte. :)
 

miciajulie

Fiorin Florello
Al limite se vedo che la pianta non è più stabile perché è cresciuta troppo, la metto in un inerte. :)
coltivo in acqua diverse piante, e quando si fanno grandi metto sul fondo del vaso dei sassi, veri e propri sassi ben lavati, giusto per stabilizzare, visto che p.es. le hoya si allungano e pesano. senza ricorrere a inerti in tutto il vaso. e comunque se fai qualcosa di sbagliato la pianta ti avvisa: l'acqua comincia a emettere un odoraccio di cui non puoi non accorgerti
 

Frank19

Aspirante Giardinauta
coltivo in acqua diverse piante, e quando si fanno grandi metto sul fondo del vaso dei sassi, veri e propri sassi ben lavati, giusto per stabilizzare, visto che p.es. le hoya si allungano e pesano. senza ricorrere a inerti in tutto il vaso. e comunque se fai qualcosa di sbagliato la pianta ti avvisa: l'acqua comincia a emettere un odoraccio di cui non puoi non accorgerti
Posso chiederti come gestisci l'acqua e le concimazioni?
 
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