Allora diciamo che è la tignola orientale (Cydia molesta), la quale causa danni soprattutto sulle varietà di albicocco a maturazione tardiva. In effetti gli attacchi più severi sono dovuti alle larve della seconda generazione, le quali nascono in giungo da uova depositate dalle femmine di questa insignificante farfallina grigiastra, i quali adulti di 2^ gen. sono presenti appunto in quel mese (è la generazione più prolifica; seguono altre 2-3 gen., praticamente per tutta l'estate, ma queste sono fonte di guaio per il pesco in particolare).
Tenendo conto che hai solo due piante e che chiedi un consiglio immagino il più pratico possibile, personalmente non vedo altra soluzione che il ricorso a insetticidi ad azione larvicida, il che significa possibilmente dotati di capacità di penetrazione nei tessuti vegetali (citrotopici) in modo da colpire le larvette che eventualmente si siano già infeudate sotto l'epidermide dei frutti. Direi inoltre di scegliere un prodotto a breve tempo di carenza (l'intervallo che deve passare dall'ultimo trattamento alla raccolta) e/o di bassa classe tossicologica e pericolosità per l'ambiente; ne rimangono pochini: lo spinosad (prodotti commerciali: LASER della Dow, SUCCESS della Bayer, CONSERVE della Kollant quest'ultimo in flaconi da 100 ml a prezzi ancora abbordabili); etofenprox (non è citotropico ma ha breve periodo di carenza; prodotti commerciali: SCATTER della Bayer; AGOS della Scam; BIG-STAR della Ital-Agro; EGAN della Agrimport e altri ancora).
Circa il periodo in cui intervenire, non potentodi avvalere dei mezzi attualmente impiegati in frutticoltura (modelli previsionali, trappole al feromoni per il monitoraggio dei voli), devi per forza giocare di anticipo, ossia trattare a fine maggio (eventualmente ripetere a distanza di 2 settimane in rapporto all'epoca di raccolta e del tempo di carenza del prodotto scelto).
Ciao